“Solo pochi anni fa se si fosse parlato di una commemorazione comune dei 500 anni della Riforma di Martin Lutero molti avrebbero detto: impossibile”, ha commentato da parte sua il pastore Martin Junge, segretario generale della Federazione luterana mondiale, intervenuto alla presentazione.
Rispondendo a una domanda, il card. Koch ha sostenuto che la novità del viaggio “consiste nel fatto stesso che abbiamo una commemorazione comune. In passato abbiamo avuto centenari confessionali, con un tono un po’ trionfalistico e polemico dalle due parti. Oggi vogliamo fare questo insieme e non facciamo soltanto la commemorazione dei 500 anni della Riforma, ma anche dei 50 anni del dialogo tra luterani e cattolici”. In effetti il viaggio del Papa ha per tema “Dal conflitto alla comunione: insieme nella speranza”. “Noi – ha detto in proposito Junge - siamo dell’avviso, grazie al nostro dialogo, grazie alla fiducia che è cresciuta tra di noi, grazie anche al fatto che siamo stati capaci di rimuovere alcuni degli ostacoli di differenze dottrinali tra di noi, che il tempo sia maturo per provare a passare dal conflitto alla comunione”.
Il programma prevede la partenza da Roma la mattina del 31 ottobre alla volta di Malmö, dove all’aeroporto internazionale della città si terrà l’accoglienza ufficiale intorno alla 11. Nel pomeriggio, dopo una visita alla famiglia reale svedese, nel palazzo Kungshuset di Lund, ci saranno i due appuntamenti ecumenici. Il primo nella cattedrale luterana di Lund, una preghiera ecumenica, il secondo alla Malmo Arena con l’incontro con le trenta delegazioni protestanti presenti.
La città di Lund è stata scelta perché qui ha sede la Federazione Luterana Mondiale e il viaggio papale intende commemorare non solo il 500esimo anniversario della Riforma ma anche i 50 anni di dialogo tra questa federazione e la Santa Sede.
Il giorno successivo, 1 novembre, il Papa celebrerà la messa nello Swedbank Stadion di Malmo, e alle 12.30, ripartirà per Roma .
Nel corso del briefing, il direttore della sala stampa vaticana, Greg Burke, ha detto che non è atteso che il Papa annuncerà novità sul tema della intercomunione, ricordando però che Francesco ha già fatto significative aperture nel corso della visita alla chiesa luterana di Roma nel novembre del 2015. In quell’occasione, rispondendo a una domanda sulla intercomunione disse: “Io non oserò mai dare permesso di fare questo perché non è mia competenza. Un Battesimo, un Signore, una fede. Parlate col Signore e andate avanti. Non oso dire di più”.
Sia il pastore Junge che il cardinale Koch hanno poi riconosciuto che già la dichiarazione congiunta sulla giustificazione mette in evidenza che non c’è accordo su tre punti, relativi al ministero, alla Chiesa e all’eucaristia. “Su questi temi c’è, a livello regionale, un dialogo avviato che procede bene. Siamo sulla buona strada per risolvere questi tre punti, e possiamo andare sulla via di una nuova dichiarazione su questi temi”.
