Si è riunita la scorsa settimana a Fatima (Portogallo) la Prima Conferenza Regionale della Regione Europa. Nata poco più di due anni fa è stata voluta e pensata per riqualificare la presenza dei Missionari della Consolata in questo continente. Tanti i temi sui quali i missionari hanno lavorato a partire dai risultati di una preconferenza celebrata realizzata online lo scorso mese di Giugno. A continuazione alcuni appunti tratti dal bollettino con cui sono stati informati i missionari della regione non presenti alla conferenza.
Fin dall’inizio abbiamo incominciato i lavori chiedendoci quanto l’Allamano e le figure dei primi missionari siano importanti per noi e per il nostro contesto di missione in Europa. Dopo l’analisi del testo “ispirati dal Fondatore e dalla nostra storia” sono emerse numerose proposte per far conoscere ed apprezzare maggiormente la sua figura e il suo carisma.
In quanto alla formazione di base si è fatta una positiva valutazione delle Comunità Apostoliche e Formative accompagnata anche dalla richiesta di maggiore attenzione alla dimensione vocazionale. Premesso che questo campo è una sfida e una parte importante del nostro compito missionario, si è valutato positivamente il lavoro svolto dalla commissione che attraverso i criteri, lo stile e le linee di azione del documento offrono un progetto ambizioso per i prossimi anni.
A proposito della “governance” sono state dibattuti temi come la rappresentatività e l'interculturalità, soprattutto dei consiglieri. Un superiore, un vice e tre consiglieri o cinque consiglieri? Vice superiore a tempo pieno o no? Voto diretto o nomina da parte della Direzione Generale? La Regione Europa dell'IMC sta ancora muovendo i primi passi e il percorso si sta facendo piano piano.
A proposito del ridimensionamento delle nostre presenze la Conferenza era invitata a presentare delle linee guida e dei criteri che avrebbero poi aiutato il Consiglio regionale a prendere decisioni. Si sono messi in evidenza alcuni importanti come la tutela della persona missionaria come primo bene dell'Istituto; l'età avanzata di molti missionari; i missionari malati; la mancanza di vocazioni; l'inadeguatezza di alcune persone, comunità e strutture per ciò che è il mondo di oggi nel rispetto del nostro carisma e della nostra missione, il tema dell'auto-sostenibilità di alcune comunità.
A proposito del tema della Comunicazione si è messo in evidenza il bisogno di un uso professionale dei mezzi di comunicazione nei diversi canali attualmente esistenti (grafico, digitale) e con una specifica attenzione ai pubblici a cui è rivolto il contenuto missionario (giovani, bambini, adulti, gruppi di formazione missionaria, ecc.).