Memorie di Mons. Angelo Cuniberti

Pubblicato in I missionari dicono

III.- VESCOVO IN COLOMBIA

 

  1. ANNOTAZIONI DISPERSE DI QUELL’ASSEMBLEA

L’ AISAC (Associazione Internazionale sacerdoti sposati) ... Quando si concede la dispensa non è inteso che questo nuovo stato si costituisca in una classe intermedia tra il sacerdote e il laico ... I vescovi rispondono al ministro Galan sulla proposta dei seminari.

I sacerdoti vogliono riunirsi in associazioni spontanee: sono allergici a quelle "prefabbricate" ... Si dovrebbe orientare verso forme di spiritualità in collegamento con il vescovo ... L'amore per l'Eucaristia: c'è chi non celebra e chi celebra oltre sette volte ... per lo stipendio ... Fin dal seminario orientare... all’Eucaristia, non alla messa libera ...

Discussioni sull’assicurazione del clero. Padre Sthele, Adveniat - Germania ... La Commissione Episcopale con Mons. Uribe ha trattato ... si deve fare chiarezza e sostenere la sostanza del progetto, ecc. ecc. ...

Presenza della Chiesa: una testimonianza non un privilegio ... Nelle università: una pastorale dal di dentro con cellule di universitari ... "Da fuori verso dentro".

Sul tema “la giustizia nel mondo” Mons. Angelo suggerisce per il prossimo Sinodo: Riforma agraria - esperienza di risultati e di fallimenti dell’INCORA ... Il Fondo di sviluppo "Populorum - Progressio" (un milione di dollari) che cosa è successo? Giornata della Pace? Campagna contro la fame della FAO? Commercio di armi ... Controllo delle nascite! (Si segnala la rivista "Denuncia" dei salesiani ... perchè si dice che non forma!).

Si presenta Mons. Salcedo per chiarire i rapporti tra ACPO e la Conferenza Episcopale (cfr. capitolo più avanti.) … e sempre più annotazioni ... ecc.

L’11 luglio consacrazione di Mons. Pedro Rubiano per sostituire Mons. Correa, che si è ritirato da Cúcuta e il 18 luglio 1971 consacrazione di Mons. Darío Castrillón che, dalla segreteria generale dell'episcopato, viene nominato vescovo ausiliare di Pereira ...

Per il 9 settembre è stata fissata la data di inaugurazione del nuovo edificio dello SPEC (Segretariato Permanente dell’Episcopato Colombiano), sette piani ... opera in cui ha messo la mano, il cuore e la mente Mons. Aníbal Muñoz Duque affinché finalmente i vescovi avessero una sede indipendente ed efficace nella distribuzione dei suoi impianti. Una grande festa ...

La Commissione dell'apostolato dei laici approfitta per riunirsi l’8 settembre. Sono i Monsignori Sarmiento, Mojica, Garavito e Angelo con P. Fandiño e alcuni laici che rappresentano i dirigenti del Consiglio Nazionale dei Laici ... Julio Obregón (ex governatore) rappresentante dei “Cursillos de cristiandad” - Carlos Salazar (avvocato), “Mondo migliore” - Jaime Rey (Presidente del Consiglio) - Carlos Corsi (avvocato), “Central de Juventudes” - Luis Rueda (avvocato), mass media indipendenti - Teresa Zulueta Mesa (per “Presencia”) - Lilia Sanchez (laici non impegnati).

Ci sono sette membri titolari e sette supplenti in rappresentanza di 44 movimenti! Mons. Angelo si manifesta enfaticamente "meno parole e più azione! .... c'è molto assenteismo; si tratterebbe di “coscientizzare” i laici attraverso corsi; fare un inventario di circa 50 persone che potrebbero offrire conferenze. Indirizzare verso una spiritualità più profonda ...

Viene dibattuto il problema del controllo delle nascite: il governo si è venduto agli Stati Uniti d'America ... colonialismo ...

Viene commentata la "protesta" di un gruppo di laici che contestò per il rinnovamento della "Consacrazione del paese al Cuore di Gesù" ... revisione storica di come si giunse a stabilirlo come legge... il rito liturgico è usato per mascherare.. Chiesa sempre conciliante con i gruppi dominanti ... le leggi fatte a favore dei ricchi ... E’ urgente passare dalle parole ai fatti (Celam, 41). Non abusare della pazienza del popolo (pace, 18). Vengono analizzati alcuni aspetti di questa protesta.

Verso la metà di novembre Mons. Angelo deve tornare a Bogotá per alcuni importanti incontri con i Prelati missionari (cfr Comitato delle missioni.)

Il 15 dicembre 197I risponde a Mons. Joaquin Garcia per sostenere la richiesta a Roma per ottenere il titolo di Basilica Minore per il Santuario N. S de las Misericordias di S. Rosa de Osos (ricordando con ammirazione la sua amicizia con Mons. Builes e il suo degno successore!).

Altre annotazioni (Dicembre 1969)

Missione di unità del Papa e di ogni vescovo: "Nella confusione attuale né il Papa né i vescovi possono essere elementi di discordia ... Lo sarebbero se sosterrebbero una delle tendenze ... non è facile mantenere l’equilibrio e la serenità quando tutti vorrebbero impegnarsi per difendere le proprie opinioni.

Questa è la nostra grandezza per nostra tragedia. E questo ci porta, non di rado, a una solitudine che gli altri non la comprendono e a una lacerazione interiore che molti giudicano viltà o convenienza.

Perché manca una serenità interiore piena e una indipendenza da persone, tendenze, eventi per essere il vincolo di unione in cui possano incontrarsi tutti coloro di buona volontà anche se mantengono criteri o posture differenti: Questo è per me il compito più urgente, necessario, difficile". Card. Tarancón , Arcivescovo di Toledo.

  1. 1972 (gennaio): UNA TIPICA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA CEC (Conferenza Episcopale Colombiana)

Il 12 gennaio Mons. Angelo risponde a una circolare di Mons. Anibal Muñoz Duque la quale si riferiva al documento del Sinodo del 1971 e in vista della XXVIII Assemblea Episcopale.

(Si estraggono alcuni passaggi)

"... Provo una certa allergia all’affrontare questi temi... Da tempo sono convinto che la "sollecitudo omnium ecclesiarum" è un'espressione molto bella... ma anzitutto sta la Chiesa particolare... Se trascuro la mia chiesa locale non aiuto la universale... (più avanti questa tesi si trova molto chiara nella dottrina di Puebla "… quanto più vitale sarà la Chiesa particolare maggiormente renderà presente e visibile la Chiesa universale e più significativo sarà il movimento missionario, Puebla,364)."

