Pasqua. Un’opportunità per la pace e uno sguardo di fede alla realtà del mondo.

Processione del giorno di Pasqua in una Comunità di Buenaventura (Colombia) Processione del giorno di Pasqua in una Comunità di Buenaventura (Colombia) Foto SozziJA
Pubblicato in I missionari dicono

È un fatto che il mondo d’oggi è flagellato da guerre, rappresaglie, migrazioni e divisioni. Anche se il desiderio di pace è evidente in quasi tutti gli angoli del mondo, l'aumento dei conflitti in varie parti del mondo ha provocato una ingente perdita di vite umane, ha causato spostamenti incontrollabili e ha generato molte sofferenze, soprattutto fra i poveri e le persone vulnerabili. In molti paesi, dove non esiste una guerra con risvolti internazionali, i conflitti interni e la sistematica violazione dei diritti umani contribuiscono in modo importante alla destabilizzazione e alla perdita della pace. 

Sorge quasi inevitabile la domanda: che significato può avere la celebrazione della Pasqua in tali contesti? Personalmente credo che la celebrazione del mistero della salvezza, cioè la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo, sono una opportunità e una fonte inesauribile di pace e riconciliazione nel mondo. Queste le ragioni più importanti:

GESU CRISTO È IL PRINCIPE DELLA PACE. La celebrazione della Settimana Santa ruota intorno al Mistero della Salvezza portato da Gesù Cristo. Nella profezia messianica del profeta Isaia, il Messia è il principe della pace (Is 9,6) e anche San Paolo lo afferma dicendo che "Egli stesso è la nostra pace" (Ef 2,14). In molte apparizioni di Gesù dopo la risurrezione egli saluta i suoi discepoli con il saluto della pace: “mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: ‘Pace a voi!’” (Lc 24,36). È importante notare che la pace che Gesù Cristo dà è diversa dalla pace che dà il mondo: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore” (Gv 14, 27). Gesù, nostra pace, è venuto nel mondo per annunciare il Vangelo della pace (At 10,36) per illuminare i passi dell'umanità sulla via della pace (Lc 1,79), e per vivere nella pienezza del Regno di Dio che è un regno di pace, giustizia e gioia (Rm 14,27). 

LA PACE È UN BENE. Si definisce bene tutto ciò che è in grado di soddisfare, direttamente o indirettamente, una o più necessità umane. Allora diventa evidente che la pace è uno dei beni più importanti perché senza di lei è difficile ottenerne altri: senza pace non c'è felicità, non c'è alcuna possibilità di sviluppo, non c'è giustizia sociale e uguaglianza. La pace è il fondamento della qualità della vita di ogni società e in senso cristiano un dono di Dio, un segno chiaro della sua presenza en mezzo a noi.

LA TESTIMONIANZA DI PACE DEI FEDELI. dopo la celebrazione dell'Eucaristia, il sacerdote congeda sempre i fedeli con un messaggio di pace: "La messa è finita, andare in pace". È un invio ad essere testimoni del Dio della pace e a trasmettere la pace ricevuta da Lui. Sull'esempio di Gesù Cristo i cristiani nel mondo sono chiamati ad essere operatori di pace. Non c'è migliore ispirazione per la pacificazione, il perdono e la riconciliazione che quella che riceviamo da Gesù. “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore” (Gv 14,27). “benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica” (Lc 6,28-29).

Diversi santi hanno dato testimonianza della pace di Gesù Cristo in mezzo a eventi difficili. Abbiamo l'esempio di San Martino de Porres, San Massimiliano Maria Kolbe, i martiri dell'Uganda, San Lorenzo, Santa Teresa di Calcutta, San Giovanni Paolo II, San Oscar Arnulfo Romero, tra gli altri. La testimonianza della loro vita è la manifestazione che la sequela di Gesù Cristo e l'adesione totale a Lui è la fonte sicura per la costruzione della pace, del perdono e della riconciliazione. 

Gesù Cristo, il Principe della pace, è l'ispirazione per eccellenza per coloro che lottano per la pace e la riconciliazione delle persone e dei popoli. Nella sua Pasqua, celebrando il mistero della sua passione, morte e risurrezione come fonte inesauribile di pace, ci ispira ad essere operatori di pace per il bene del presente e del futuro della società umana.

Ultima modifica il Sabato, 09 Aprile 2022 11:42

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