Il missionario della Consolata padre Rubén Horacio López è morto la mattina del 19 aprile 2024 a Buenos Aires, in Argentina. Aveva 63 anni, 39 di professione religiosa e 35 di sacerdozio. Il religioso ha vissuto la sua Pasqua ed è andato incontro a Dio, che ha amato e servito.

Il comunicato ufficiale dei Missionari della Consolata della Regione Argentina esprime i tanti sentimenti di dolore e di gratitudine che provengono da molti luoghi dove padre Rubén ha prestato servizio come missionario: "Oggi il nostro fratello ha terminato il suo pellegrinaggio sulla terra ed è andato alla casa del Padre. Ringraziamo Dio per la sua testimonianza, il suo ministero, la sua consacrazione e la sua dedizione alla missione ad gentes".

Nato a Buenos Aires il 21 luglio 1960, p. Rubén è entrato nel Seminario della Consolata e ha studiato filosofia in Argentina, poi si è trasferito in Colombia e a Bucaramanga ha fatto il noviziato ed emesso la professione religiosa il 6 gennaio 1985 per poi studiare teologia a Bogotá. Si è specializzato a Roma, in Italia, ed è stato ordinato sacerdote il 9 settembre 1988.

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Padre Rubén participa dell'Assemblea continentale dei missionari della Consolata nelle Americhe a Bogotá, Colombia nel 2018. Foto: Julio Caldeira

I suoi primi anni di missione li ha vissuti a Punín, in Ecuador, con le comunità indigene Kichwa Puruhá. Successivamente è tornato in Argentina, dove ha lavorato nelle parrocchie di Pirané (Formosa), San Salvador de Jujuy e Merlo (Grande Buenos Aires). Fu anche formatore dei giovani del seminario propedeutico e di quello filosofico di Buenos Aires e Jujuy. In vari periodi fu consigliere, vice-superiore e superiore regionale dei Missionari della Consolata in Argentina.

Non risparmiava alcuno sforzo per stare con la gente

Era conosciuto come "missionario in cammino", perché si sforzava di andare il più delle volte "a piedi" per incontrare le persone, le famiglie e le comunità. Era noto per la sua vicinanza, amicizia, semplicità e umiltà, ed era un grande consigliere, pastore e guida.

Di fronte al dolore per la sua partenza, abbiamo ricevuto diversi messaggi di ringraziamento che ricordano la testimonianza missionaria del padre Rubén López.

Sofía Rodríguez, formata nei gruppi giovanili della parrocchia di Nostra Signora di Pompei, a Merlo, ricorda che padre Rubén è stato "un grande amico, sacerdote, attento alla comunità, preoccupato per le case e le famiglie, formatore di molti che ora sono sacerdoti". Ricorda come ogni “mate”, chiacchierata, “empanada” o qualsiasi altro cibo di cui era ghiotto diventava anche una occasione per organizzare la celebrazione eucaristica o mostrare come essere comunità senza trascurare l'altro, anche se diverso da noi. “Ci insegnava a chiedere perdono anche se doveva accompagnarci per farlo; a risolvere situazioni difficili sempre con il dialogo e l’ascolto; a credere in chi diceva la verità, anche se non aveva tutti i documenti in regola. Lo ringraziamo per ogni battuta ironica che ci ha fatto pensare o racconto che lasciava sempre delle cose belle su cui riflettere”.

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XIII Capitolo Generale a Roma nel 2017. Foto: Jaime C. Patias

I migranti boliviani di Merlo, ricordando che "ha accompagnato la nostra comunità per molti anni con le sue messe e le sue preghiere, partecipando sempre nei nostri usi e costumi. Non dimenticheremo mai le volte che ha visitato le nostre case portando la parola e la benedizione di Dio. È stato parroco, amico e grande guida per tutti noi”.

