I miei 25 anni di missione in Etiopia

Pubblicato in I missionari dicono
{mosimage}Carissimi Sostenitori, Parenti e Amici,

celebrando I MIEI 25 ANNI DI MISSIONE IN ETIOPIA, mi soffermo a condividere con voi la soddisfazione di aver realizzato tantissimo in quest’angolo di mondo in cui Dio mi ha trapiantato. Il merito è soprattutto vostro perché mi avete dato piena fiducia. Con le vostre risorse, frutto dei vostri sacrifici, ho potuto seminare tanto in tutti questi anni e ho raccolto abbondanti frutti.

Mi sono impegnato nella FRATELLANZA UNIVERSALE fra le diverse etnie e religioni, PROMOZIONE UMANA E CRISTIANA, UNIONE FRA NORD E SUD DEL MONDO. Ho cercato di TRASMETTERE I VALORI alle nuove generazioni, educando i giovani alla corresponsabilità e a diventare protagonisti della loro storia. Ho cercato di abituarli ad affrontare con coraggio le inevitabili difficoltà e sofferenze della vita. Li ho spinti a scoprire le proprie potenzialità, attitudini e talenti….. Lo strumento su cui ho fatto leva per assicurare loro un futuro dignitoso è l’ISTRUZIONE, che, una volta acquisita, sarà la loro ricchezza superiore a tutti i beni materiali.


{mosimage}Dei miei 25 anni d’Etiopia, dopo il primo anno (luna di miele) coi bambini poliomielitici della missione di GIGHESSA, seguito da sei anni di sviluppo agricolo di sostegno all’ospedale di GAMBO e alla grande scuola di 1400 bambini della stessa missione, dopo un anno intermedio nella vicina SHASHAMANE con la sua rinomata scuola, dal 1991 ho speso gli anni più belli e fruttuosi della mia vita nella CITTA’ DEI RAGAZZI di ASELLA per orfani e disabili, portandola al massimo del suo sviluppo. Prima di consegnarla alla diocesi di Meki ho costruito anche una grande Chiesa e un Oratorio e ingrandito la vecchia scuola con altri due fabbricati per le classi Medie. Anche questa, come tutte le scuole cattoliche, è rinomata per la serietà dell’insegnamento tanto che agli esami statali quasi tutti gli alunni sono promossi.

Con la mia caparbietà e grinta di marchigiano ho combattuto contro degrado, fame, malattie, povertà, emarginazione…. Ho contribuito alla costruzione di diversi asili, scuole, laboratori, strutture sanitarie, reti idriche e perfino ponti. Ho insegnato a svolgere lavori di vario genere, a coltivare la terra, a rendere le persone autosufficienti con arti e mestieri. Centinaia e centinaia di orfani sono stati aiutati ad uscire dalla loro condizione precaria e dopo un lungo cammino di educazione fisica, intellettuale, civile e religiosa, molti di loro occupano oggi un posto di rilievo nella società non solo in Etiopia, ma anche in altre parti del Globo: alcuni nel campo dello sport, dell’insegnamento, della musica, dell’arte pittorica; molti altri nel lavoro del legno e del ferro, sia in fabbrica o in cooperative che in proprio.

La mia filosofia di vedere sempre le opportunità dietro ai problemi e ostacoli che la vita ci presenta mi ha dato e continua a darmi l’energia per realizzare moltissimo, sia pure nel limite delle mie forze e capacità. Il mio evidente OTTIMISMO, frutto della FEDE che ho coltivato tutta la mia vita, è la marcia in più che mi spinge a non arrendermi agli acciacchi della vecchiaia. Ora che ho un ufficio al centro nazionale dei Missionari della Consolata in Addis Abeba posso dedicarmi a tempo pieno, assieme ai miei collaboratori, a fare da ponte tra voi e i vostri adottati ancor più di prima. Inoltre questa immensa Metropoli ci offre tante nuove opportunità di migliorare la vita dei più poveri, dei rifugiati, dei senza-tetto…… Questo sarà possibile se mi aiuterete ad invogliare altri ad aderire al programma delle ADOZIONI A DISTANZA, che fa tanto del bene non solo a chi riceve ma soprattutto a chi dà, come mi scrive una Signora di Sarzana: “Le sue notizie sono le più gradite della mia vita, quelle che sostengono il mio morale e la forza di andare avanti. Attraverso Lei ho un contatto diretto coi due bambini che saranno sempre il pensiero principale della mia esistenza che spero andrà il più lontano possibile. Dio sa ciò che fa ed è a Lui che chiedo di darmi sempre la possibilità di aiutarli perché sono ormai entrati nel mio cuore.”

Chi riesce a coinvolgere tutta la famiglia nell’adozione a distanza raggiunge uno scopo ancor più grande. “Mia mamma mi ha sempre detto che avevo una sorella in Etiopia – scrive Marco di dieci anni a Rahawa – Oggi vedendo la tua foto, la tua lettera e la tua pagella mi è sembrato di conoscerti meglio e sono felice.” Una famiglia di Novara scrive: “Cara Tarike. Leggendo le tue parole ci siamo emozionati e colmati di gioia. Questo è per noi il più bel regalo di Natale”.

Ieri sera cominciavo a stendere questo breve commento; la scrivania piena di appunti alla rinfusa, gli occhi impregnati di colori e spettacoli delle Olimpiadi; la mente affascinata dall’utopia della fratellanza dei popoli per due settimane di seguito; giochi, giochi e giochi…..un mondo di spettacoli mai visti in vita mia; ferragosto, vacanze e divertimenti per tutti……..E’ realtà o sto sognando un nuovo MILLENNIO senza più guerre;?…un’umanità protesa verso la ricerca dei valori spirituali;….verso la scoperta dei segreti nascosti nella natura e nell’universo, in noi stessi e in questo pianeta in cui viviamo e che Dio stesso ha scelto per stare in mezzo a noi?
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:29
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