 

"Il messaggio di alcuni vescovi del Terzo Mondo ha provocato a suo tempo reazioni e commenti a vari livelli anche nell’Assemblea Episcopale ... Si trattava di difendere i popoli poveri (impegno con il gruppo della ‘chiesa dei poveri’, della felice epoca conciliare... ricorda Vostra Eccellenza?). Non fu la preoccupazione di scrivere dei documenti ... o degli aggettivi... come per esempio nel documento ‘Chiesa di fronte al cambiamento’ n.72 ‘è dovere della chiesa, ineludibile inevitabile, urgente, essenziale’... quattro aggettivi, e sono già passati tre anni da quando quel documento che, certamente vale moltissimo come testo di letteratura o di studio pastorale, ... però sarebbe urgente non ‘ritardare’ l’azione. "

 

"Quali sono i ‘modelli importati’ che Vostra Eccellenza ritiene opportuno abbandonare? (Cfr. El Tiempo, mese di settembre 1969). Noi stranieri che cosa dovremmo smettere di fare? ... Che cosa dovremmo continuare a fare?... Che cosa dovremmo incominciare a fare?... Questo, per non ingannarci e non ingannare! ..."

 

"E’ dovere e diritto della Chiesa denunciare le ingiustizie e promuovere la giustizia! ... ma ... chi, come, quando...? Chi deve? Ci sono molte vicissitudini che si conoscono, ma che non si denunciano...

Molti inganni nel ambito delle ingiustizie... Un’esasperante lentezza nell'attuare lavori pubblici ... Strade, soprattutto! Opere che senza essere di molta importanza, tuttavia impiegano 10, 15, 20 anni... una generazione, e non si completano... E la gente dice: ‘Che cosa possiamo farci’ ... Gente rassegnata, sofferta,... senza voce! ... "

 

"… E il fatto del controllo delle nascite con tutte le atrocità che si stanno commettendo... E quello stile di "panem et circenses" per dare l'oppio al popolo ... con diversioni da gennaio a dicembre ... (certamente non è più la Chiesa l'oppio dei popoli.)… E il reddito delle bevande alcoliche come sistema di bilancio, vero cancro del paese!... E quanto riguarda alle ‘guerriglie’ con interessi sovrapposti a tutti i livelli... Questo e quant’altro ... A chi corrisponde il dovere di denunciare e correggere? ... "

 

"Per noi ovviamente c’è un veto fondamentale, per essere stranieri... ma ho con me sacerdoti e missionari colombiani, religiosi e laici che si sentono chiesa e non solo per la fede del battesimo!... Abbiamo bisogno di direttive concrete senza pubblicarle...

Pensiamo a volte che sia meglio sopportare, non denunciare per non causare traumi peggiori. Che dire ... quando quella gente semplice, amorfa, disordinata, sofferta, e a volte maliziosa, come l’ha definita Vostra Eccellenza nell'aprile del 1970... Che dire, quando questa massa ‘campesina’, ingannata come nel caso dell’Incora, perde la sua fiducia nella Chiesa, al solo vedere che andiamo a braccetto? ..."

 

"Credo che non sarebbe neanche tanto male studiare seriamente l’aspetto dell’educazione liberatrice, la tesi di Freire (il pro e il contro), e osservare che cosa stanno facendo molte scuole... quanti uomini nuovi hanno preparato per la Chiesa e per la patria? ... E la Chiesa di fronte alla nuova politica ‘indigenista’, può sembrare solo un argomento di interesse per la chiesa missionaria, mentre riguarda molto tutta la Chiesa colombiana... "

"… E a livello internazionale?: non accettare ciecamente tutto ciò che dice il Documento sinodale rispetto le Nazioni Unite (ONU)... La ‘Pacem in Terris’ (137), la ‘Populorum Progressio’ (78) parlano di un'autorità internazionale efficace, non di un'entità che copra ingiustizie, che rimane in silenzio sui ‘complessi militari industrializzati’ che si beneficiano a spese dei poveri... La stessa fabbrica di armi dello stesso paese che vende le armi a un bando e all'altro...

E' come il caso degli Stati Uniti che vietano ai nostri paesi di comprare armi in Europa per vendersele loro stessi! ... Ho nelle mie mani la lista (pubblicata negli USA) delle armi acquistate da questi paesi agli Stati Uniti nel 1968!

Mac Namara orgoglioso di aver contribuito in questo modo alla prosperità dei produttori dell'industria pesante nordamericana.

In Italia hanno criticato i vescovi perchè nessuno di loro si è pronunciato quando l'Italia vendeva armi all'esercito nigeriano, mentre nelle parrocchie si promovevano raccolte" per aiutare i feriti e gli affamati del Biafra."

 

"… E dell'Alleanza per il Progresso ? ... E la distribuzione delle risorse umane e materiali? ... E la nuova agenzia vaticana ‘Cor Unum’? "

Che non siano solo degli stupendi programmi... come la distribuzione del clero ... Cose che si scrivono ... ma molto lontane dalla realtà (cfr. Congresso Malta)"...

 

Mons. Angelo attese invano che Mons. Muñoz D. rispondesse, sempre sfuggiva per la tangente quando Mons. Angelo si riferiva a questa lettera.

 

 

  1. 1972: ATTACCHI - TRAGEDIE – AGITAZIONI… E ALTA TEOLOGIA

 

Il 23 gennaio il giornale El Tiempo pubblicava una pagina con questo titolo ‘Violento attacco di Mons. Muñoz Duque al controllo della natalità’. Intervista con il giornalista P. Darío Muñoz S.J. L’Arcivescovo afferma: "... Sì, signore, sono attacchi che sono identificati nelle nostre ripetute dichiarazioni degli anni '66, '67 sulla paternità responsabile, pianificazione familiare ... Sono attacchi che io definisco come assalti, perché sono simili a quelle della guerriglia ... Appartengono al fenomeno della manipolazione delle coscienze ... "

 

Pochi giorni prima nell’ El Espectador (13 gennaio) apparve una foto di Mons. Muñoz D. con il card. Doepfner di Monaco di fronte al modello del tempio (templete) che fu costruito posteriormente al centro del Campo Eucaristico (1968). Padre Rúfilo Zúñiga, amico Mons. Angelo, con cui aveva discusso dei progetti pensati attorno al ‘templete’, scriveva un articolo facendo riferimento alla cronaca della consegna che la Beneficenza di Cundinamarca aveva fatto all'Archidiocesi di Bogotà di quei terreni scenari del Congresso Eucaristico Internazionale (CIS) ...

 

Il cronista (3I dicembre 1971), affermava che in quella occasione Mons. Muñoz D. aveva rivolto un richiamo all'unità e alla giustizia e che il tempio sarebbe diventato un santuario nazionale e che la Beneficenza pensava che lì sarebbe sorto il più grande tempio dell’America Latina!

Il P. Zúñiga sosteneva che si rettificassero questi concetti perchè ciò che era più urgente non era costruire templi sempre più grandi, ma promuovere l'uomo e il bene comune. Ripeteva una frase del presidente Pastrana "Meno investimenti sparsi (de duchada) da raggiungere ma maggiori investimenti nell’uomo che elevino la sua dignità e la qualità "della sua vita ... "

 

Passarono gli anni e si incontrarono nuovamente a commentare il fatto del ‘templete’ con Mons. Angelo ... Dopo quindici anni dal CEI (Congresso Eucaristico Internazionale) si sta progettando un "parco... che dovrà essere il più grande!!!"

