Convegno 2022. 17-19 GIUGNO 2022
Il dialogo permette alle persone di conoscersi e di comprendere le esigenze gli uni degli altri. Anzitutto, esso è un segno di grande rispetto, perché pone le persone in atteggiamento di ascolto e nella condizione di recepire gli aspetti migliori dell'interlocutore. In secondo luogo, il dialogo è espressione di carità, perché, pur non ignorando le differenze, può aiutare a ricercare e condividere il bene comune. Inoltre, il dialogo ci invita a porci dinanzi all'altro vedendolo come un dono di Dio, che ci interpella e ci chiede di essere riconosciuto.
Molte volte noi non incontriamo i fratelli, pur vivendo loro accanto, soprattutto quando facciamo prevalere la nostra posizione su quella dell'altro. Non dialoghiamo quando non ascoltiamo abbastanza oppure tendiamo a interrompere l'altro per dimostrare di avere ragione. Ma quante volte, quante volte stiamo ascoltando una persona, la fermiamo e diciamo: "No! No! Non è così!" e non lasciamo che la persona finisca di spiegare quello che vuole dire. E questo impedisce il dialogo: questa è aggressione. Il vero dialogo, invece, necessita di momenti di silenzio, in cui cogliere il dono straordinario della presenza di Dio nel fratello (Papa Francesco, Udienza giubilare straordinaria, 26 ottobre 2016).
TEMI DEL CONVEGNO
VENERDÌ 17 GIUGNO. La Chiesa in dialogo con la cultura contemporanea. (Don Duilio Albarello, teologo)
SABATO 18 GIUGNO. Dialogo come forma di tolleranza (Don Luca Margaria, parroco e filosofo). Dialogo forza dell'Europa... (dott. Franco Chittolina, giornalista). Dialoghi necessari in Medio Oriente (padre Claudio Monge, domenicano, Istanbul)
DOMENICA 19 GIUGNO. Dialogare tra cristiani per camminare insieme. (fr. Guido Dotti, monaco di Bose). Dialogare su vie diverse per crescere nella fede (fr. Matteo Nicolini-Zani, monaco di Bose, e sv. Shuddhananda Giri, monaca induista del Gitananda Ashram)
INFO. Daniele Giolitti. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.