Essi pure hanno un pezzo di terreno di 23 acri, quasi il doppio dell’offerta della signora Salome, e dopo più di venti anni, non l’hanno mai sviluppato e neppure dato in carità per i bisognosi. Quella sera, alla preghiera prima della cena, la signora Maria prega perché “Il Signore Gesù li illumini su che cosa fare di quella terra incoltivata, mentre tante famiglie vivono ancora in campi per rifugiati, sotto una tenda, senza possibilità di coltivarsi il cibo necessario”. Durane la cena il discorso rimase sullo stesso soggetto. Alla fine, mentre il marito chiudeva la cena con la preghiera, disse: “La terra non appartiene più a noi: è di diritto dei poveri rifugiati e la dobbiamo dare a loro”. La coppia aveva fatto la decisione: i figli, tutti laureati e docenti, appoggiarono la decisione. Il Rev. Gichuhi contattò il Ministro per Programmi Speciali, il quale lo consigliò di parlare con il capo dei Servizi Pubblici, Francis Muthaura. Sentita la cosa, egli invitò la coppia ad andare nella Harambee House in Nairobi, con tutte le carte sulla proprietà. Il giorno dopo entrarono in questa immensa sala, furono ricevuti da Mr. Muthaura, che li accompagnò nell’Ufficio del Presidente Kibaki. La coppia mai avrebbe pensato tutto questo. Anzi il Rev. Gichuhi disse ai giornalisti che erano presenti: “non avevo mai pensato che la cosa potesse ricevere tutta questa pubblicità, perché la tua destra non deve sapere che cosa fa la tua sinistra”. Ma ormai la cosa era fatta: la coppia presentò tutte le carte per il passaggio della proprietà e disse: “ora spetta al governo gestire questa faccenda. Mai più noi ci interesseremo di ciò che sarà di essa”. Circa settanta famiglie riceveranno per Natale un lotto di terreno su cui potranno costruire la loro casetta, e coltivare un orto che fornirà loro molto cibo.
Natale …. Che è il vero Natale!