Gli stessi elicotteri sono poi passati sulla strada principale che collega Naivasha a Nairobi ed hanno fatto fuggire delle gang che avevano bloccato la strada e taglieggiavano i motoristi di passaggio.
La morte di Were ha scatenato reazioni a Kibera, Mathare e Dandora. Sulla Ngong Road, vicino alla casa dell'ucciso, dei giovani hanno preso l'occasione per rubare e taglieggiare i passanti. La polizia li ha dispersi pesantemente, entrando anche nella casa del defunto.
Ci sono stati morti in diverse parti, spesso a causa di scontri tra giovani armati delle due fazioni.
A Kisumu la situazione era molto tesa ieri. Scuole chiuse (niente Raila, niente scuola!). I mezzi pubblici si sono fermati e si son rifiutati di continuare i viaggi, per paura. Molta gente è rimasta bloccata per strada. Alcuni hanno trovato rifugio nelle stazioni di polizia.
I nostri confratelli stanno bene, anche se naturalmente la tensione è alta. L'unico non locale, il viceparroco di Alendu, vive il suo ministero con grande serenità e partecipazione, sapendo che non è là per fare politica.
Non è facile andare o uscire da Kisumu. L'unica via sicura è attraverso l'aereoporto. Ma oggi (30 gennaio) le compagnie suggeriscono di non muoversi, perché uno potrebbe poi trovarsi impossibilitato ad uscire dall'aereoporto.
A Mombasa: la situazione a Likoni è relativamente tranquilla. Non ci sono più rifugiati nella missione, anche se la missione continua a cooperare alla distribuzione settimanale del cibo, in unione con Caritas e Croce Rossa. L'uccisione di due tedeschi a Diani Ukunda non ha niente a che fare con i tafferugli politici, si tratta di un furto bello e buono e forse anche questione di donne.
A Maralal the situation is calm, after a day of fear yesterday. C'è stato un incontro di tutta la gente, convocato dal District Commissioner, si temeva che al termine dell'assemblea si scatenassero ancora i saccheggi come al primo dell'anno. Invece tutto bene. I trasporti hanno ripreso, anche se la gente ha ancora molta paura a viaggiare.
A Nairobi e in altre zone anche più interne delle Provincia Centrale, ci sono in azione gruppi di intimidazione, possibilmente manipolati dai temuti Mungiki, la misteriosa setta-movimento politico di un certo estremismo kikuyu. Volantini, messaggini, eccetera invitano i non locali ad andarsene o essere cacciati. Questo è più evidente nelle zone periferiche di Nairobi, sulla strada che da Nairobi va verso Naivasha. Queste sono aree a maggioranza Kikuyu, ma ci sono anche moltissimi di altri gruppi etnici.
Il triste è che ancora prima delle elezioni alcuni membri del gruppo etnico arancio si sono comportati in maniera da alienarsi le simpatie dei loro vicini. E' sulle labbra di tutti l'episodio di un Luo che al mercato urina sui pomodori venduti da una donna kikuyu dicendo che loro vinceranno le elezioni; o di quell'altro che va a comperare la benzina e dopo aver fatto il pieno dice "manda il conto alla State House" (= al presidente)...
Ieri sera i due protagonisti della storia, si sono presentati in pubblico con Koffi Annan. Il processo di pace sembra avviato, anche se sarà lungo e difficile. Speriamo in bene.