P. Enzo Viscardi nel portare i saluti del Magnifico Rettore e dell'Assistente Ecclesiastico Generale mons Lanza ha espresso l'apprezzamento dell'Università per l'iniziativa portata avanti dai Missionari della Consolata insieme all'Associazione Impegnarsi Serve Onlus.
L'Università, ha dichiarato, è un luogo di cultura, di studio e di conoscenza alla ricerca della verità. E l'oggetto di questa ricerca è l'uomo nella sua completezza, non solo l'uomo che noi conosciamo, quello a noi più vicino, ma soprattutto gli ultimi, i più deboli, quelli che soffrono come gli indios Yanomami che rappresentano quella parte dell'uomo e dell'umanità di cui nessuno parla. I popoli indigeni dell'Amazzonia rischiano di essere eliminati dalla faccia della terra, di sparire come popoli, rischiano quindi di diventare un ricordo e un oggetto di studio del passato come molte volte si fa nelle facoltà di antropologia che studiano i popoli che non sono più. A noi e voi oggi - ha detto ancora p. Enzo - è affidata la continuità della vita di un popolo.
Il loro stile di vita, la loro capacità di vivere in armonia con la natura e tra di loro possono essere la spinta a una rivoluzione culturale che partendo dall'università porti a un effettivo cambiamento di mentalità che induca noi qui ad adottare un approccio più intelligente alla vita in cui al dispendioso e snervante individualismo cui siamo abituati subentri una capacità di relazione che è ricchezza, aiuto reciproco e condivisione delle risorse nella convinzione che più il mondo è custodito e curato nelle sue risorse e migliore è la vita di tutti gli uomini.
L'augurio è che gli 8-10.000 studenti che avranno l'opportunità di passare ogni giorno nei chiostri dell'università, i giovani, il personale tecnico e amministrativo e i docenti che potranno vedere e conoscere forse per la prima volta il popolo Yanomami, possano attingere elementi che li interpellino e li spingano a cambiare qualcosa nella loro vita.
L'Europa - ha dichiarato infine l'europarlamentare Patrizia Toia - vuole contribuire a creare nel mondo un diverso tipo di sviluppo, differente da quello di oggi, più equo, più rispettoso dell'ambiente e dei diritti umani. La mostra è stata per lei motivo di riflessione. Sono venuta qui – ha dichiarato l'onorevole - per dire che l'Europa pensa di voler dare qualcosa, mi sono accorta che l'Europa forse ha qualcosa da imparare, deve apprendere con umiltà da questa realtà. L'Europa deve farsi promotrice dei diritti umani e di un nuovo modello di sviluppo, ma deve anche capire l'importanza del creato nella vita delle persone, cioè in termini laici capire l'importanza della difesa del pianeta, della natura, dell'ambiente, facendosi promotrice e interprete di questo pensiero. L'Europa deve conoscere meglio questi popoli che vivono in simbiosi con la natura e farsi carico del loro diritto a vivere armoniosamente nella propria terra mantenendo quella identità di popolo che si va estinguendo a svantaggio di tutti. Ha completato la presentazione un concerto di grande impatto emotivo e visivo che ha presentato nella suggestiva Aula Magna dell'Università alcuni canti Gospel, magistralmente interpretati dall'Anno Domini Gospel Choir, coordinati con le suggestive immagini scattate da Daniele Poretti nel suo ultimo viaggio in Amazzonia.
Dal 5 dicembre la mostra è a Torino, presso la Galleria - Educatorio della Provvidenza, in Corso Trento 13, fino al 13 dicembre.
Per sostenere i progetti dell'Associazione si possono trovare informazioni sul sito http://www.impegnarsiserve.org/