La prima parte della visita canonica è stata vissuta nelle missioni presenti nelle diocesi di Wamba e Isiro Niangara. Si è proseguito poi con la seconda parte della visita che ha compreso la nuova missione di Segama nella periferia di Kisangani, una missione iniziata due anni e mezzo fa. Si tratta di una zona assettata, non solo di prima evangelizzazione ma soprattutto di promozione umana. I missionari, perciò, progettano di affrontare entrambe le urgenze, proprio come ben voleva il beato Giuseppe Allamano non soltanto i catechismi… ma anche occuparsi della salute e del progresso materiale, ovvero prima fatteli uomini poi cristiani. La regione sta già pianificando di costruire il dispensario per venire incontro alle tante necessità della popolazione. A Segama, una rappresentanza dei cristiani ha ringraziato per la presenza dei missionari della Consolata in mezzo a loro.
Da Kisangani, la visita canonica è proseguita per le missioni presenti nella archidiocesi di Kinshasa (parrocchie di Bisengomwambe e St Hillary) e di Kisantu (parrocchie di San Josè Arimathea e Mater Dei, seminario filosofico e casa regionale). Oltre alla pastorale urbana, spesso caratterizzato dalla povertà, i missionari indirizzano le loro energie nell’ambito educativo: le scuole dell’infanzia, primaria secondaria e liceo, e la scuola di cucito per le ragazze madri, nell’ambito della salute e nella formazione dei futuri missionari.
La visita canonica ha voluto essere momento di ringraziamento, di rivitalizzazione, un momento per far memoria del lavoro di consolazione fatto in questi 50 anni da tanti missionari che nel passato e nel presente, gratuitamente e con amore, hanno donato e donano la loro vita per la missione.
Ed i frutti? L’efficacia del nostro lavoro a volte non è sempre visibile ma i frutti ci sono. E possiamo dire anche che sono in abbondanza perché ciò che è seminato con amore e sacrificio rimane e si moltiplica sempre di più. Basti ricordare che in questi 50 anni di consolazione, il paese ha donato 58 missionari congolesi (dal noviziato in poi) alla comunità dei Missionari della Consolata.
La visita canonica vissuta in questi giorni, ci fortifica sempre di più nella fraternità e nello spirito di famiglia, deve essere una occasione di rivitalizzazione per lanciarci verso il futuro. Come ci insegnava Giuseppe Allamano siamo chiamati a lavorare in unità d’intenti seguendo la nostra vocazione e il nostro carisma di religiosi e missionari ad gentes per il bene degli ultimi. Siamo stati prescelti per annunciare il vangelo (At 1,1).
* Godfrey Msumange é Consigliere Generale per il continente africano e James Lengarin è Vice Superiore Generale dei Missionari della Consolata