Quelli eventi vengono oggi ricordati, raccontati e rivissuti con aperta nostalgia. Quando sono andati via i nostri, si sono ritirati dalla scena anche gli altri istituti missionari. Cosicché un gran silenzio, un vuoto diciamo, é caduto su tutta questa porzione della città.
Una risposta così cordiale all’invito ha causato sorpresa, oltre che gran gioia agli organizzatori. Significativa e molto apprezzata da tutti la presenza delle Suore della Consolata. Il fatto che il loro istituto si stia preparando per celebrare il 1º centenario di fondazione ha aggiunto un elemento di interesse e motivo di gioia . La cappella e sala annessa erano al limite della loro capacità per l’Eucaristia. Nell’omilia P. Salemi ha aiutato i presenti a conoscere meglio la figura del festeggiato: prima, ha messo in rilievo alcuni aspetti che distinguono la spiritualità dell’Allamano: la sua profonda devozione mariana che è sfociata in un rapporto privilegiato con la Consolata, e la sua ricerca instancabile della santità; nel suo convivio con la gente, fa risaltare la discrezione, la modestia, la gentilezza. Poi ha portato lo sguardo sull’agire dei missionari nella loro passione per l’evangelizzazione e la promozione umana: espressione diretta e frutto d’orientazioni ricevute e ripetute con chiarezza ed insistenza dal Fondatore.
Dopo la messa, la festa è proseguita nella sala accanto. Le stesse persone che si erano impegnate a fare gli inviti, avevano anche imbandito una bella tavola con bevande e un grande assortimento di roba da mangiare. Si è stabilito un piacevole clima di convivio tra tutti: adesso si rincontravano, dopo tanti anni, quelli che una volta erano regolari frequentatori di Totteridge; e continuavano le reminiscenze: chi conosceva quel padre, cosa è diventato di quello studente, chi li ha visitati nel loro posto di lavoro, chi si mantiene in contatto epistolare o scambia emails, chi offre dettagli su questa o quell’opera o sullo stato di salute di quel missionario. C’è qualcosa che in questo momento li unisce tutti e ravviva il loro desiderio di non lasciare morire questo legame. Alcuni si danno subito l’appuntamento per l’incontro che ogni primo giovedì del mese porta già a questa casa un gruppo di amici fedeli per la celebrazione dell’Eucaristia ed il convivio.
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