Comunità in riflessione ed in preghiera

Pubblicato in I missionari dicono
{mosimage}Carissimi missionari unendoci alla comunità dei missionari della Consolata in Kenya vogliamo informare tutta la nostra famiglia della Consolata, missionari, missionarie, laici, familiari, amici, benefattori che il Padre Giuseppe Bertaina è morto il giorno 16 gennaio 2009 per soffocamento nel suo ufficio dopo che era stato assalito, picchiato, legato ed imbavagliato da tre banditi: due uomini ed una donna. Uno degli assalitori, sembra, che sia un ex studente dell'Istituto di Filosofia. Il funerale del caro missionario si svolgerà con il seguente programma:

Giovedì 22 gennaio
: alle ore 14.30 nella Parrocchia di Westeland, Consolata Shrine sarà
celebrata una Santa Messa.

La veglia funebre continuerà a Langata nella sede del nostro Seminario Filosofico fino al mattino del Venerdì 23 gennaio, quando alle ore 6.30 sarà celebrata una santa Messa e da qui partirà il corteo funebre fino a Sagana, sede della scuola tecnica dove il padre ha lavorato lungamente, qui sarà celebrata una Santa Messa alle ore 10.00. Infine il corteo proseguirà fino al cimitero del Mathari – Nyeri, dove già riposano altri missionari e  missionarie della Consolata.

Carissimi la tragica morte del nostro amato confratello, direttore e formatore di tanti giovani per tutta una vita, ci pone ancora una volta davanti al dono per la nostra missione. La missione autentica è offerta e a volte richiede anche la vita. Vivere la pienezza della nostra vocazione diventa confronto quotidiano con la miseria e la povertà di tanti. Spesso ci sentiamo impotenti e poca cosa, ma è proprio il nostro esserci, il nostro condividere, il nostro rimanere nel mezzo anche delle contraddizioni, che la rende grande e certamente portatrice di frutti e di speranza per il Regno. Il sacrificio di padre Giuseppe Bertaina si inserisce in questo cammino di oblatività, si unisce ai tanti che nella storia, sono rimasti fedeli e vigilanti in mezzo al popolo di Dio e sono segno che l'amore e la carità vincono sempre perché sono più forti della violenza e della morte. Unendoci alla comunità dei missionari della Consolata in Kenya ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio ed in preghiera perché solo nella fede possiamo capire, accogliere, vedere “oltre” e continuare.

A nome di tutta la Direzione Generale e di tutti i confratelli della nostra famiglia della Consolata vi invito ad unirvi nei giorni del 22 e 23 gennaio alla celebrazione di questo funerale nella preghiera affinché nel silenzio di Dio le nostre povere parole diventino sempre più vere ed il nostro annuncio più coraggioso e più di speranza.
La pace che il Signore, certamente dona al suo fedele servo sia il dono che imploriamo per il mondo intero e per la nostra amata Africa. Che questa offerta possa continuare a dare vita, pace, gioia e giustizia alla nostra gente che continuamente si trova a vivere nella violenza e nell'ingiustizia. E a noi missionari doni consolazione e forza per continuare con più zelo ed amore, ad annunciare il Cristo che ha vinto la morte e dà sempre la ricompensa ai suoi operai del Vangelo.

Signore, ti ringraziamo perché ce lo hai dato e perché prendendocelo ci hai fatto capire che il sangue dei martiri è semente di vita, è grido di amore che supera ogni male e sofferenza perché diviene segno di Risurrezione.


“ Io sono la risurrezione e la vita:
chi crede in me anche se muore, vivrà;
e chiunque vive e crede in me
non morirà in eterno! “ ( dalla liturgia )


A nome della Direzione Generale e di tutti i missionari della Consolata!

Padre Stefano Camerlengo, Vice Superiore Generale
Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:29
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