Infografia: http://www.borderdeaths.org/
Servono «misure urgenti per porre fine alle perdite evitabili di vite in mare». A chiederlo, in una nota congiunta, sono l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). L’appello arriva dopo il naufragio di un gommone che ha causato la morte di almeno 130 persone. L’imbarcazione, partita nella zona di al-Khoms a Est di Tripoli, si è ribaltata a causa del maltempo e del mare in tempesta. Sos Méditerranée ha riferito che la prima richiesta di soccorso è stata ricevuta dalle autorità mercoledì mattina. L’Ong e navi commerciali hanno battuto la zona giovedì ma solo per scoprire diversi corpi che galleggiavano intorno al gommone sgonfio.
Così prega il papa Francesco
Vi confesso che sono molto addolorato per la tragedia che ancora una volta si è consumata nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Centotrenta migranti sono morti in mare. Sono persone, sono vite umane, che per due giorni interi hanno implorato invano aiuto, un aiuto che non è arrivato. Fratelli e sorelle, interroghiamoci tutti su questa ennesima tragedia. È il momento della vergogna. Preghiamo per questi fratelli e sorelle, e per tanti che continuano a morire in questi drammatici viaggi. Preghiamo anche per coloro che possono aiutare ma preferiscono guardare da un’altra parte. Preghiamo in silenzio per loro. (“regina Coeli”, domenica 25 aprile)