Giovedì 12 febbraio sono cominciati i tre giorni che ci avrebbero preparati a comprendere a pieno l’evento: ogni sera, alla celebrazione delle 19.00 un padre (Padre Mario Carparelli prima, Padre Ermanno Montini poi e infine Padre Francesco discepoli) durante l’omelia ci parlava della figura dell’Allamano e di alcuni aspetti della sua vita spirituale (Eucaristico, Mariano; Missionario).
Il momento cruciale della festa, però è stato quello della Messa Solenne di domenica alle 11.00, presieduta da padre Paco Lopez, Consigliere generale dell'istituto dei Missionari della Consolata, - e concelebrata da Padre Montini, P. Cialini, P. Discepoli, con la presenza di moltissimi chierichetti - dove ha descritto il fondatore come una persona sempre impegnata in molte attività che trovava la forza per arrivare a tutto solo grazie all’Eucaristia ed a Maria a cui confidava e riponeva ogni gioia o problema.
La cosa essenziale che ha detto è stata quella di riscoprire la Santità nella quotidianità delle nostre vite - proprio come ha fatto il fondatore - vite delle quali noi stessi tendiamo sempre a lamentarci. Per concludere la festa la sera è stato organizzato un rosario dai giovani per i giovani alternato da due testimonianze: una di Padre Paco, che ha raccontato la sua esperienza in Korea e l’altra del Kenya di Padre Montini. Ha chiuso la serata un video con alcune scene della vita del Beato fondatore.
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