 

In quei giorni, (gennaio 1972 ), accadde la tragica morte di Mons. Valencia che impressionò tutti i membri della CEC e soprattutto i Prelati delle Missioni (cfr. capitolo Mons. Valencia).

 

Il Presidente Mons. Muñoz D. lo ricorderà nel discorso di introduzione all'Assemblea XXVIII, insieme alla figura di Hons. Builes e di Mons. Miguel Medina (un altro grande amico di Mons. Angelo, morto improvvisamente il 22 maggio 1972), manifestando l'idea che “voglia il cielo che si scriva la storia di questi fratelli ‘Atti degli Apostoli’ della Chiesa colombiana"... Mons. Medina condivideva gli ideali di povertà e semplicità; gli aveva scritto in tono affettuoso in gennaio 1972.

 

Il 13 febbraio furono consacrati vescovi Mons. Ruiseco e Mons. Velasquez, una trasfusione di sangue giovane nella CEC ...

Il 14 febbraio un'altra riunione della Commissione dell’apostolato dei laici con la creazione del Consiglio Nazionale dei laici ... Oltre ai già noti, Mons. Angelo può collegarsi con Horacio Bejarano, Jaime E. Sanin, Araujo Chau, Olga de Barreto, Inés Cabrera, mentre Carlos Corsi è eletto Presidente.

 

Il tema del controllo delle nascite occupa quasi tutto il tempo. Carlos Corsi e Luis Rueda si impegnano a denunciare qualsiasi attività di Acofame, un’entità di apparenza nazionale, ma utilizzata come schermo da agenzie e governi stranieri... (colonialismo imperialista Ford-Rokefeller- MacNamara). Ci sono delle trame negli alti ambienti governativi, i dollari sostengono il programma. Un corso di due giornate a Sochagota costò 8.000 dollari! ...

Si chiariscono concetti del Consiglio Pastorale e del Consiglio dei laici: natura, finalità, strutture. Si parla di laici "liberati" ... affinché’ possano servire meglio il lavoro apostolico. Mons. Angelo presenta le sue perplessità.

Mons. Mojica insiste che dovrebbero preoccuparsi di predicare Cristo e non di tanta sociologia ... ed evitare doppioni. Raccontava che in una visita pastorale ad una parrocchia risultarono 17 organizzazioni laiche di apostolato. Alla domanda: chi apparteene a quella di sant’Anna? Chi alle Figlie di Maria? Chi alle adoratrici? ecc... Risultavano sempre le stesse persone! C'erano tre organizzazioni impegnate a costruire case per i poveri in tre diversi terreni... ma non avevano con che farlo in nessuno dei tre!

 

Mons. Angelo richiedeva inoltre maggiore sincerità, meno falsità e facciata ... Gli diceva a Corsi e agli altri "si deve avere contatti tra i molti movimenti laici cattolici a livello nazionale. Autenticità, non sciocchezze solo come per dare spettacolo ... Dov’è l’effettività della presenza di queste organizzazioni?"

 

Il 22 febbraio si commemorava il centenario della nascita di Mons. Perdono. Mons. Angelo celebrò nel suo seminario di Florencia, illustrando la figura esemplare di quel grande Vescovo.

Ai primi di marzo i vescovi missionari si incontrarono nel ‘Seminario Intermisional’ e in seguito a Puente Aranda con il Nunzio per una concelebrazione in suffragio di Mons. Valencia.

 

Dal 6 all’8 marzo Mons. Alfonso Uribe viaggiò a Florencia per dirigere delle giornate di studio e di preghiera ai Missionari del Caquetá ... e i due vescovi conversarono su molti aspetti della CEC.

 

Il 13 marzo si incontrarono nuovamente la Commissione dell’apostolato secolare con la Commissione di fede e di morale per confrontare atteggiamenti. Si parla del pericolo dell’uniformità e della ricchezza del pluralismo, del metodo di Papa Giovanni XXIII ‘vedere – giudicare – agire’ cose vecchie ma sempre nuove. Coordinazione, collaborazione, affiliazione. Massa o selezione ? ... il linguaggio della gerarchia e il linguaggio dei laici!

 

L'8 e il 9 di aprile Mons. Angelo si riunisce a Garsón con altri 15 vescovi per la consacrazione episcopale di Mons. Libardo Ramirez che succede a Mons. Martinez ad Armenia. È presente pure il Dr. Pastrana, presidente della Repubblica, amico d'infanzia del nuovo vescovo. Il 15 giugno è consacrato Mons. Hernando Rojas per sostituire a El Espinal Mons. Vásquez che si è ritirato ... Intanto nel paese si svolgono le elezioni di mezzo tempo (mitaca) con lo stile di sempre! ...

 

Mons. Angelo si incontra con i Prelati del Comitato a maggio (9) per collaborare a comporre le tensioni temi con il Ministero della Pubblica Istruzione ...

Mons. Salcedo partecipa a Florencia a una riunione del clero.

 

Un Padre lo attacca per la propaganda che ACPO e il settimanale "El Campesino" stanno facendo al controllo delle nascite ... La domanda improvvisa e diretta in piena sessione: "Quanto le pagano per questo?" (cfr. ACPO)

 

Alla fine di giugno Mons. Angelo deve affrontare gli attacchi dei nemici di Padre Arnulfo Trujillo, suo braccio destro, che hanno mosso le pedine a tutti i livelli per disfarsi di lui. Interviene con il Nunzio Mons. Palmas, con il Ministro Dr. Muñoz e con lo stesso presidente Pastrana (cfr. capitolo Istruzione).

Partecipa nel frattempo a una riunione delle missioni alla XXVIII Assemblea in cui, tra altre cose, si cambia per elezione il Presidente, Mons. Muñoz D., con Mons. Pimiento.

 

Il giorno anteriore a quell’elezioni tutti i vescovi avevano concelebrato nella Cattedrale e partecipato a un pranzo amichevole nel Palazzo Arcivescovile. Molti di loro con Mons. Angelo aveva visitato Mons. Tato nella casa dei Cappuccini, mentre si stava recuperando da un'operazione agli occhi...

 

In quell'Assemblea successero diversi dibattiti, in particolare uno molto spinoso e controverso sulla Cassa Vocazionale (P. Mahecha sì, P. Mahecha no!) (cfr. più avanti).

Si invoca un linguaggio più ‘evangelico’!!! ma trionfa sempre il ‘mejor dicho’: cioè… in altre parole …piuttosto"!

A un certo punto Mons. Zambrano presenta la rinuncia da rappresentante della CEC nel Consiglio di Incora e legge i motivi più gravi che lo hanno portato a prendere questa decisione. Mons. Angel chiede che sia consegnata ad ogni vescovo copia di quella lettera per essere troppo importante. Ma interviene Mons. Muñoz D. "Perchè ha bisogno di quel documento? Per continuare a litigare?" ... Poi chiede a Mons. Zambrano che continui ancora per alcuni mesi, mentre esaminerà la lettera e l’argomento!

