Polonia: Pellegrinaggio al Santuario di Czestochowa (2)

Pubblicato in I missionari dicono
{mosimage}8 Agosto

Questa mattina nello stesso luogo dove si era tenuta la veglia la sera prima, su un palco di fronte alla chiesa, celebriamo la S. Messa, presieduta oggi dal Vescovo ausiliare di Varsavia S.E. Piotr Jareszki. Dopo la Messa P. Luca e p. Tomek sono invitati in un altro gruppo a dare una testimonianza e a confessare. Incontriamo nuove persone e anche se il pellegrinaggio ufficialmente è degli studenti universitari, in realtà ci sono tante altre persone, anziani e famiglie. Alcune di queste hanno bambini piccoli di 5-6 anni e un po’ spingendo i passeggini, un po’ camminando, fanno tutto il pellegrinaggio.

In particolare ci colpisce la presenza delle suore francescane di Laski che accompagnano un gruppo di non vedenti. Alcuni di loro non solo camminano ma s’impegnano anche ad animare il gruppo con canzoni e raccontando storie. Uno di loro particolarmente simpatico ha inventato una specie si “radio pellegrinaggio”.


{mosimage}P. Luca e p. Tomek parlano dei loro rispettivi istituti, e un po’ della loro storia missionaria e vocazionale, poi all’ora di pranzo ritornano nel loro gruppo a cui appartengono. Durante il pranzo inizia a piovere ma non per molto. Nel pomeriggio p. Luca fa una conferenza sul tema del giorno: RINGRAZIAMO PER CHI CI STA ACCANTO. Dopo la conferenza arriviamo in un’antica chiesa di legno che ha più di IV sec. storia. E’ molto bella anche l’interno attualmente è in fase di restauro.

Dopo l’ultima ora di cammino arriviamo alla meta del giorno è i ragazzi dopo aver preso i bagagli vanno nel fienile.

In serata c’è l’appello, ma più che un appello vero e proprio si tratta di cantare e di pregare insieme. Ogni giorno l’ultima canzone per tradizione che si canta prendendoci per mano è, Maryja Kròlowa Polski, Maria Regina della Polonia. E’ un canto che ogni sera alle 9.00 viene cantato nel santuario di Częstochowa e in segno di comunione cantato anche in tante parrocchie e famiglie.

Questa sera dopo il canto si forma una lunga fila davanti a un garage trasformato in mini ambulatorio. I nostri amici dottori e infermieri che camminano con noi hanno molto lavoro e devono curare diverse infiammazioni ai piedi e alle gambe che ormai molti cominciamo ad avere a questo punto del cammino.

9 Agosto

La sveglia questa mattina è alle sei e dopo due ore di cammino arriviamo in una parrocchia a Krzemienica. Insieme a noi da qualche giorno cammina anche un pellegrinaggio di soldati. Sono polacchi, tedeschi, americani, e dalla Repubblica Ceka. A presiedere oggi è un vescovo militare ed la festa di Edith Stein. La sua storia è legata alla Polonia e alla tragedia che visse questo popolo durante la seconda guerra mondiale. L’omelia ripercorre un po’ la sua vita e il suo cammino. Nata Bratislava, all’ora in territorio tedesco e oggi polacco (Wrocław), e morta nel campo di concentramento di Auszchwic. Il vangelo viene letto in polacco e in tedesco le due lingue dei due popoli per i quali Edith ha vissuto e sofferto.

{mosimage}Riprende il nostro cammino e il tempo ci sta accompagnando bene senza giornate molto calde e grandi piogge. Oggi è nuvoloso è questa è proprio una grazia perché per tutta la mattina camminiamo su una lunga strada senza piante. Nel pomeriggio p. Luca e p. Tomek sono invitati in un altro gruppo, quello bianco-giallo, per fare una conferenza. Incontriamo Agnieszka una ragazza polacca che parla bene l’italiano e fa da traduttrice. Insieme a loro camminiamo per tutto il pomeriggio e attraversiamo un lungo bosco dove qualcuno ha preparato un segno di benvenuto e di benedizione con le frasche dei pini e con il consueto saluto che ci si rivolge in Polonia: Szczęść Boże, Dio ti benedica.

In serata siamo accolti in una casa di legno in campagna da una simpatica anziana che ci accoglie e condivide quello che ha. I classici Kanapki, panini con prosciutto formaggio e cetrioli e tazze di te. Poi c’è ancora tempo per una veglia con tutti i gruppi nella parrocchia di questo villaggio.
Abbiamo da poco superato la metà del cammino.

