Tutti gli uomini hanno una missione da affrontare che viene direttamente da Dio,non è mai facile seguire la Sua volontà ma se lo si fa si vive a veramente a pieno e si diventa ciò che Dio stesso vuole che sia ogni uomo: santo e salvo. Il Signore vorrebbe che ognuno di noi scegliesse di restare sempre al suo fianco, tuttavia non obbliga nessuno, proprio perché rispetta l’individualità e la libertà umana. Padre Paolo ha aggiunto che spesso bisogna ripartire da zero, perché la missione può venire ostacolata: lui si è trovato, nel mezzo della vera guerra, una guerra che può scoppiare da un momento all’altro senza preavviso, essendo Eritrea, Etiopia e Somalia zone altamente a rischio. Ha raccontato che troppo frequentemente gli integralisti islamici hanno sconvolto il lavoro di padri missionari lasciando molte vittime. Nonostante tutto, proseguono nel loro cammino,fissando come punto di riferimento la parola di Dio perché è l’unica cosa che riesce a dare la forza necessaria per fronteggiare qualunque tipo di difficoltà.
Ad accompagnare padre Paolo c’era Matteo Pettinari, seminarista della Consolata Marchigiano. E’ stato bello condividere anche con lui questo momento, attualmente è in Spagna per continuare il suo percorso di studi. Dopo l’anno del noviziato a Bedizzole ci siamo ritrovati, che emozioni, che ricordi!!!. Un ragazzo semplice, umile di una profonda spiritualità, dote che i giovani stessi della comunità hanno potuto apprezzare quando in oratorio si sono messi a parlare con lui. Un giovane tra i giovani che riesce a trasmettere la voglia e la gioia di una scelta missionaria fatta per Amore. Non posso nascondere l’emozione e il piacere di aver ritrovato un compagno di viaggio che mi da dato tanto con il suo saper Ascoltare.