 

E arriverà il tragico epilogo della vita di quest’altro grande amico di Mons. Angelo, lo stesso Mons. Zambrano il quale sarà vittima di un altra tragedia aerea nel mese di dicembre (18) dello stesso anno, quando esplode durante il volo, nei pressi di Facatativá, un aereo dell’Incora mentre tornava da un'ispezione di qualche progetto Incora della Costa. (cfr. capitolo Riforma Agraria).

 

Il 3 luglio inizia il famoso corso di aggiornamento teologico per i Vescovi, con i grandi "calibri" "dottori ha la chiesa"!!! Danielou - Icollantes - Fuchs - Ratzinger - Alfaro - Cottier - Wekmans - Giraldo - Kapkin - Baena - Molina.

In quei giorni Mons. Angelo partecipa a un pranzo dei Padri tedeschi e svizzeri con P. Sthele e anche a una cena in cui Padre Micolta (quello della catechesi) con i Mons. Rueda, Buitrago, Velasquez ecc. per discutere insieme di vari temi di attualità.

 

Con Mons. Naranjo Villegas, il cui fratello sta lavorando alla Presidenza della Repubblica, chiarisce diversi aspetti delle vicende politiche e degli sporchi giochi dei chiamati "comandi del mezzo".

 

Partecipa alla recezione offerta al card. Rossi nel Comitato Missionario e nel Museo Ethnia, consegnandogli il "Gran Collare del Curaca" per manifestargli gratitudine per il sostegno di Propaganda Fide al lavoro missionario e alle PP.OO.MM. della Colombia. I due si intrattengono per discutere i punti chiave in relazione con "l'evangelizzazione e gli stranieri".

 

Appena completato il Corso Teologico Mons. Angelo deve partire immediatamente per l'Italia ad accompagnare la madre gravemente malata di trombosi. Rimane solo tre settimane accanto alla mamma e quando si ricupera ritorna al paese (si trattava di un recupero transitorio, di pochi mesi ... un sollievo che precedeva la morte!)

 

L’aereo in cui viaggia, subisce una battuta d'arresto quando stando per arrivare all'aeroporto di Caracas deve compiere una deviazione verso Curacao perchè mentre stava per effettuare l’atterraggio una delle ruote si brucia... Tuttavia può finalmente arrivare a Bogotá sano e salvo; lì viene sorpreso dalla notizia della morte di un seminarista e prosegue per Guadalupe (Huila) per presiedere il funerale. Torna a Florencia dove perdura un clima di agitazione, originato dal movimento dei ‘campesinos’, organizzato durante il mese di luglio (cfr. capitolo Usuarios campesinos).

 

Questi movimenti si stanno riscontrando in varie parti del paese. In Manati’, Archidiocesi di Barranquilla, Padre Santander sta difendendo i suoi agricoltori, a Puerto Boyacá (Barrancabermeja) P. Arroyabe la stessa situazione, però ben difeso dal suo Vescovo Mons. Bernardo Henao. La stampa richiedeva ai vescovi di reclamare per la morte di P. Gallo dei missionari di Burgos.

 

Nel frattempo il governo espulsa dal paese alcuni sacerdoti spagnoli della diocesi di Magangué e, per solidarietà, lasciano il paese tutti gli altri. Mons. Tato aveva conversato a lungo con Mons. Angelo su queste vicende (infatti in tutte le Assemblee erano vicini di posto nell’Aula). Più tardi scriverà a tutti i vescovi chiedendo, come regalo di Natale, il prestito anche di un solo prete, per cercare di riempire un vuoto così serio (piu’ avanti, altri commenti ...).

 

I sacerdoti appartenenti al gruppo SAL divulgano un documento di lavoro sul ‘consenso minimo’ ... per sostenere i poveri e dare un esempio di povertà ...

 

Dal 10 al 12 ottobre si celebra a Florencia il secondo Congresso Nazionale dei Territori e si riuniscono i Mons. Robledo, Bellarmino, Mantilla, Vallejo ospiti di Mons. Angelo.

Al 26 ottobre si celebra a Bogotá il 25 di presenza IMC. In Colombia. Concelebrano Mons. Calderón, Mons. Zambrano, Mons. Alfonso López e Mons. Angelo il quale si intrattiene con loro sui temi più algidi del momento.

 

Discute animatamente con Mons. Zambrano senza pensare che dopo due mesi parteciperà alla sua imponente sepoltura a Facatativá (21 Dicembre 1972 ). Il clero di Facatativá trasmette a Mons. Angelo una dichiarazione che tratteggia la figura di Mons. Zambrano come vescovo ideale post-conciliare e che “credono di diritto di aspettarsi un successore disposto a continuare la stessa linea”. (dic. 29, 1972) .

 

Mons. Sarmiento prende possesso della nueva diócesis de Neiva (12 de oct) y a Ocaña lo rimpiazza Mons. Ignacio Gómez (8 sept.).

 

 

  1. - 1973: PROVINCE ECCLESIASTICHE ... GIUSTIZIA ... STRANIERISMO

 

Dopo settimane di angosce e di trepidazioni giunge la triste notizia, 25 gennaio: muore la mamma di Mons. Angelo. Riceve messaggi di cordoglio e di solidarietà da molti confratelli Vescovi e ringrazia tutti... E' stata una madre veramente santa!!! Mons. Anibal Muñoz Duque viene nominato Cardinale da Papa Paolo VI.

 

Il 18 febbraio i vescovi si incontrano a Bogotá con Mons. Hengsback, presidente di Adveniat (Germania). Approfittano anche per tenere riunioni delle commissioni episcopali e i Prelati missionari si riuniscono nel Comitato; continuano i problemi con i Ministeri e Mons. Angelo è sempre disponibile a collaborare nelle gestioni, visite ecc.

 

Il 21 febbraio 1973 Mons. Lecumberri si intrattiene all’aeroporto El Dorado con Mons. Angelo mentre c’è un ritardo nei voli. Gli dice: "Sai che il card. Muñoz ha detto al settimanale spagnolo ‘Vida Nueva’ che Colombia non ha più bisogno di sacerdoti stranieri? Ho scritto a Mons. Marceliano (Prefetto Apostolico di Leticia) per considerare quale atteggiamento dovremmo prendere soprattutto in relazione al problema di Magangué perché in realtà non c’è stata alcuna reazione positiva né da parte della Conferenza Episcopale, né da parte della Nunziatura.

Il nuovo Presidente della CEC. Mons. Pimiento, dice di essere molto preoccupato per la situazione della diocesi di Magangué ma non fa nulla e nemmeno dice nulla dei Padre spagnoli espulsi senza considerazione."

