Scontri nello Stato Rakhine

Pubblicato in Notizie

Si aggrava sempre di più la situazione della minoranza musulmana Rohingya residente in Myanmar, da due mesi sotto attacco da parte dell’esercito governativo e respinta alla frontiera con il Bangladesh, dove a migliaia cercano rifugio. Funzionari di Dhaka affermano che nell’ultima settimana le guardie di confine hanno impedito a circa mille persone di entrare in Bangladesh via mare. I barconi, piedi di uomini, donne e bambini, sono stati respinti e fatti tornare in acque territoriali birmane.

Nelle ultime settimane sono aumentati gli scontri fra il Tatmadaw (esercito governativo) e quello che i soldati definiscono “un gruppo militante di musulmani Rohingya” nello Stato Rakhine (sud-ovest del Myanmar). I Rohingya sono una minoranza musulmana (poco più di un milione di persone) originaria del Bangladesh, alla quale il Myanmar non riconosce la cittadinanza e i cui membri abitano in campi profughi in più parti del Paese.

Dall’inizio di ottobre, il bilancio parla di almeno 90 persone uccise e circa 30mila sfollati. Il Tatmadaw continua a passare di villaggio in villaggio ripulendo il territorio dagli elementi ribelli. A nulla sono valsi finora gli appelli alla pace fatti dal card. Charles Bo, arcivescovo di Yangon.

Khaleda Zia, leader del maggior partito all’opposizione in Bangladesh, si è unita al coro di politici e gruppi musulmani che chiedono al governo di dare rifugio ai Rohingya. Alcuni sfollati sono riusciti a raggiungere un campo profughi non ufficiale in Bangladesh. Samira Akhter, donna Rohingya, afferma: “I militari hanno ucciso mio marito e dato fuoco alla mia casa. Sono fuggita sulle colline con i miei tre figli e i miei vicini. Ci siamo nascosti là per una settimana”. La tendopoli ospita 1338 sfollati.

Nel frattempo si accende la polemica fra il governo birmano e le Nazioni Unite, dopo che lo scorso 24 novembre John McKissick, capo dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) al confine bangladeshi, ha accusato Naypyidaw di condurre un genocidio contro la minoranza musulmana Rohingya. McKissick ha affermato che i soldati del Tatmadaw uccidono e stuprano gli abitanti dei villaggi, bruciando le loro case senza motivo. L’attivista ha continuato dicendo che “è molto difficile per il governo del Bangladesh dire che i suoi confini sono aperti, perché questo incoraggerebbe ancor di più il governo del Myanmar a continuare le atrocità fino a raggiungere l’obiettivo della pulizia etnica dei musulmani”.

Htin Linn, rappresentante permanente del Myanmar a Ginevra, ha presentato una protesta contro McKissik. Una dichiarazione pubblicata sul profilo Facebook dell’ufficio del Consiglio di Stato birmano (gestito da Aung San Suu Kyi) recita: “Il Myanmar si oppone alle ingiuste accuse fatte senza evidenze sostanziali contro il governo”. La Signora, leader de facto del Myanmar, ha dovuto ritardare di tre giorni una visita in Indonesia a causa delle proteste in atto nel Paese a maggioranza musulmana contro la repressione dei Rohingya.

 

Ultima modifica il Domenica, 04 Dicembre 2016 20:47
Altro in questa categoria: Aleppo est: 20mila civili in fuga »

Gli ultimi articoli

Missionari laici della Consolata in Venezuela

16-07-2024 Missione Oggi

Missionari laici della Consolata in Venezuela

Prima di tutto vogliamo essere grati a Dio, alla Chiesa e ai Missionari della Consolata; la gratitudine è la nostra...

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

onlus

onlus