Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 26-27)
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
Dagli scritti di mons. Tonino Bello, Vescovo di Molfetta.
Santa Maria, donna coraggiosa, tu che sul Calvario, pur senza morire hai conquistato la palma del martirio, rincuoraci con tuo esempio a non lasciarci abbattere dalle avversità. Aiutaci a portare il fardello delle tribolazioni quotidiane, non con l'anima dei disperati, ma con la serenità di chi sa di essere custodito nel cavo della mano di Dio. E se ci sfiora la tentazione di farle finita, perchè non ce la facciamo più, mettiti accanto a noi. Siediti sui nostri sconsolati marciapiedi. Ripetici parole di speranza. E allora confortati dal tuo respiro ti invocheremo con la preghiera più antica che si stata scritta in tuo onore: ‹‹Sotto la tua protezione noi cerchiamo rifugio Santa madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che stiamo nella prova e liberaci da ogni pericolo, o Vergine Gloriosa e benedetta.››
Preghiamo insieme: Ascoltaci Signore.
- Per tutti gli ammalati, perchè attraverso la nostra presenza e il nostro conforto sappiano accogliere la croce di Gesù.
- Per noi tutti che ogni giorno incontriamo la croce e la sofferenza affinché in essa sappiamo scorgere il volto del Crocifisso che mai ci abbandona.
- Per le madri che soffrono a causa delle scelte sbagliate dei figli, perchè ricevano dalla nostra preghiera la forza per continuare il difficile cammino del calvario.