 

Nel corso di una riunione della Provincia Ecclesiastica di Bogotá, Mons. Muñoz approfittando di un momento che era assente Mons. Coronado (Prefetto Apostolico Ariari) informò della possibilità che ricevesse la Diocesi di Girardot per il fatto che Mons. Ciro Gomez era stato trasferito alla diocesi di Soccorro San Gil come coadiutore. Mons. Coronado sarà consacrato il 24 marzo 1973. Pochi giorni dopo verrà consacrato vescovo Mons. Heriberto Correa, per riempire in modo permanente il posto vacante lasciato a Buenaventura dal compianto Mons. Valencia. Mons. Heriberto Correa aveva lavorato al fianco di Mons. Angelo nel Comitato delle Missioni quando era Prefetto Apostolico di Mitu’ (Vaupes) ed era poi passato a guidare la comunità dei Missdionari di Yarumal, come Superiore Generale (27 marzo 1973)

 

La Congregazione dell’Educazione Cattolica chiarisce a Mons. Trujillo, Presidente della commissione delle vocazioni che non sono validi per effetto dell’ordinazione gli studi realizzati fuori del contesto educativo ad hoc, per esempio Università di San Bonaventura (Francescani). La Commissione dei Ministeri Gerarchici apre un’inchiesta "non molto affidabile" (1) sui problemi di alcuni sacerdoti nel paese.

 

24 aprile: riunione della Provincia Ecclesiastica di Bogotá nel palazzo arcivescovile con il Card. Muñoz. Si lavora tutto il giorno, anche con un pranzo-lavoro. Argomento: giustizia e Concordato, il tema più interessante: i vescovi devono essere colombiani!

Mons. Angelo annota "Viva la nazionalità!" Disse a tutti “…mi sono fatto tutto per tutti come fossi un buon colombiano, ... ma non cambierò la nazionalità, non per troppo attaccamento alla mia terra, ma perché questo che propongono della ‘nazionalità’ mi sembra molto ridicolo e ipocrita per quanto riguarda a un vescovo in questo contesto colombiano". Il Card. Muñoz afferma che anche a lui sembra una simulazione!

 

L’Assemblea Straordinaria prosegue circondata da "segreto" perché sono sul tavolo della discussione giacciono le gestioni finali per la riforma del Concordato. Il 26, l'Assemblea, in quanto tale, rende omaggio al Cardinale Muñoz. Anche i Prelati Missionari si riuniscono e Mons. Angelo visita il Seminario Intermisional .

 

Verso la metà di maggio Mons. Robledo si trasferisce a Florencia per preparare con Mons. Angelo schemi, diagrammi e tabelle statistiche per rendere alla Nunziatura e al governo un rapporto completo sul lavoro missionario nel paese.

Mons. Angelo continua le sue avventurose visite pastorali con rischi di tutti i tipi ... come una intossicazione nel villaggio di S. Antonio (Alto Pescado, 6 Giugno 1973). Carteggia con Mons. Pimiento sulla brochure del controllo della natalità (2).

Il 31 luglio si riunisce a Ibagué la Provincia Ecclesiastica Bogotana con il cardinale e gli altri vescovi. Diversi temi, soprattutto la giustizia nel paese, Concordato, le crisi sacerdotali. Mons. Angelo insiste perchè i vescovi ascoltino gli approcci di P. Trujillo sul problema dei “campesinos”: infatti aveva viaggiato appositamente con lui alla riunione. Padre Trujillo descrive ampiamente la sua esperienza con i “campesinos”, i beneficiari (usuarios) ecc.

 

Il primo di agosto passa da Neiva e si intrattiene con Mons. Sarmiento.

Il 25 e 26 Settembre Mons. Angelo dove tornare a Bogotá per riunirsi con i Prelati del Comitato Missionario per studiare l'applicazione degli articoli 6o e 13o del nuovo Concordato.

 

Mons. Angelo intensifica il suo lavoro nonostante fiuti la lotta subdola che gli stanno tramando i settori politici; coloro che l'anno precedente non riuscirono a far rimuovere P. Trujillo, continuano a tessere nella penombra molti fili di burattini. Provocano infatti un'inchiesta del Ministero di Governo-MEN sulla organizzazione educativa del Vicariato (cfr. capitolo Istruzione).

 

Il 20-21-22 (ottobre?) Mons. Angelo fa celebrare molto solennemente il 50° anniversario dell'arrivo di Mons. Esteban Rojas a Belén (Caquetá), il quale rinunciando alla sua diocesi di Garzón si era dedicato alle missioni del Caquetá. Presiedette le celebrazioni Mons. Pimiento, successore di Rojas a Garzón, Presidente della Conferenza Episcopale Colombiana.

Lungo la strada della cordigliera Mons. Angelo aiutò a liberare il cammino a causa di una frana che aveva bloccato il passaggio. La gente di Belén si diede da fare e tutto risultò così solenne come fosse stato un trionfo dell'Eucaristia. Mons. Pimiento presiedette anche alcuni incontri con il Clero a Florencia e ascoltò le domande dei sacerdoti su questioni cruciali relative alla posizione dei vescovi di fronte al governo. Mons. Pimiento risponde evasivamente.

Dopo la commemorazione ritornò a Garzón e manifestò poi, con un telegramma, "ammirazione, immensa azione apostolica, solidarietà, compiacimento, gratitudine". Mons. Angelo gli risponderà il 3 novembre.

 

Continua l’inchiesta di alcuni funzionari del Ministero di Governo e del Ministero dell'Istruzione Pubblica Nazionale recandosi da un paese all'altro.

 

Mons. Pimiento richiede telegraficamente copie degli opuscoli per esaminarli e il 5 e il 6 luglio scrive una lettera ufficiale dicendo che avrebbe studiato il caso. Il 13 luglio ritorna a scrivere "... è in tutto il suo diritto di reclamare" ecc. ecc.

 

Il 29 ottobre ritorna di nuovo a Bogotá: un altro incontro di Provincia Ecclesiastica. Da quando il card. Muñoz ha lasciato la presidenza della Conferenza Episcopale ha accentuato sempre maggiormente l’attenzione e l’organizzazione della provincia ecclesiastica dipendente da lui.

Il 30, all’alba, Mons. Angelo si mette in cammino per essere puntuale al palazzo Arcivescovile e viaggiare con la jeep del Cardinale e Mons. Ruben Buitrago fino a Facatativá per salutare la tomba di Mons. Zambrano e il palazzo vescovile. Assieme a Mons. Velásquez, su un'altra macchina, raggiungono Villeta dove si radunano i vescovi della Provincia Ecclesiastica.

Incontri intensi quel giorno e tutto il giorno seguente ... Concelebrazioni. Si prepara il messaggio pastorale per la celebrazione dell'Anno Santo del 1974 e si discutono vari aspetti della CEC. Mons. Angelo annota "c'è sempre la preoccupazione di elaborare un buon documento ... e basta!". Rientra a Bogotá con la jeep del Cardinale assieme a Mons. R. Buitrago e spiega più chiaramente la presenza della Chiesa nel campo dell'istruzione nel Caquetá e le manovre dei politicanti".

 

Il 25 novembre viaggia in autobus, come sempre, da Florencia alla capitale con varie avventure impiegando sedici ore continue di viaggio.

Il 26 novembre 1973 inizia la XXIX Assemblea Episcopale a Bogotá sul tema "Giustizia e esigenze cristiane". Ci si perde in molti generalità sia nel lavoro della riunione plenaria come nelle riunioni delle commissioni. Tra le tante cose risulterà un chiarimento circa l'impegno politico dei cristiani, sul voto, le astensioni etc., "cose ripetute", che saranno rilasciate il 15 gennaio 1974.

