Già da ieri sera ed in tutta la notte non si sono sentiti spari "pesanti" (cioè i colpi di cannone, che invece abbiamo sentito bene la notte prime e la mattinata di ieri, pur noi che siamo a 25 kilometri dal quartiere Gombe in centro città), ma solo sporadicamente degli spari di arma leggera, da parte della polizia e degli eserciti (la FARDC e l'esercito angolano, arrivato per rinforzare l'azione contro la milizia di Bemba).
Qui a Saint Hilaire il clima è sereno, e dalle notizie avute, anche in altre parti della città non ci sono motivi per temere il peggio. Anche i nostri missionari che sono rimasti bloccati da due giorni alla Gombe (Padre Mario Barbero, presso la nunziatura apostolica, ed il laici missionari della consolata Susi e David, ricoverati presso il centro allestito dalla MONUC presso Utex-Afrique), sono sereni e contano di poter reintrare a casa nella giornata di oggi.
Ora attendiamo le dichiarazioni politiche e l'applicazione di misure per arginare definitivamente il problema: è stato emesso un mandato d'arresto contro Bemba (attualmente rifugiatosi presso l'ambasciata sudafricana) per alto tradimento ed attentato alla Costituzione, mentre l'esercito sta iniziando a perlustrare capillarmente tutta la città, di casa in casa, in cerca dei ribelli che saranno disarmati ed arrestati.
Un pizzico di paura resta, per la presenza appunto di questi piccoli gruppetti di soldati ribelli, che sono stati dispersi a colpi di cannone ma che ora vagano per la città disperati, nascondendosi e saccheggiando.
Sappiamo però che il pericolo è passato, e continuiamo a pregare la Vergine Consolata affinché interceda per il dono della pace a favore soprattutto della popolazione civile, che in questo episodio ha dimostrato maturità e volontà di progredire verso la pace e la democrazia.
Un abbraccio a tutti voi,
Marco, Deborah e Stefano