GMG2008: Racconto di un pellegrinaggio (2)

Pubblicato in I missionari dicono
{mosimage}La settimana che abiamo trascorso a Sydney si è aperta con una S. Messa, celebrata dall'arcivescovo di Sydney sul molo di Barangaroo. Dopo il pranzo e una lunga attesa sotto il sole, il cardinal George Pell ha presieduto la solenne concelebrazione davanti a circa 300.000 pellegrini, provenienti da tutto il mondo. Lo scenario prescelto si è rivelato molto suggestivo: ci trovavamo in riva alla baia di Sydney, proprio all'ora del tramonto.

Purtroppo i cinque preti accompagnatori del nostro gruppo non hanno potuto concelebrare, poiché attardati da sette lunghe ore di coda all'ufficio per l'accreditamento di sacerdoti, religiosi e seminaristi. La lentezza e la mancanza di cortesia da parte degli impiegati di questo ufficio, collocato presso la celebre Opera House, è stata una delle poche pecche organizzative della GMG australiana.


Le tre giornate successive hanno avuto un denominatore comune. Infatti il programma, dal mercoledì al venerdì, ha previsto ogni giorno una catechesi al mattino e un grande evento al pomeriggio, affiancati dai numerosi spettacoli - tenutisi in molte parti della città a tutte le ore - inseriti nel calendario del Festival della Gioventù.

Noi pellegrini del Movimento Giovanile Missionario (insieme ai giovani della Conferenza Episcopale Ligure, ai rappresentanti italiani del Rinnovamento nello Spirito ed ai pellegrini di alcune piccole diocesi) abbiamo partecipato alle catechesi tenutesi presso la parrocchia cattolica del quartiere di Ashfield. Ognuna di esse è stata aperta da una preghiera e seguita da un dibattito, dalla S. Messa e dal pranzo. Mercoledì 16, il vivace vescovo di Crema, Oscar Cantoni, ci ha parlato con semplicità e simpatia del ruolo dello Spirito Santo nella nostra vita quotidiana. Giovedì 17, invece, la catechesi del vescovo di Chiavari - a proposito del ruolo dello Spirito Santo nella Chiesa universale - è risultata piuttosto noiosa e soporifera. Venerdì 18, infine, il cardinal Angelo Bagnasco (presidente della C.E.I.) ha concluso la tre giorni parlandoci dell'importanza dello Spirito Santo nella vita di ogni cristiano e in quella di tutta la Chiesa, in particolare nel momento della Missione.

L'evento del mercoledì pomeriggio, dedicato ai circa 7000 pellegrini italiani ed a quelli australiani di origine italiana, si è tenuto presso il palazzetto dell'Exibition Center. La Festa degli Italiani, preceduta da una preghiera guidata dal cardinal Bagnasco, è stata trasmessa in diretta televisiva da Sat2000. Lo spettacolo è stato interessante per i contenuti, ma un po' noioso per la forma (tante interviste e poca musica): una scaletta gradita alle mamme che ci guardavano da casa, ma non ai giovani presenti, desiderosi soprattutto di essere protagonisti e di dimostrare l'entusiasmo della propria fede.

Il grande evento del giovedì pomeriggio è stato l'arrivo di papa Benedetto nella baia di Sydney, a bordo di un'affollatissima nave. Inizialmente è stato impossibile riconoscerlo tra la folla, ma poi - dopo essere sbarcato a Barangaroo - il S. Padre ha scaldato i nostri cuori con un lungo discorso e con un giro per le strade di Sydney a bordo della papamobile. Io e i miei 42 compagni di viaggio, trovandoci ai piedi della bellissima Opera House, abbiamo assistito al discorso tramite un maxischermo. Più tardi, al tramonto, con grande emozione abbiamo visto Benedetto XVI sfrecciare con la papamobile proprio davanti ai nostri occhi. Contenti per l'arrivo del papa, in serata, abbiamo visitato la Cattedrale cattolica dedicata alla Madonna. La Saint Mary Cathedral, costruita nell'Ottocento in stile neogotico, ospita l'affascinante ritratto di Nostra Signora della Croce del Sud, aiuto dei cristiani, naturalmente con Gesù bambino in braccio. Inoltre, solo per questa occasione, nella Cattedrale è stato possibile venerare due dei patroni della XXIII GMG: la beata Mary MacKillop ed il "nostro" beato Pier Giorgio Frassati.