 

Pranza in Nunziatura con Mons. Palmas e Mons. Mendoza. Si tratta di organizzare gli ultimi dettagli della visita del Nunzio al Caquetá, programmata da tempo! Il 29 novembre Mons. Angelo lascia l’Assemblea per arrivare a Florencia prima dell’arrivo del Nunzio ed esattamente il 30 novembre inizia la solenne visita Nunzio, come tale.

Mons. Palmas trascorre i primi giorni di dicembre rispettando un intenso programma di visite a paesi, Parrocchie, istituzioni rimanendo molto impressionato dallo sviluppo del Vicariato ... ma allo stesso tempo movendo pedine, sotto corda, riguardo alla problematica educativa.

Tutto si spiegherà quando il 19 di dicembre quando a Mons. Angelo arriverà una lettera ufficiale dalla Nunziatura proprio sul tema dell’istruzione pubblica (cfr. capitolo Istruzione pubblica).

 

Il 2 dicembre Mons. Mario Revollo, di cui Mons. Angelo nutre molta simpatia, viene consacrato vescovo e entra a formar parte del collegio episcopale.

A dicembre un suo amico, Padre Hector Angel, gli invia una lettera preparata dai sacerdoti del Huila contro i superiori del seminario diocesano di Garzón. Mons. Angelo risponde con molta prudenza ed equilibrio, suggerendo soluzioni pacifiche.

 

(1) Presenti: López, Buitrago (Aux.), Jáuregui, Zambrano, Garavito, Rojas, Coronado, Onofre. Temi: situazione del paese – connubio chiesa-governo – fame – guerriglia – supplenza – sussidiarietà.

 

(2) il 18 di giugno 1973 giugno Mons. Angelo segnalava a Mons. Pimiento, come Presidente della CEC, un opuscolo pubblicato da SENA (Servicio Nacional de Aprendizaje), con la collaborazione del’ Ufficio della Famiglia e Popolazione dello SPEC (Secretariado Permanente dell’Episcopado Colombiano): "… vari dei miei sacerdoti hanno reagito per alcuni aspetti del prospetto che disorientano. Chiedono spiegazioni..."

 

 

19.- 1974: ANNO SANTO E ... ALTRE COSE

 

Nel Vicariato Apostolico si inizia l’Anno Santo con un programma che risulterà faticoso! E' la terza Gran Missione popolare che si realizza dopo il 1962 in preparazione al Concilio Ecumenico e quella del 1968 preparando il Congresso Eucaristico Internazionale. Quest'anno si realizzerà la grande missione parrocchia dopo parrocchia, villaggio dopo villaggio con la collaborazione di tutti i missionari e le missionarie che si aiuteranno vicendevolmente e con il sostegno dei cooperatori pastorali laici...

 

Il 9 gennaio un grave incidente aereo: sul dorsale della Cordigliere orientale tra il Caquetá e Huila trentatré vittime tutte carbonizzate. Mons Angelo si reca sul luogo del disastro per aiutare nella ricerca e salvataggio di vittime. Le notti del 9 e del 10 rimangono indelebili. Accompagna le squadre di soccorso attraverso la selva amazzonica, individuando resti di cadaveri irriconoscibili.

L'11 gennaio si celebra un funerale collettivo delle 33 vittime nella Cattedrale di Florencia.

 

Una telefonata improvvisa di Mons. Pimiento da Garzón a Mons. Angelo per presentargli le condoglianze. Ma Mons. Pimiento parla come Presidente della CEC e si riferisce al problema dell’istruzione che Mons. Angelo aveva avanzato in termini molto chiari al Ministero della Pubblica Istruzione e al Nuncio. "Questo problema deve essere in qualche modo risolto" dice Mons. Pimiento, insinuando il solito stile di "compromesso". Mons. Angelo non ha tempo per una lunga chiacchierata date le circostanze e gli risponde "… veda, Monsignore, è tempo che anche la Conferenza Episcopale dica pane al pane." (cfr. capitolo Problemi educativi).

 

Continua in quei giorni a smascherare tutta una catena, o un insieme di persone malintenzionate, ingenue, idioti utili, ecc. in ciò che interessa questo tema dell’istruzione.

 

Il 23 gennaio viaggia a Bogotá e al Comitato spiega chiaramente a Mons. Mantilla e Mons. Robledo quale è stato e quello che sarà il suo atteggiamento: Esigere dal Ministero della Pubblica Istruzione una dichiarazione di fiducia della gestione dell’istruzione da parte del Vicariato. Questo esige ed ottiene dal Ministro Dott. Ochoa e dimostrerà anche al nunzio, Mons. Palmas (con il segretario della nunziatura di allora Mons. Arduino) come alla fine la verità trionfa sopra ogni politica e diplomazia!

 

Il 5 marzo, molto presto è già nel Palazzo Arcivescovile di Bogotà per viaggiare con la jeep e con il Cardinale. Raccoglie Mons. Garavito e Mons. Luciano Onofre (Prefetto Apostolico del Vichada) e si mette in viaggio per Melgar (Piedras Blancas) per un altro incontro della Provincia Bogotana. Altri vescovi sono già in attesa: Mons. Mario Revollo, Mons. Jaramillo, Mons. Jáuregui. Argomenti: Sacramentalità Episcopale: Evangelizzazione-Clero-istruzione. Il tema finisce sulla "sincerità collegiale" e siccome Mons. Angelo è di turno a presiedere la concelebrazione commenta la Parola di Dio, che è parola di sincerità! "Veritatem facientes in charitate". Evitare la doppiezza ... dire la verità senza ferire. Il 6 di sera, molto tardi, raggiunge Bogotá con la jeep del Cardinal commentando ...

 

Il 7 di nuovo discussione nel Segretariato dell'Episcopato, con Mons. Ardila, Mons. Sarmiento e quindi con il Cardinale, dei vari aspetti della situazione del paese e la posizione della chiesa ...

 

Il 15 marzo giunge una lettera del Card. Baggio, Prefetto della Congregazione dei Vescovi, al Presidente della CEC in cui commenta i lavori della precedente Assemblea Episcopale sul tema "Giustizia e Pace"!

“..I temi trattati, le risoluzioni prese … tutti i documenti sono una nuova testimonianza del grado di efficienza, raggiunto dalla CEC, capace di svolgere con agilità e scioltezza un lavoro notevole per il miglioramento religioso del paese...

La Pontificia Commissione “Justitia et pax” non mancherà di apprezzare l'accurato lavoro compiuto… Rispondono al Sinodo 1971 “che si seguiranno le prospettive e si metterà in pratica” il messaggio sociale di Medellín sulla promozione umana. A Medellín i vescovi colombiani si sentono particolarmente vincolati, sia perché è legato al nome di una loro grande metropoli, sia per essere Colombia, sede del Celam, che di quelle conclusioni è il centro propulsore.

