La nostra classe è composta da più di 70 studenti di cui religiosi e religiose, seminaristi, laici e ultimamente diaconi). In questo giorno di ringraziamento, abbiamo iniziato con la Santa Messa di ringraziamento presieduta da prof. Ancona e concelebrata da altri professori. Nella omelia, Ancona ci ha incoraggiati che dobbiamo far crescere e produrre frutti, il seme già piantato in questi tre anni. Avendo già riconosciuto il nostro ringraziamento ai docenti, lui ha affermato che anche loro hanno imparato da noi e quindi la formazione è stata reciproca. Tutto è grazia per cui si deve ringraziare Dio da cui sono provenute tutte le grazie che adesso esprimiamo come fossero puramente i nostri meriti. Ha continuato dicendo che non dobbiamo stancarci mai di ringraziare Dio Padre per mezzo del Figlio suo e lo Spirito che ci illumina e ci apre alla grazia. È allora chiaro che riconoscendo l’agire benevolo di Dio nella nostra vita come grazia, il suo Figlio che è Dio sicuramente gli presenta le nostre umili preghiere che lo Spirito suo suscita in noi.
Celebrata la messa, abbiamo condiviso le belle esperienze lungo tre anni, abbiamo cantato e ballato con il cuore festoso e corpo brillante. Di seguito abbiamo mangiato cibi di ogni tipo: da Samoa (Oceania) al Vietnam e Iraq(Asia) , dall'Africa ad America latina all'Europa. Il cibo che abbiamo lasciato dopo esser saziati poteva ancora saziare più di 5,000 persone,cioè, è rimasto tanto. Con gli stomachi a posto, c’era da giocare calcio e nessuno è stato lasciato fuori,che bello! Alla fine della partita abbiamo pregato il “Padre nostro”, la preghiera che ci unisce dovunque saremo testimoniando quest’amore che Dio ci ha mostrato. E così abbiamo concluso la giornata e il primo ciclo di studi teologici, e già due dei nostri sono già ordinati diaconi e altri nei messi prossimi. Che dire allora?
L'Università urbaniana è pontificale dal 1962 e la formazione ricevuta qui è indirizzata verso la missione. Ecco perché noi come Missionari della Consolata siamo affezionati alla formazione missionaria che in qualche modo facilità il nostro concretizzare e vivere il carisma. Come Missionari della Consolata, non abbiamo solo studiato cosa è l’interculturalità e universalità della Chiesa ma le abbiamo vissute per tre anni grazie all’università multi-etnica. Per me, e penso anche per i miei colleghi, questo periodo di studi teologici, mi ha permesso di uscire da me stesso e di vedere la realtà e la missione della Chiesa con altri occhi. Ecco perché come Paolo abbiamo fatto condivisione attorno alla grazia di Dio senza della quale noi possiamo nulla. Così come ci è stato chiesto dai nostri professori, vogliamo veramente che il seme piantato nella nostra vita lungo questi anni porti frutti ai nostri confratelli e consorelle ai quattro angoli del mondo a lode e gloria del nome di Cristo, ‘affinchè il mondo creda che siamo di Cristo’; e attraverso noi riconoscano La sua signoria e trovino senso della vita. Che lo Spirito Santo ci illumini e ci aiuti nel nostro cammino!