{mosimage}L'evento del venerdì pomeriggio è stata la Via Crucis, rappresentata da un gruppo di figuranti (davvero molto bravi) per le strade della città. La "Via della Croce" è stata senz'altro spettacolare, anche se - essendo itinerante - è risultata un po' difficile da vivere in un clima di preghiera. Noi pellegrini abbiamo ricevuto una collocazione lungo il percorso ed abbiamo seguito gli attori sui maxischermi, vedendoli dal vivo solo nel momento in cui ci passavano vicino. Partito dalla Cattedrale, Gesù (interpretato da un ragazzo italo-australiano) è arrivato fino all'Opera House; caricato della croce, è salito su una barca che lo ha condotto fino al porto di Darling Harbour. Qui ha incontrato Simone il Cireneo (impersonato da un aborigeno australiano), che ha portato la croce fino a Barangaroo: a mio avviso, questa scena così struggente è stata il miglior simbolo della riconciliazione tra bianchi e aborigeni d'Australia, sottolineata in tutti i momenti liturgici della GMG attraverso la commistione di musiche e danze delle due tradizioni. Io ho avuto la fortuna di assistere da vicino alle ultime cinque stazioni della Via Crucis, nel solito suggestivo scenario del tramonto sulla baia di Sydney.

L'indomani mattina ho rinunciato alla S. Messa celebrata dal papa con sacerdoti, religiosi, novizi e seminaristi (spaventato dalle lunghe code necessarie per accreditarsi). Ho invece dedicato il sabato 19 ad un pellegrinaggio, breve ma molto intenso, che ho vissuto assieme a 4 ragazzi e 6 ragazze del nostro gruppo. Abbiamo camminato nelle vie di Sydney per poco più di 10 km, tra decine di migliaia di altri pellegrini e sotto gli occhi stupiti degli abitanti della città (che in prevalenza non sono cattolici). Il percorso, scandito da vari momenti di preghiera, si è snodato tra North Sydney, il famoso Harbour Bridge, Barangaroo, l'affollato Darling Harbour, alcuni viali del centro città e, infine, il Southern Cross Precinct e l'ippodromo di Randwick. In quest'ultimo luogo abbiamo pranzato e ci siamo "accampati", in attesa del momento culminante della GMG. Al termine di un lungo concerto, il papa è giunto tra noi ed ha celebrato una Veglia di preghiera plurilingue, invocando la discesa dello Spirito Santo - con i suoi sette doni e i suoi innumerevoli carismi - sui giovani membri dell'unica Chiesa di Dio. Al termine della preghiera, l'ennesimo concerto ci ha consentito di ballare insieme a giovani di tutte le nazioni. Per quasi tutta la notte, i sacerdoti presenti sono rimasti a disposizione per il sacramento della Riconciliazione, mentre in alcune cappelle improvvisate è stato possibile adorare il Santissimo Sacramento. Naturalmente abbiamo trascorso la notte sotto le stelle, dormendo sull'erba dell'ippodromo.

{mosimage}La mattina di domenica 20 luglio si è aperta con la celebrazione delle Lodi (e con lunghe code ai bagni, incredibilmente rimasti senz'acqua...). Più tardi, il papa ha percorso tutta la pista dell'ippodromo di Randwick con la papamobile, fino a fermarsi ai piedi dell'altare. Dopodiché, assieme a centinaia di vescovi e migliaia di sacerdoti, ha iniziato la celebrazione della solenne Santa Messa finale, durata quasi tre ore, a cui hanno preso parte circa 400.000 pellegrini. La S. Messa - durante la quale 24 giovani hanno ricevuto il sacramento della Confermazione - è stata molto intensa e partecipata, anche se la stanchezza e l'emozione hanno causato di tanto in tanto qualche distrazione. I due messaggi lasciatici dal papa, uno durante l'omelia e l'altro prima dell'Angelus, richiedono a noi giovani di sfruttare la forza ed i doni dello Spirito Santo - ricevuti durante questo grande evento - per essere testimoni di Gesù Cristo nel mondo.

Proprio a partire dall'uscita del Southern Cross Precinct, e dalle lunghe ore di coda necessarie per raggiungere prima l'Olympic Park e poi la lontanissima Italia, è iniziata la nostra missione. Una missione molto impegnativa, perché nel mondo di oggi non è facile dimostrare la bellezza di essere cristiani e di vivere secondo la "Buona Novella" del Vangelo. Ma noi, giovani reduci di Sydney, forti dell'entusiasmo della GMG e della forza dello Spirito Santo, ci stiamo già provando.

(2 - Fine)

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Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:29

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