Lo studio ha dimostrato che in Colombia le risoluzioni maturate al vertice della gerarchia, non sono rimaste lettera morta, ma stanno trovando feconda applicazione, oggi infatti, come ricorda Pablo VI, non è il momento di domandarci se è veramente utile, opportuno e necessario parlare, ma piuttosto di usare i mezzi per farci capire…”

 

Mons. Angelo annota "stile diplomatico del Vaticano o latinoamericano? Beh! Mons. Baggio ha lavorato nelle nunziature del Sudamerica e sa. In ogni caso: una cosa è un documento e un'altra la sua applicazione ... "

 

Si avvicinano le elezioni politiche. La Domenica delle Palme una manifestazione vergognosa a Fflorencia tra li liberali. Turbay sostenendo López Michelsen che sarà eletto il 21 aprile: viva l’allegria, viva la fiera spettacolo! Annota Mons. Angelo: Alfonso López Michelsen ha promesso che in 100 giorni aggiusterà tutto! ... Aspettiamo e vedremo!

 

L'8 maggio la grave disgrazia della morte di Padre Reali e compagni nelle rapide di Angostura (rio Caqueta’). Mons. Angelo si sposta a Araracuara per cercare i corpi che le vorticose acque hanno ingoiato... sull’evangelizzazione.

 

Il 22 luglio inizia la XXX Conferenza Episcopale Colombiana e sul Progetto Vocazionale ... Mons. Pimiento nel suo discorso di apertura ricorda il giubileo episcopale di Mons. José Ignacio López (Arcivescovo di Cartagena con cui Mons. Angelo aveva condiviso momenti molto piacevoli soprattutto nel viaggio via mare a Roma per il Concilio); il giubileo sacerdotale di Mons. Francisco José Bruls il quale dopo aver lasciato la sua sede a Villavicencio si trova nella sua patria, Olanda. "... ricordando con patriarcale nostalgia le abbondanti semine e raccolti che fece in Colombia, che con cui fece prestigiosa con il suo coraggio apostolico ...", il ritiro di Mons. Buenaventura Jáuregui di Zipaquirá e di Mons. Lucreziano Onofre del Vichada. Si riferisce e ricorda Mons. Muñoz Duque incorporato al Collegio Cardinalizio ... e ripercorre così la brillante parabola di una vita in cui oltre al merito si offre anche l'onore..." ecc. ecc.

 

Riunione plenaria e di commissioni. Il 25 luglio si pranza al Palazzo Arcivescovile, si da un addio a Mons. Ruben Buitrago che è trasferito a Zipaquirá. Ricorda i 14 anni di episcopato di Mons. Tato. Evangelizzazione: annunzio della salvezza ecc. ... Politica e matrimonio civile.

 

Si susseguono diverse discussioni sul catechismo del Padre Astete. Segue un opportuno intervento di Mons. Alfredo Rubio Díaz che invita l'episcopato all'unità in questi tempi così difficili come le discussioni relative al Concordato, la figura del nuovo presidente della repubblica, il matrimonio civile, problematica educativa, attacchi alle missioni ...

 

A un determinato momento interviene Mons. Angelo per leggere una lettera che il card. Heenan d’Inghilterra indirizzò a Roma per spiegare il motivo per cui aveva ridotto la sua partecipazione a tante riunioni che non lasciavano respiro ... (cfr. più avanti ...)

Annota Mons. Angelo "molte parole…: verba, verba ... praetereaque nihil" ...

Il 29 lugliola solenne consacrazione di un altro amico, Mons. Mario Escobar Serna come Ausiliare del Vicario Castrense e la concelebrazione nella cattedrale. In piazza Bolivar grande dispiegamento di forze armate per rendergli onore.

 

Il 31 incontro con il Card. Bertoli, che visita America Latina, pranzo con lui e successivamente il 2 agosto un altro incontro con lo stesso Card. Bertoli nella Parrocchia - seminario dei 12 Apostoli dei Missionari della Consolata, verso i quali sempre dimostrò simpatia. (Il Card. Bertoli aveva appena lasciato il suo incarico nella Congregazione dei Santi) ...

 

Il primo di agosto Mons. Angelo partecipò ad una riunione di Prelati missionari e Superiori religiosi di comunità maschili e femminili impegnate nelle missioni.

 

Padre Jaime Zudaire riferendosi al tema dell’Assemblea Episcopale offrì alcune linee di riflessione sull’evangelizzazione, operatori pastorali, obiettivi e sulla promozione, acculturazione... Si intrattenne sulla religiosità popolare chiarendo valori della ricerca di Dio e il segno sociale. Inoltre sulla collaborazione con le autorità civili, il rischio di accettare privilegi per servire meglio, la tentazione del potere ... e il pericolo che lo Stato dimentichi i suoi doveri o li riduca a benevolenza, o giunga a diventare controllore piuttosto che promotore.

 

La discussione si estese alla necessità di una maggiore stabilità del personale missionario. (Mons Angelo riferendosi al documento "la chiesa di fronte al cambiamento" constatò "umoristicamente" di trovarsi seduto tra due superiore Provinciali quella della Consolata e quella delle Lauritas, due comunità che cambiano frequentemente il personale!). Coordinamento di energie, incontri di sacerdoti e religiose. Catechisti nelle missioni. Riorientamento del personale missionario, “mentalizzando, coscientizzando” sulla finalità del nostro lavoro. Preparare operatori pastorali autoctoni.

 

Il primo di settembre, con uno di quei viaggi acrobatici a cui si era abituato utilizzando muli, canoe, auto, aerei ecc. si trasferì da un villaggio sperso nella giungla del Caquetá chiamato Pensilvania a Manizales (città capitale del Dipatimento dui Caldas) dove ordinò sacerdote nella Cattedrale Padre Orlando Hoyos, uno dei suoi ex allievi di San Felix... per poi ritornare di nuovo allo stesso posto e riprendere il suo impegno (correria) delle missioni per l’Anno Santo.

 

Il 24 agosto il Card. Muñoz scrive a Mons. Angelo riferendosi alla sua prossima visita al Caquetá: "... mi sorprendi con la tua bontà e la tua delicata amicizia... Voglio dare una testimonianza di apprezzamento e gratitudine all’abnegato tuo lavoro e dei cari missionari ... Voglio venire modestamente: ti prego di farmi un programma di servizio che possa offrire modestamente senza sfilate, senza festeggiamenti… Affettuoso fratello Card. Anibal".

 

Il Card. Muñoz Duque inizierà, il 12 ottobre, la visita al Vicariato Apostolico de Florencia concludendo così le grandi missioni dell'Anno Santo, rinnovando la consacrazione del Vicariato Apostolico al Cuore Immacolato di Maria e con l’ordinazione sacerdotale di un altro “caqueteño” P. Norberto Echeverry. Ebbe la opportunità di visitare molte parrocchie con avventure in aereo e in canoa a Cartagena del Chairá e Rionegro. Ritornò il 16 a Bogotá, molto impressionato e pieno di ammirazione.

