Noi, giovani economisti, imprenditori, changemakers, chiamati qui ad Assisi da ogni parte del mondo, consapevoli della responsabilità che grava sulla nostra generazione, ci impegniamo ora, singolarmente e tutti insieme, a spendere la nostra vita affinché l’economia di oggi e di domani diventi una Economia del Vangelo. Quindi:

un’economia di pace e non di guerra,

un’economia che contrasta la proliferazione delle armi, specie le più distruttive, un’economia che si prende cura del creato e non lo depreda,

un’economia a servizio della persona, della famiglia e della vita, rispettosa di ogni donna, uomo, bambino, anziano e soprattutto dei più fragili e vulnerabili,

un’economia dove la cura sostituisce lo scarto e l’indifferenza,

un’economia che non lascia indietro nessuno, per costruire una società in cui le pietre scartate dalla mentalità dominante diventano pietre angolari,

un’economia che riconosce e tutela il lavoro dignitoso e sicuro per tutti, in particolare per le donne, un’economia dove la finanza è amica e alleata dell’economia reale e del lavoro e non contro di essi,

un’economia che sa valorizzare e custodire le culture e le tradizioni dei popoli, tutte le specie viventi e le risorse naturali della Terra,

un’economia che combatte la miseria in tutte le sue forme, riduce le diseguaglianze e sa dire, con Gesù e con Francesco, “beati i poveri”,

un’economia guidata dall’etica della persona e aperta alla trascendenza,

un’economia che crea ricchezza per tutti, che genera gioia e non solo benessere perché una felicità non condivisa è troppo poco.

Noi in questa economia crediamo. Non è un’utopia, perché la stiamo già costruendo. E alcuni di noi, in mattine particolarmente luminose, hanno già intravisto l’inizio della terra promessa.

20221004Economy03

Il principio del cammino

Sr. Francesca Allasia, Originaria di Torino, dopo la laurea in Filosofia e un'esperienza in Kenya, è entrata tra le Missionarie della Consolata e lo scorso 18 agosto, precisamente nel santuario della Consolata e dalle mani di Giorgio Marengo, da poco cardinale di Ulan Bator, ha ricevuto il suo primo mandato missionario che la porterà prossimamente in Mongolia.

Sr. Francesca, puoi dirci brevemente chi sei, cosa fai?

Ho 34 anni e sono Missionaria della Consolata dal 2020. Mi piacciono i tulipani, le montagne e la primavera, che mi parla della forza, del garbo e della novità del Dio della Vita. Amo camminare e leggere e mi affascina l’incontro e l'intreccio tra le culture. Gioisco delle relazioni, ma allo stesso tempo cerco di custodire spazi di silenzio per ricaricare le batterie. Attualmente mi trovo a Nepi, in provincia di Viterbo, mentre mi preparo alla partenza per la prima destinazione missionaria: la Mongolia! In comunità faccio un po' di tutto, cercando di avere mani, occhi e cuore attenti a dove c’è bisogno. Qui ospitiamo due famiglie dell’Afghanistan e sono coinvolta in questo percorso con loro, in modo speciale con i bambini, che sono sette, con i quali abbiamo costituito “la banda dei piccoli di casa”!

Cosa più ti ha attratto della vita e del carisma delle Missionarie della Consolata?

Quando sono venuta a contatto con le Missionarie mi hanno subito colpito l’accoglienza, la semplicità e lo spirito di famiglia che si respirava nelle loro comunità. Lo stile affabile e sciolto con cui si relazionano con le persone e i racconti delle loro esperienze tra i popoli più diversi mi hanno immediatamente affascinato. La loro testimonianza era viva, ricca di volti e di eventi concreti, intessuta sempre di profonda spiritualità e di preghiera pratica, e per questo rivolta anche verso l’altro, in modo attento e costante. Spesso sentivo affermare che dobbiamo vivere il quotidiano con un’intensità d’amore straordinaria, nelle relazioni, nei piccoli gesti, nella cura dell’ambiente; essere sante senza strepiti, facendo bene il bene e senza rumore; insomma, ho incontrato un carisma umile e profondo che mi ha conquistato e che non smetto mai di scoprire!

