Benish Imran è stata sequestrata dall’uomo che poi l’ha costretta ad abbracciare la religione islamica. Davanti al giudice, l’adolescente ha dichiarato di avere 19 anni e di essersi sposata per sua libera scelta. L’associazione che segue il caso denuncia decine di episodi simili.
Una ragazza cristiana di 14 anni è stata rapita, convertita con la forza all’islam e costretta a sposare un uomo musulmano; poi è comparsa davanti a un giudice e ha firmato una dichiarazione in cui sostiene di aver agito in piena libertà. Invece secondo suo padre e Claas (Centre for Legal Aid, Assistance and Settlement), organizzazione interconfessionale che offre sostegno legale gratuito alle vittime d’intolleranza religiosa nel Paese, e che ieri ha denunciato la vicenda, la giovane “subisce minacce di morte”.
La ragazza si chiama Benish Imran ed è scomparsa di casa il 2 luglio, rapita da Waheed Ahmed, che poi l’ha costretta a rinnegare la fede cristiana e a unirsi in matrimonio con lui. Il giorno seguente Imran Masih, padre della 14enne, si è presentato alla stazione di polizia e ha sporto denuncia contro ignoti, ignaro di quanto accaduto alla figlia.
Qualche giorno dopo la polizia lo ha informato di aver ricevuto il certificato di conversione e nozze di Benish, e che quest’ultima sarebbe comparsa davanti al magistrato distrettuale di Lahore per registrare la sua dichiarazione il 12 luglio successivo. [...]