Dal 12 al 14 giugno a Varsavia, si e tenuto il IV Congresso Nazionale Missionario dal titolo, La gioia del Vangelo,fonte dell’ardore missionario. Organizzatori di questo evento sono stati la Commissione missionaria dell’Episcopato polacco insieme alle Pontificie Opere Missionarie. E stato un momento importante per tutta la chiesa, un’occasione per riflettere sulla missione, animare e pregare.
Ospite d’onore e’ stato il Card. Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Numerosi anche i Vescovi, sacerdoti, missionari e laici che vi hanno partecipato.
Il programma e’ stato realizzato in tre giorni.
La prima giornata, venerdi 12, e’ stata accademica. Presso l’Universita’ dedicata al Card. Wyszyński, diversi relatori al mattino hanno presentato interessanti conferenze e riflessioni.
Il Card. Filoni ha presenttato il tema: “L’attualità della missione ad Gentes” mostrando le attuali sfide dell’evangelizzazione in tutto il mondo, particolarmente in Asia. Il Vescovo della diocesi di Varsavia-Praga, mons. Hoser, missionario pallotino con una lunga esperienza in Ruanda, ha trattato il tema: Missione e responsabilità. Una riflessione che ha suscitato l’interesse sul come essere missionari oggi. Infine il vescovo di Kielce mons. Jan Pietrowski ex direttore nazionale delle Pom, ha parlato del’animazione missionaria e del lavoro fatto in comunione.
Nel pomeriggio è stato proposto un lavoro per gruppi attorno a10 tematiche scelte:
Come rendere più missionarie le strutture della chiesa polacca
Nuovi sguardi sulla missione ad gentes
Nuove forme di lavoro missionario tra congregazioni e gruppi missionari.
Il ruolo delle Pontificie opere missionarie
La problematica missionaria rivolta ai seminaristi nella preparazione al sacerdozio: nel seminario c’è posto per la formazione missionaria?
I consacrati e il servizio missionario
I laici, le famiglie e i volontari
La missionarietà nei movimenti e nei gruppi eccelsiali.
Il ruolo della catechesi: cosa essa può offrire alla missione?
Le questioni economiche e pratiche della missione: i progetti
Tutte questi contributi verranno successivamente pubblicati.
Sabato 13, la giornata e’ stata pastorale. Sono state preparate tre stazioni, rispettivamente per gli adulti, i giovani e i bambini, ognuno con un programma specifico che prevedeva testimonianze, attivita’, laboratori e preghiere.
La nostra comunita’ imc e’ stata impegnata nell’animazione della stazione per i bambini. Con un proprio spazio abbiamo presentato ai bambini in modo allegro, insieme ad alcuni giovani, il nostro Instituto e le sue attvità missionarie nel mondo.
Numerosa è stata la partecipazione ad ogni stazione, particolarmente quelle dei bambini che erano più di 4500.
Domenica 14 e’ stata la giornata della celebrazione della missione. Ogni diocesi e’ stata invitata a pregare durante l’eucarestia domenicale per i missionari, per coloro che gia’ operano e anche per le vocazioni missionari.
Il Congresso ha offerto diversi spunti interessanti circa l’impegno missionario della chiesa polacca, gia da tempo impegnata nell’opera di evangelizzazione. Alcuni dati mostrano l’incremento negli ultimi anni del numero dei missionari, diocesani e religiosi, che son partiti dalla Polonia:
anno 1970: 534 missionari
anno 1980: 976 missionari
anno 1990: 1704 missionari
anno 2000: 1983 missionari
anno 2010: 2095 missionari
anno 2014: 2065 missionari
E facile notare dalla lettura di questi dati quello che alcuni teologii definiscono come l’effetto “Giovanni Paolo II”. Durante il lungo pontificato del papa polacco si è registrato un considerevole aumento delle vocazione missionarie che sono quasi raddoppiate. Successivamente la crescita si è arrestata.
I missionari polacchi nel mondo sono presenti in 97 paesi. 840 in Africa (Camerun, Zambia, Madagascar, Tanzania, Repubblica centrale dell’Africa). In America del sud e centrale, lavorano 804 missionari, di questi 445 religiosi e 170 fidei donum, 167 suore e 22 laici. In Asia presenti sono 332 missionari divisi tra il Kazakistan, Giappone e le Filippine. In america del nord solo 18 missionari lavorano.
Occore precisare che un cospicuo numero di missionari lavora anche nell’est dell’Europa. Tuttavia questi paesi come l’Ucraina, la Bielororussia, la Lettonia, ecc...non sono riconosciuti come paesi di missione a motivo dei delicati rapporti con la chiesa ortodossa.
Resta la convinzione che la chiesa polacca ricca della sua tradizione e cultura offre già il suo contributo alla missione. Vivendo sul posto, incontrando le comunità, conoscendo tanti sacerdoti che ancora qui lavorano, è chiaro il fatto che si potrebbe fare di più...
Questa ricerca del di più è stato anche il messaggio e l’incoraggiamento che è uscito dal IV congresso nazionale missionario. Un di più nella qualità, perchè la missione richiede qualità nell’essere e nell’agire, ma anche un di più nelle persone che sono direttamente coinvolte, nella viva speranza che sempre più persone possano conoscere e fare esperienza dell’amore misericordioso che salva.