Ti trovi in un momento particolare della tua vita di consacrata, la vigilia della tua partenza per la Mongolia: come immagini sarà l'incontro con quel popolo, quella cultura? Quali opportunità e quali possibili difficoltà?

Tutte le volte che inizio a immaginare la mia presenza in terra mongola, il cuore accelera e il respiro si ferma per l’emozione. Penso che i primi tempi tutte le energie saranno impegnate nello studio della lingua: ascoltare, osservare, conoscere, lasciarmi guidare dalle sorelle della comunità che sono lì da più tempo e cercare di entrare con cuore, anima, forze nell’incontro con questa terra e con queste persone. Ho l’opportunità di ricevere la novità che per me costituisce una cultura nomade; incontrare una spiritualità nuova sciamanica, buddhista; conoscere valori e tradizioni per poi camminare con la piccola comunità cristiana del posto ed essere segno della presenza di Dio tra chi incontrerò. Saranno necessarie tanta delicatezza, umiltà, pazienza, silenzio, preghiera e fiducia in un cammino di relazione trasformante con il popolo mongolo e con le mie sorelle. 

Come ti stai preparando a questa nuova tappa? 

Ho da poco concluso un anno di studi interreligiosi alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, studi che mi hanno appassionata. Ho ascoltato testimonianze di missionarie che non hanno fatto altro che alimentare il desiderio di essere già lì. Leggo alcuni articoli o studi sulla missione e porto in preghiera questo nuovo inizio, chiedendo al Signore di insegnarmi ad uscire e ad entrare.

20220818CamisassaD

Suor Francesca dopo aver ricevuto la croce dell'invio missionario da Mons. Giorgio Marengo nel santuario della Consolata lo scorso 18 agosto

Articolo pubblicato su Andare alle genti, rivista delle Missionarie della Consolata

Gli ultimi articoli

Missionari laici della Consolata in Venezuela

16-07-2024 Missione Oggi

Missionari laici della Consolata in Venezuela

Prima di tutto vogliamo essere grati a Dio, alla Chiesa e ai Missionari della Consolata; la gratitudine è la nostra...

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

16-07-2024 Notizie

Mozambico. Non è mediatica, ma è una guerra

Una regione del Paese africano alla mercé della guerriglia islamista C’era ottimismo a Maputo, la capitale mozambicana. La guerriglia a Cabo...

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

15-07-2024 Missione Oggi

Giustizia Riparativa e la “pedagogia allamana”

La Corte di Giustizia dello Stato del Paraná (Brasile) ha tenuto dal 3 al 5 luglio l'incontro sulla Giustizia Riparativa...

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

14-07-2024 Missione Oggi

Perù: prima assemblea dei popoli nativi

I rappresentanti dei popoli nativi dell'Amazzonia peruviana, insieme ai missionari, si sono riuniti nella Prima Assemblea dei Popoli Nativi, che...

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

13-07-2024 Notizie

Padre James Lengarin festeggia 25 anni di sacerdozio

La comunità di Casa Generalizia a Roma festeggerà, il 18 luglio 2024, il 25° anniversario di ordinazione sacerdotale di padre...

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

13-07-2024 Allamano sarà Santo

Nei panni di Padre Giuseppe Allamano

L'11 maggio 1925 padre Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai suoi missionari che erano sparsi in diverse missioni. A quel...

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

11-07-2024 Allamano sarà Santo

Un pellegrinaggio nel cuore del Beato Giuseppe Allamano

In una edizione speciale interamente dedicata alla figura di Giuseppe Allamano, la rivista “Dimensión Misionera” curata della Regione Colombia, esplora...

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

10-07-2024 Domenica Missionaria

XV Domenica del TO / B - “Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due"

Am 7, 12-15; Sal 84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13 La prima Lettura e il Vangelo sottolineano che la chiamata...

"Camminatori di consolazione e di speranza"

10-07-2024 I missionari dicono

"Camminatori di consolazione e di speranza"

I missionari della Consolata che operano in Venezuela si sono radunati per la loro IX Conferenza con il motto "Camminatori...

onlus

onlus