10 Agosto

Prima della partenza, fissata alle 6.00, siamo raggiunti dal capo gruppo. K. Andrzeji, che era ritornato due giorni a Varsavia nella sua parrocchia dedicata a p. Pio, e da p. Silvanus che si unisce a noi nel pellegrinaggio. Verso le 10.00 arriviamo presso un convento francescano e lì celebriamo la S. Messa domenicale presieduta dal Vescovo Henrich Tomaszik. I gruppi di pellegrini aumentano a vista d’occhio ogni giorno man mano che ci avviciniamo a Częstochowa. Dopo la Messa facciamo pranzo con dei parenti di K. Andrzeji venuti da Varsavia.

{mosimage}Nel pomeriggio proseguiamo il nostro cammino attraversando le pianure polacche. Nel centro del paese e da quando siamo partiti non ci sono colline ma tutto è piano. Oggi il Rosario lo facciamo missionario e ognuno di noi dono aver fatto una meditazione su un mistero lo guida nella propria lingua: italiano, swahili, portoghese, tedesco, polacco. La conferenza di oggi è fatta dalla Sigra. Grażyna che è pedagoga e consulente per famiglie e persone in difficoltà, su un tema molto attuale e problematico: l’alcolismo.

Verso la fine viene annunciato che mancano 100 km a Częstochova, questo significa che abbiamo già percorso 200 Km.

11 Agosto

Con l’arrivo di p. Silvanus oltre ai tradizionali canti polacchi, iniziamo a cantare canzoni africane e missionarie. Piacciono molto a tutti fino a diventare le canzoni sempre più richieste.

Nel pomeriggio arriviamo in un grande santuario dedicato a Maria Consolata: Matkei Bożej Pocieszenia, Madre di Dio Consolata. E’ un titolo assai diffuso in Polonia e non è la prima volta che lo incontriamo. Il titolo Pocieszenia, Consolata, è sempre unito a Matki Bożej, Madre di Dio, perché riferito a Lei. In polacco non si può dire semplicemente la Consolata, perché suonerebbe piuttosto come “consolazione” e quindi non riferito esplicitamente a Maria.

Nel nostro cammino incontriamo anche molti nidi di cicogne e spesso capita di vedere anche gli uccelli.

12 Agosto

{mosimage}Quella di oggi è una delle tappe più lunghe del pellegrinaggio, quasi 40 km. Per questo ci alziamo alle 4.00, quando ancora è buio e partiamo prima delle cinque, cantando le tradizionali “Godzinki” una preghiera litanica mariana molto antica. Alle 7.30 arriviamo in una grande radura dove celebriamo la S. Messa. C’è un carretto che fa da presbiterio. Presiede un Vescovo militare della repubblica Ceka e insieme a lui salgono sul “carretto” sei giovani sacerdoti novelli ordinati quest’anno. Tra questi c’è anche K. Seweryn che cammina con noi nel nostro gruppo ed è stato ordinato da due mesi.

Poi riprendiamo il cammino e P. Silvanus è invitato in un altro gruppo. In questo gruppo c’è un gruppo di suore francescano che accompagna dei non vedenti che stanno facendo tutto il pellegrinaggio. Uno di loro duetta con P. Silvanus al microfono cantando quella che ormai è la canzone più richiesta del pellegrinaggio: Hakuna Matata.

La giornata è piuttosto calda e proprio nell’ora centrale saltiamo una sosta prevista in una parrocchia e questo la rende più faticosa. Sono tanti ad avere qualche problema alle gambe o ai piedi e tra questi c’è anche padre Luca che ha una fasciatura sulla tibia. Tuttavia quasi tutti possono continuare a camminare. Passiamo in serata davanti a un santuario dei Domenicani, il priore ci aspetta fuori e benedice tutti i pellegrini inginocchiati, con l’acqua santa.

13 Agosto

{mosimage}Ormai siamo giunti al penultimo giorno. Partiamo sempre presto e alla prima sosta dove facciamo una buona colazione incontriamo una simpatica anziana che vuole conoscerci. Si avvicina e chiede al nostro gruppetto se siamo tutti sacerdoti. Poi si rivolge a p. Silvanus e a p. Luca e dice che non possiamo essere sacerdoti perché in vita sua non ha mai visto sacerdoti africani e con la barba così. Scherzando e ridendo proviamo a spiegarle che siamo missionari che vengono da lontano.

