Kenya: Crisi amministrativa o carità sproporzionata?

Pubblicato in I missionari dicono
{mosimage}Una delle diocesi più Cattoliche e forse anche più ricche del Kenya sembra avere serie difficoltà finanziarie: si tratta della Diocesi di Eldoret, situata nella Rift Valley ad un altitudine che va dagli 800 ai 1500 metri sul livello del mare. E’ situata su un terreno abbastanza produttivo e, se le piogge sono normali, la popolazione può vivere bene e far fronte alle proprie esigenze fondamentali. L’unica città industriale è Eldoret stessa che fornisce lavoro a circa 60.000 persone. Il resto della diocesi, che si estende per circa 9,500 Km quadrati, è agricolo. La Chiesa Cattolica ha avuto uno sviluppo incredibile.

La prima chiesetta fu costruita nel 1925, e i servizi religiosi venivano offerti una volta al mese dai sacerdoti di Kisumu. Una seconda chiesa fu costruita nel 1928, alla quale fu assegnato, dal vescovo di Kisumu, un prete permanente. Nel 1955 fu eretta una terza chiesa e finalmente nel 1959 la Prefettura Apostolica di Eldoret fu eretta a Diocesi. Il primo Vescovo fu Mons. Joseph Houlihan, seguito dal Rev. Emilio Njeru e poi John Jenga. Il presente Vescovo Rt. Rev. Cornelius Corir, è nato nel Distretto di Kerico nel 1950 e consacrato Vescovo nel 1990. La popolazione della Diocesi attualmente è di 1.500.000 persone, di cui 400.000 Cattolici. Va ricordato che la Diocesi è già stata suddivisa tre volte, dando origine alle Diocesi di Nakuru, Lodwar e Kitale.


La situazione finanziaria attuale risale al 2005, quando il Vescovo chiese un prestito di 12 milioni di Shellini all’Agricultural Finance Corporation (Corporazione Finanziaria Agricola: AFC). Il prestito doveva servire per aiutare i coloni della Diocesi nella produzione di grano. Il prestito quindi avrebbe dovuto avere una finalità di assistenza per i coloni che sono la stragrande maggioranza della popolazione della diocesi e che hanno bisogno di aggiornare i metodi di lavoro agricolo per produrre di più e per aggiornarsi sulle nuove metodologie di produzione. Quei 12 milioni di shellini, con gli interessi, ora sono saliti a 26 milioni. La Diocesi offrì come garanzia la Chiesa Giovanni XXIII, la scuola secondaria e seminario minore, e un lotto di terreno di circa 20 acri, su cui sono costruite sia chiesa che scuola, in una delle zone più richieste per lo sviluppo nel territorio. Secondo i reports della TV e dei quotidiani, anche un lotto di terreno adiacente alla Cattedrale Del Sacro Cuore, comperato dalla Diocesi dalla Compagnia Assicurazione Nazionale del Kenya, ora fallita, dovrebbe andare all’asta. Il lotto fu comperato per 50 milioni di sellini, e la Diocesi riuscì a raccogliere solo 14 milioni di shellini per il suo sviluppo che avrebbe aiutato a far fronte alle spese del prestito e interessi.

Però sembra che i grattacapi finanziari non si limitino solo a quei 26 milioni di shellini che la Diocesi non sembra di poter pagare: alcuni maestri hanno rivelato che non hanno ricevuto il loro stipendio da cinque mesi. Altri lavoratori che prestano servizio alla Diocesi hanno pure rivelato che non sono stati pagati da diversi mesi.

Purtroppo due situazioni sviluppatesi nel paese hanno peggiorato la situazione finanziaria della Diocesi, reso i pagamenti impossibili, e quindi la necessità di porre all’asta i beni di cui sopra.

Una delle cause è stata la scarsità delle piogge delle ultime due stagioni che hanno ridotto enormemente la produzione di grano e di prodotti agricoli. Per cui le somme spese per aiutare i coloni nel migliorare la loro produzione e aggiornare i loro metodi di lavoro agricolo non hanno portato i frutti sperati.

Una seconda situazione, molto meno prevista, ma molto più pesante dal punto di vista finanziario, è rappresentata dai mesi di enorme agitazione, insurrezione, incendi e distruzione di proprietà e di vite umane, del periodo post elettorale del 7 Dicembre 2007, con il susseguente afflusso di decine di migliaia di rifugiati all’interno del paese stesso. La Rift Valley è stata la zona più colpita da questi nefasti eventi del dopo-elezioni, e la Diocesi di Eldoret il suo epicentro. Per cui la Diocesi si sentì in dovere di venire in aiuto il più possibile alle persone colpite da questi eventi, posponendo così sempre di più i suoi pagamenti alla banca.

Il Vescovo Cornelius Korir è stato intervistato dai mass media, ed ha detto che “non c’è ragione per allarmismi e panico fra la gente, perché tutto si sarebbe risolto. I am talking with the ministry of Agricolture with the view of having the debt written off” (Sto parlando con il ministro dell’Agricoltura, nella speranza di poter azzerare il debito.) Riferendosi a quelle che secondo il Vescovo sono state le cause principali, aggiunge: “ Noi abbiamo dato fondi per migliorare l’agricoltura, concimi per aumentare la produzione, e soprattutto abbiamo aiutato migliaia di rifugiati, quando nessun altra agenzia era presente per dare una mano. Questo ci ha impedito di fare fronte ai nostri debiti con la banca”. Egli ha promesso che per Lunedì 14 Ottobre, avrebbe presentato un piano di solvenza della vertenza. Però il Direttore della Joyland Auctioneers, Mr. Mbatie Njoroge ha già pubblicato il bando di vendita su diversi giornali, ed ha stabilito la data per l’asta il 28 Ottobre 2008. Secondo il Sig. Njoroge, tre gruppi finanziari hanno già espresso il loro desiderio di partecipare all’asta, “perché il terreno e gli edifici in vendita in quell’area, sono ricercatissimi e la vendita sarà facile”. Intanto il Direttore Sig. Patrick Kinyori e l’Amministratore Sig. Omurembe Iyadi della AFC, hanno chiesto un colloquio con il Card. John Njue di Nairobi per discutere la situazione.

Forse questa vertenza potrebbe essere di monito a tutti i missionari. La missione necessita di fondi per tutti i suoi progetti, ma la gestione di questi fondi va fatta con oculatezza, facendosi aiutare da persone fidate, se necessario, e sempre seguendo le regole sia dello stato in cui il missionario opera, che degli Istituti, per evitare le “fughe solitarie” che danneggiano tutti e non fanno bene a nessuno.
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:29

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