A Gaza la piccola comunità cattolica locale, solo 117 fedeli, ha festeggiato il Natale radunandosi intorno all'Amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, in visita alla Striscia dal 13 al 15 dicembre. Un Natale vissuto sulle parole del Salmo 120, che, dice il parroco, padre Romanelli, è quello che "meglio descrive lo stato d'animo attuale dei nostri cristiani"
“Alzo gli occhi e guardo verso i monti, da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, egli ha fatto cielo e terra. A Gaza non ci sono monti ma abbiamo un grande cielo cui rivolgere lo sguardo”: recita il Salmo 120, uno di quelli detti delle ‘ascensioni’, padre Gabriel Romanelli, parroco latino di Gaza, pastore di una piccola comunità di 117 cattolici su due milioni di abitanti. È tempo di Natale, ma presepe, luci e i festoni restano tutte confinati dentro il compound della parrocchia.
“Anche l’albero alto sei metri” si affretta ad aggiungere il parroco, “uno dei pochissimi qui nella Striscia. Fa bella mostra...