Nella seconda sosta celebriamo la S. Messa presieduta dall’Arcivescovo di Częstochowa S.E. Nowak. Siamo ormai entrati nella sua diocesi e vicini al santuario. La Messa è come sempre molto partecipata. Bello è il salmo cantato da una non vedente che legge con le dita i caratteri brail. Al termine una lunga fila di persone consegnano al Vescovo delle promesse, una specie di voti, con i quali s’impegnano a rinunciare per un periodo a bere alcol.

Più ci avviciniamo a Częstochowa più incontriamo altri pellegrinaggi che come noi si dirigono là. Non è facile organizzare queste miglia glia di persone, ma tutto va per il meglio.

Nell’ultima serata è previsto un incontro con tutti i gruppi per salutare l’attuale rettore che lascerà l’incarico ad un nuovo sacerdote che dal prossimo anno guiderà tutta l’organizzazione. Il futuro nuovo rettore lo abbiamo conosciuto oggi a pranzo e gli abbiamo promesso una canzone si saluto per questa sera. Cantiamo con i giovani del nostro gruppo Emmanuel e l’ormai mitica Hakuna Matata. Poi andiamo a dormire perché domani la sveglia suonerà alle tre.

14 Agosto

Siamo arrivati alla giornata conclusiva del pellegrinaggio. Partiamo molto presto perché l’arrivo al santuario è organizzato in orari diversi per ogni gruppo e la nostra entrata è prevista al mattino. Quando è ancora buio partiamo di buon passo perché siamo un po’ in ritardo ma presto recuperiamo il tempo perduto. Dopo aver attraversato l’organizzatissimo campo dei militari, poco dopo siamo su una collina vicino alla città. Qui è tradizione recitare il confesso e scambiarsi un segno di pace prima di entrare a Częstokowa. Dopo meno di un’ora entriamo in città. Il clima si fa sempre più gioioso e ogni gruppo canta. Sembra una sfilata allegra di colori e canti.

{mosimage}Un grande striscione all’inizio del lungo viale che porta al santuario dà il benvenuto a tutti i pellegrini. Da qui in poi è un crescendo di gioia e allegria. Lungo il viale ci sono persone che salutano e tra queste anche diverse coppie di sposi con i loro abiti.

Alla fine del viale entriamo nella grande spianata di fronte al santuario e troviamo il Vescovo di Varsavia che ci dà il benvenuto. Ci inginocchiamo con lui per una breve preghiera e poi ci benedice. Lo speaker ci dà il benvenuto. Poi ci rechiamo alla sinistra del Santuario e attendiamo l’entrata passando per la porta giubilare.

{mosimage}Qui durante l’attesa siamo raggiunti da Sr. Cristina Missionaria della Consolata polacca. Insieme a lei entriamo nel santuario e sostiamo qualche minuto in preghiera davanti all’icona della Madonna di Częstochowa.

Poi usciamo dal santuario e notiamo una lunghissima coda in un cortile cha attira la nostra attenzione. Scopriamo che è il cortile delle confessioni e tutte quelle persone attendono in fila.

Abbiamo tre ore di tempo libere per visitare un centro vocazionale vicino al santuario e par fare qualche acquisto, poi ci prepariamo per la celebrazione della S. Messa. Prendiamo posto in un ottima posizione sul grande presbiterio pensile costruito con una moderna struttura che si affaccia sulla grande spianata. Da qui possiamo renderci conto di quanti gruppi sono presenti.

Presiede l’Eucarestia il Vescovo di Lublino insieme ad altri tre vescovi e numerosi sacerdoti. Oggi celebriamo la festa di s. Massimilano Kolbe. Poi il vescovo durante lo scambio della pace si avvicina a noi e ci chiede in inglese da dove veniamo. Alla fine durante i saluti ce ne sarà uno rivolto in particolare alla Tanzania.

Nel pomeriggio ritorniamo in pullman a Varsavia. Siamo tutti stanchi ma molto felici. In particolare per noi PP. Luca e Silvanus è stato il primo pellegrinaggio e anche la prima visita a Częstochowa. Siamo molto contenti di averlo fatto e di aver camminato con tante persone che ci vogliono bene. E’ stato bello condividere la fede semplice e forte di questo popolo, la loro gioia e anche la loro grande forza fisica. Davanti alla Madonna di Częstochowa abbiamo pregato e chiesto tante grazie, per la nostra presenza qui in Polonia, per i Missionari e le Missionarie sparsi in tutto il mondo, le nostre famiglie e tante altre ancora…

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Ultima modifica il Sabato, 07 Febbraio 2015 21:43

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