 

Il giorno seguente, 17 agosto, Mons. Angelo scrive una lettera di ringraziamento per il servizio prestato dal Cardinale "... i suoi innumerevoli discorsi, omelie, saluti, colloqui sono stati una trasmissione di un messaggio sostanziale di autentica evangelizzazione ... L'esempio della sua vita, il suo ‘darsi’ generoso, dinamico, instancabile (la sua straordinaria resistenza fisica) ecc. Molti commenti positivi sulla stampa in questi giorni e la grande soddisfazione del Cardinale. (1)

 

Il 15 settembre un altro buon amico, Mons. Alberto Giraldo, viene consacrato vescovo ed entra nella Conferenza Episcopale. E’ un ‘manizaleño’; è stato superiore dei Padri Sulpiziani, proviene da una famiglia di umili e laboriosi persone. Vescovo ausiliare di Popayán e poi di Chiquinquirá.

 

Nel Sinodo episcopale del 1974 (settembre - ottobre) Mons. Pimiento, Mons. Revollo e Mons. Samuel Silverio Buitrago, informano gli altri vescovi di alcuni episodi ... Che i vescovi africani richiedono maggior libertà e indipendenza da Roma forse perché vivono l'euforia della loro recente indipendenza politica e vorrebbero estenderla al campo ecclesiastico ... insistono sull'adozione di valori indigeni ... ma nella terza settimana del Sinodo altre voci africane hanno mostrato maggior ponderazione e coraggio ... Hanno discusso temi di attualità sull’evangelizzazione e liberazione integrale "la promozione umana non è solo motivo di credibilità per la Chiesa, ma parte integrante dell'evangelizzazione”.

 

Il Papa ha puntualizzato questi interventi chiarificando come possono giungere ad esagerazioni con il pericolo di accentuare troppo alcuni aspetti.

Il 21 ottobre Mons. Pimiento e Mons. Revollo infornavano dell'incontro che aveva loro concesso Papa Paolo VI "…fu molto esplicito e sincero con i vescovi visitanti... ha fatto riferimento a battute d'arresto politiche... Molte volte si deve soffrire qualche prova per svegliarci dal torpore in cui a volte cadiamo… Colombia! ... Capitale spirituale dell'America Latina! ... Missione provvidenziale! " Per quanto riguarda la revisione del Concordato a distanza di 10 anni ha affermato: "E’ una clausola non molto gloriosa, ma la situazione è molto cambiata! ... Manifestò la sua profonda preoccupazione per ACPO. Che i vescovi prendano decisioni appropriate, sapendo di avere il sostegno della S. Sede, la quale gestirà il tema con calma ma con fermezza".

 

Durante il 1974 si erano verificati altri eventi. Il Vescovo di Tunja, Mons. Julio Franco, aveva richiesto l’appoggio per ottenere il titolo di basilica per il Santuario di “Nostra Signora di Güicán”, ‘la Madonna nera’.

 

Mons. Angelo aveva aderito volentieri (23 febbraio 1974) per il fatto che molti “boyacenses” (“colonos” provenienti dal Dipartimento di Boyaca’), vivevano nel Caqueta e conservavano la provvidenziale devozione alla Vergine con questo titolo.

Mons. Darío Castrillón preparava le nozze d'argento episcopali di Mons. Baltasar Alvarez Restrepo e invitava Mons. Angelo. Questi gli rispondeva (febbraio 1974) manifestando la sua ammirazione, simpatia, gratitudine per la celebrazione, infatti l'amicizia era iniziata dai tempi del lavoro vocazionale in Caldas.

 

Avvicinandosi il 10º anniversario del Concilio Vaticano voci dei laici (Jorge Arce - Cecilia Lampreda de Guzman) scrissero degli articoli facendosi sentire dai vescovi.

Da maggio, il gruppo di sacerdoti per la liberazione (SAL) si erano interessati di far giungere ai vescovi il libro "Coscientizzare e organizzare le masse" chiedendo pareri e una parola di sostegno. Era la prima edizione di un'opera che essi stessi riconoscevano con imperfezioni e pensavano preparare una seconda edizione.

 

Mons. Angelo, nonostante il poco tempo a disposizione, considerato il pesante impegno di portare a termine gli impegni dell’Anno Santo ovunque, dedicò del tempo per esaminare varie pagine del lavoro segnalando le sue osservazioni essenziali e le sue riserve.

 

In data 21 settembre Padre Benito Lay scrisse a Mons. Angelo: "... vorremmo presentare la seconda edizione che dovrebbe apparire entro la fine dell'anno, destinata al grande pubblico, con una prefazione di un vescovo colombiano, e avremmo pensato in Lei che ha avuto il coraggio di firmare la dichiarazione dei Vescovi del Terzo Mondo (agosto 1967). Questa prefazione sarebbe un incentivo per sacerdoti, religiosi e cristiani.

Sarebbe come un parafulmine che ci potrebbe evitare condanne da quei cristiani che non vogliono il ‘cambiamento’ per non perdere i loro privilegi.

La ringraziamo anticipatamente e le assicuriamo le nostre preghiere affinché possa continuare la sua opera di evangelizzazione con la stessa audacia. Simultaneamente non crede che potrebbe sostituire, alla testa del gruppo SAL, il nostro fratello Gerardo Valencia Cano? Potremmo parlare di questo progetto, sia che alcuni di noi venissero a Florencia oppure che Lei venga alla nostra prossima assemblea nazionale la cui data non è ancora stata definita.

In ogni modo contiamo sulle sue preghiere per la nostra conversione, senza la quale sarà impossibile la liberazione dei nostri fratelli oppressi..."

 

Siccome non ricevettero alcuna risposta da Mons. Angelo decisero che P. Lay si trasferisse a Florencia per trattare la questione direttamente. Arrivò il 27 dicembre.

 

Mons. Angelo aveva assunto vari impegni pastorali, ma volentieri offrì ospitalità al Padre e gli dedicò solo alcune ore della notte che aveva disponibile prima di intraprendere un'altra missione verso la ‘cordigliera’ (Norcasia, Pará, ecc.).

Gli spiegò la ragione per cui non avesse risposto, anche se non lasciava la lettera senza risposta, e gli chiarì anche il perché non poteva accettare la proposta di tale prefazione. Era vescovo in Colombia, era vero, ma non colombiano: inoltre "l'esperienza insegna!"

Quindi presentò al Padre i punti essenziali che non poteva condividere delle argomentazioni contenute nell’edizione che gli avevano mandato, dandone le ragioni. A sua volta gli segnalò anche le cose ‘buone’ che aveva trovato e che certamente meritavano il sostegno dei vescovi colombiani.

 

Si salutarono con l’impegno di mantenere uno stretto legame spirituale. Il Padre Benito lasciò Florencia prima che Mons. tornasse dal suo impegno pastorale (correria) e gli lasciò un semplice scritto "Con tutto il mio cuore la ringrazio per la sua fraterna accoglienza. Le auguro un anno prospero e fecondo. Mi affido alle sua preghiere perchè segua sempre le ispirazioni dello Spirito. Da parte mia, molte volte, chiederò al Signore di aiutarla sempre. Uniti in Cristo. P. Benito Lay."(cfr. Società nuova pagg. 194 -195).

 

(1) Mons. Jaramillo (Ariari) scrive a Mons. Angelo “… nell’ultima riunione di Provincia Ecclesiastica il Sig. Cardinale si è manifestato molto soddisfatto di quella missione...” (26-XII-74).

 

(continua)

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