Un missionario delle periferie e un viaggiatore

Il missionario laico della Consolata Mario Miranda, che ha vissuto e lavorato con padre Rubén per molti anni, dice che "era un grande missionario ovunque andasse, un amico intimo, sempre preoccupato per i più vulnerabili e bisognosi di conforto. Un missionario attento alle periferie e preoccupato di lasciare comunità ben organizzate e dedite alla missione e all'evangelizzazione. Era un uomo semplice, umile e missionario che camminava molto per visitare le famiglie e i malati. Siamo molto dispiaciuti per questa perdita, ma apprezziamo il messaggio che ci ha lasciato con la sua testimonianza".

Suor Nair Sassi, missionaria della Consolata, ha ricordato il suo periodo di servizio alle suore anziane in Argentina: "padre Rubén veniva ogni giorno a celebrare la Messa. Pioggia, sole, freddo o caldo, veniva sempre camminando per quasi cinque chilometri. Non misurava sforzi per partecipare a riunioni o per la celebrazione eucaristica e le feste; quando una sorella era malata veniva subito a darle l'unzione degli infermi, ad ascoltare la sua confessione, a parlare con lei e a darle una benedizione. Per noi è sempre stato un vero fratello missionario della Consolata. le siamo eternamente grate per tutto quello che ha fatto per noi”.

Anche la parrocchia di Nostra Signora di Pompei di Merlo ha inviato una nota di cordoglio: "Oggi è con profondo dolore e tristezza che diamo l'addio a una persona che è stata una parte molto importante della nostra parrocchia, il nostro parroco Rubén López, che è stato più di un parroco: era un amico e una grande guida per tutti, soprattutto per i più giovani. Accompagniamo nella preghiera la sua famiglia e tutti coloro che hanno conosciuto il nostro caro padre Rubén, che oggi è tra le braccia del Padre Celeste".

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Assemblea continentale dei missionari della Consolata nelle Americhe a Bogotá

Breve biografia

Figlio di Manuel Antonio López e Irma Rosa Esnoz, padre Rubén Horacio López è nato il 21 luglio 1960 a Buenos Aires, in Argentina. È entrato nel seminario dei Missionari della Consolata in Argentina, dove ha studiato filosofia. In Colombia ha vissuto l'anno di noviziato a Bucaramanga, dove ha emesso la professione religiosa il 6 gennaio 1985, per poi trasferirsi a Bogotá perla teologia.

Dopo la teologia si è trasferito in Italia, a Roma, dove si è specializzato in Storia della Chiesa, e nel 1988 ha emesso la professione perpetua (25 marzo); è stato ordinato diacono (16 aprile) e, in Argentina, sacerdote (9 settembre). La sua vita missionaria cominciò l’anno dopo e queste sono state le sue attività:

1989-1995: Vicario e parroco a Punín, Chimborazo (Ecuador).
1995-1999: Vicario e parroco a Pirané, Formosa (Argentina).
1996-1999: Consigliere regionale dei Missionari della Consolata (Argentina).
2001-2003: Parroco ed economo a Jujuy (Argentina).
2002-2005: Consigliere regionale dei Missionari della Consolatain Argentina
2003-2007: Formatore presso il Seminario Filosofico di San Miguel, Buenos Aires
2005-2008: Superiore regionale dei Missionari della Consolata a Buenos Aires.
2008-2015: Formatore presso il Seminario Filosofico di San Miguel, Buenos Aires.
2010-2019: Vicario e parroco a Merlo, Buenos Aires.
2016-2019: Vice-Superiore regionale dell'Argentina.
2019-2024: Vicario, superiore locale e formatore a San Salvador de Jujuy, (Argentina)
2024: assegnato alla Casa Regionale di Buenos Aires per cure mediche, dove è morto la mattina del 19 aprile.

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I missionari della Consolata argentini Mauricio Guevara e Rubén López a Bogotá, Colombia.

La Messa funebre è stata celebrata nella cappella della Casa Regionale dei Missionari della Consolata a Buenos Aires la mattina del 20 aprile e il nostro caro Padre Rubén López è stato sepolto nel Cimitero di Luján.

* Padre Julio Caldeira, IMC, è missionario nell'Amazzonia brasiliana.

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