Seguendo la raccomandazione del suo fondatore, i missionari della Consolata, insieme ai loro collaboratori, hanno iniziato la novena all’onore della Consolata nella nostra Chiesa dall’11 giugno al 19 giugno. Ecco, perché bisogna sempre curare anche la parte spirituale di questa festa.
Durante la settimana, i gruppi presenti nel nostro centro di animazione missionaria era impegnato a preparare qualcosa: Gruppo MIP (Mission is possible), GAS Vittorio Veneto, Coro Tata Nzambe, Amici e collaboratori dei missionari. Alcuni avevano l’impegno di preparare la liturgia, altri la parte gastronomica, altri ancora preparare l’ambiente per la festa(mettere il tendone, sedie, etc.).
La domenica è stata una bella Giornata di sole e tanta gente si è presentata presto per finire le ultime cose e passare alla celebrazione eucaristica. La messa è stata celebrata da Padre Giacomo Baccanelli, superiore regionale del Tanzania, in vacanza in Italia. Nella sua omelia, ha cercato di definire la Consolata in modo attivo e passivo: “ la Maria è stata prima di tutto consolata, per poi diventare consolatrice. Ecco l’esperienza alla quale è chiamato ogni cristiano, cioè sperimentare la consolazione per poi portarla ad altri, all’esempio della Madonna che porta il nome della Consolata. Parafrasando l'apostolo Paolo, il Celebrante afferma che cosi tutti consolati saremo capaci di portare la Consolazione a tutti. Questa consolazione è la persona di Cristo da dove viene ogni nostra consolazione”. E poi ha colto l'occasione per ringraziare tutti i parenti dei missionari della Consolata, dei benefattori, amici e collaboratori della missione, invocando su di essi una marea di benedizioni divine e che la protezione della Consolata li accompagnasse per sempre.
Alla fine della messa, come di consueto, il nostro superiore, Padre Renato Martini ha salutato la presenza di ciascuno ringraziando tutti per la loro collaborazione e il loro necessario contributo alle missioni della Consolata nel mondo. Abbiamo approfittato ancora dell’occasione per salutare Nadia pellizzari, la nostra missionaria laica della Consolata che parte per la Tanzania all’inizio del mese prossimo per un’esperienza missionaria di due anni. A lei auguriamo ogni bene e pieno successo nel suo lavoro, la Consolata l’accompagni.
Dopo la messa, abbiamo cercato anche di curare il corpo con un pranzo semplicemente buono e familiare. Il momento è stato opportuno per presentare anche i nostri quattro ragazzi che andranno alla fine del mese di luglio in Tanzania per un campo estivo di un mese.
La musica, la tombola, le chiacchiere, ritrovo e conoscenza delle nuove persone… tutto ciò ha caratterizzato lo spirito di famiglia, la gioia e l’orgoglio di essere tutti figli e figlie della Consolata.
Cosi illustrando Beato G. Allamano, potremmo anche noi dire che la Madonna, sotto tutti i titoli, è una sola; ma noi dobbiamo esserle devoti in modo speciale sotto questo titolo. La " Consolata " è in modo speciale nostra e noi dobbiamo essere orgogliosi di avere una tale Patrona, essere santamente superbi che il nostro Istituto s'intitoli " della Consolata ". Noi siamo Consolatini.”