GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO
Fame, guerra e miseria, nei rifugiati cerchiamo il volto di Cristo
Hanno ancora una forte eco le parole pronunciate domenica scorsa dal Papa al termine della preghiera mariana dell'Angelus, in riferimento alle condizioni di centinaia di migliaia di rifugiati dei cinque continenti, e in particolare in Myanmar, in occasione della Giornata Mondiale a loro dedicata e promossa dalle Nazioni Unite.
82 milioni di rifugiati nel mondo. L'ONU chiede più impegno per la pace
La Giornata mondiale del rifugiato che si celebra ogni 20 giugno è funestata anche quest’anno dai numeri in crescita delle persone in fuga da guerre e persecuzioni. Nonostante la pandemia e gli appelli per un cessate il fuoco globale, i conflitti sono proseguiti costringendo le persone ad abbandonare le proprie case. Di qui l’esortazione lanciata dall’Agenzia Onu per i Rifugiati ai leader mondiali per intensificare gli sforzi in favore della pace, della stabilità e della cooperazione.
Intervento del papa durante l'angelus di domenica 20 giugno
Diventa Venerabile Robert Schuman, padre dell’unità europea
Con la combinazione di carbone ed acciaio si può costruire perfino l’unità di un continente ed è così che il politico con l’anima grande, Robert Schuman, getta le fondamenta dell’Europa unita: usando la materia prima del carbone e una lega ferrosa come l’acciaio. Sono le 16.00 del 9 maggio del ‘50 quando l’allora ministro degli Esteri francese lancia l’idea che ribalterà in pochi mesi lo status quo: mettere la produzione franco-tedesca del carbone e dell’acciaio sotto una autorità sovranazionale aperta all’adesione di altri Stati. Lo scopo? Togliere dalle spalle dell’Europa postbellica il peso di una guerra economica inutile e sostituirla con il principio, molto più utile, che se le risorse si condividono tutti crescono e stanno meglio. Il Papa ha autorizzato a promulgare il Decreto che riconosce le virtù eroiche dello statista francese.