A bordo abbiamo recitato una preghiera di Don Tonino Bello proposta da Sr. Michelle e guardato un DVD delle foto dell’ultimo interseminario al centro FAC di Roma. C'è stato anche il tempo per una tombola pasquale. Un momento di gioia, sorprese, condivisione, argomenti, ecc. ma alla fine a portare l’uovo pasquale è Joseph Mwaniki e dopo Antonio Nyamai. Dawinso, un giovanissimo missionario della Consolata, e uno degli ultimi professi nel gruppo ha condiviso con noi la sua testimonianza. Durante il viaggio sono arrivati gli auguri di buon viaggio da Nicholas e Goerge da Torino e poi da Sr. Felicita da Ruffano.
All'arrivo a Caserta abbiamo preso la direzione del santuario della Cuore Immacolata di Maria che appartiene ai Salesiani. La messa è stata celebrata da Padre Carlo Biella. Ci ha accolti Padre Eugenio che ha spiegato la storia e il significato del santuario. Il santuario ha compiuto più di cento anni. Dentro c’è un quadro del Cuore immacolato di Maria che fece dipingere san Giovanni Bosco, situato in precedenza a Torino. Padre Eugenio riconosce la parentela dei missionari della Consolata con i Salesiani specialmente tramite la relazione fra Margherita, la madre di Don Bosco e Maria Anna Cafasso, la madre del Beato Allamano. Riconosce pure con grande affetto il servizio che i missionari della Consolata danno a Platì.
Dopo aver pranzato nel santuario è ripreso il viaggio, lungo più di cinque ore. C’è un film e ognuno è attento all’inizio, ma poco dopo sopraggiunge la stanchezza che vince più della metà di noi. Ci sono pure diverse attività guidate dal Diacono William, tra queste una prova dei canti, intervallate da uno stop di venti minuti in corrispondenza dell'arrivo nella regione Puglia.
Ci accoglie l’indicazione di Ruffano e Joào guida un’Ave Maria come ringraziamento. L'arrivo nella Parrocchia avviene sotto la pioggia ma carico di gioia per la bellissima accoglienza del Parroco Don Rocco e dei suoi parrocchiani. Ci raduniamo nella Chiesa e ogni famiglia prende i loro nuovi figli e figlie.
Durante il ritrovo in parrocchia per la cena il parroco ci presenta alla comunità per terminare con una preghiera finale, preludio al ritiro notturno, ognuno nella sua nuova famiglia di “adozione”.