Diceva ai primi missionari e alle prime missionarie che condividevano la stessa vocazione di Gesù e degli apostoli – predicare il Vangelo. Per cui la giornata di oggi segna nel vostro calendario di vita una particolare grazia, quella di essere scelte e mandate in Mongolia. Non siete voi che avete scelto di andare in Mongolia. Siete state scelte da Dio e dai due Istituti fondati da Giuseppe Allamano per andare in Mongolia a proclamare il Regno di Dio ai Mongoli, popolo di Dio e fratelli vostri e nostri. A voi tocca dare risposta a questa privilegiata elezione. E’ importante sapere che si é state scelte, destinate e inviate per la proclamazione del Vangelo ai Mongoli ed è molto importante dare la propria adesione a tale elezione. Tutte noi siamo attorno a voi oggi come testimoni di questo fatto. E lo celebriamo con voi in questa Eucaristia.
{mosimage}Il Vangelo che abbiamo appena letto oggi colloca il mandato dei due discepoli di Emmaus nell’Eucaristia. Loro non riconoscono Gesù Risorto eccetto nello Spezzare del Pane. Nell’Eucaristia i due trovano la speranza che avevano perso, capiscono, per così dire, il significato della passione e della resurrezione di Gesù. Nell’Eucaristia ritrovano la loro chiamata ad essere testimoni della loro esperienza di Gesù e ritornano a Gerusalemme a raccontare questa loro esperienza.
Noi, Missionari e Missionarie della Consolata, siamo chiamati a vivere la spiritualità dell’Eucaristia, ciòè, siamo chiamati a fare memoria della donazione totale di se che Gesù ha fatto per la salvezza dei suoi fratelli. Questo è il nostro augurio: che voi in Mongolia non solo celebriate la messa tutti i giorni, ma che diventiate Pane spezzato per i popoli Mongoli. Che voi possiate assomigliare al Maestro, Gesù, anche nella donazione della vostra vita nella concretezza della Mongolia. Che possiate diventare Pane e che vi lasciate mangiare. Nell’Eucaristia si scopre la missione. Vi auguriamo che celebrando l’Eucaristia tutti giorni ciascuno di voi scopra la sua missione nella Chiesa di Mongolia.
Andate nel nome di Gesù per compiere il mandato da lui affidato alla Chiesa e che attraverso i nostri due Istituti la Chiesa oggi affida a voi.