Per festeggiare con gioia e solennità la Consolata, i missionari della consolata della Comunità MILAICO, hanno organizzato tre giorni importanti per pregare, stare insieme e esprimere la loro gioia di essere figli della Consolata. Abbiamo iniziato proprio oggi le festività della Consolata con la preghiera del Rosario missionario.
In questo primo giorno, abbiamo meditato il mistero doloroso del Nostro Signore Gesù Cristo avendo come intenzione particolare i diritti dei bambini.
Infatti, sappiamo bene che quest’anno stiamo celebrando il ventesimo anniversario dei diritti dei bambini. Ecco perché, questa sera, insieme alla Madonna, abbiamo chiesto a Gesù di richiamare l’attenzione di tutti gli adulti del mondo e ricordare loro la responsabilità che hanno di costruire un mondo migliore e lasciare una bella, sensata e ricca eredità ai loro figli(cioè i bambini di oggi, adulti di domani). La nostra riflessione si è limitata in cinque diritti seguenti: diritto all’educazione, alla protezione, alla cura medica, alla famiglia e il diritto all’uguaglianza; pensiamo siano questi i più importanti per fare crescere bene e educare bene i nostri fratellini.
Di fatto, Giovani Paolo II, nel suo messaggio della Quaresima 2004, diceva: “Penso con grata ammirazione a coloro che si prendono cura della formazione dell’infanzia in difficoltà e alleviano le sofferenze dei bambini e dei loro familiari causate dai conflitti e dalla violenza, dalla mancanza di cibo e di acqua, dall’emigrazione forzata e da tante forme di ingiustizia esistenti nel mondo. Accanto a tanta generosità si deve però registrare anche l’egoismo di quanti non “accolgono” i bambini. Ci sono minori che sono feriti profondamente dalla violenza degli adulti: abusi sessuali, avviamento alla prostituzione, coinvolgimento nello spaccio e nell’uso della droga; bambini obbligati a lavorare o arruolati per combattere; innocenti segnati per sempre dalla disgregazione familiare; piccoli travolti dal turpe traffico di organi e di persone... Che male hanno fatto questi bambini per meritare tanta sofferenza? Da un punto di vista umano non è facile, anzi forse è impossibile rispondere a quest’interrogativo inquietante. Solo la fede ci aiuta a penetrare in un così profondo abisso di dolore. Facendosi “obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2,8), Gesù ha assunto su di sé la sofferenza umana e l’ha illuminata con la luce sfolgorante della risurrezione. Con la sua morte ha vinto per sempre la morte. Dedicare maggiore cura ai bambini, nel proprio ambiente familiare e sociale: essi sono il futuro dell’umanità.»
Con queste Parole del nostro Caro Giovanni Paolo II, concludiamo la nostra serat a facendo un richiamo a tutti gli adulti con le parole di Antoine de Saint-Exupery, autore del Piccolo Principe:“Tutti i grandi sono stati bambini una volta...ma pochi di essi se ne ricordano... I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.” La Consolata ci insegni ad entrare nel mondo dei bambini per diventare noi stessi adulti veri e responsabili, per poi rendere adulti e responsabili i nostri bambini! Vi aspettiamo domani...