La commissione Ad Gentes Regione Europa ha organizzato nei giorni 27-29 aprile 2021 un incontro on line per tutti missionari che prestano il loro lavoro in Europa al servizio di parrocchie o chiese pubbliche. Ci ha permesso l’incontro e la condivisione di esperienze fra missionari che lavorano in quattro nazioni europee.
Dovendo rispettare le regole che impone la pandemia che stiamo vivendo, l’incontro si è svolto su piattaforma digitale, e ha permesso che missionari della Consolata delle quattro nazioni europee dove siamo presenti potessero incontrarsi e condividere la loro esperienza.
L’equipe che ha guidato l’esperienza composta dai padri: Ashenafi, Edwin, Ugo, Alvaro, Antonio e Nicholas hanno preparato un programma molto agile e soprattutto pratico.
Il primo giorno è stato dedicato a conoscerci e conoscere la realtà che ognuno vive con le sue ombre, pregi e sfide e soprattutto è stato importante anche conoscerci fra di noi. Abbiamo cercato di capire alla luce delle nostre esperienze chi siamo e quale missionario chiede oggi la Chiesa in Europa per lavorare nella parrocchia: con quali atteggiamenti, preparazione e stile. Abbiamo fatto un buon esame di coscienza riconoscendo che ancora c’è tanto da fare con tanti punti deboli ma anche con processi in atto che sono luce nel cammino.
Il secondo giorno siamo stati aiutati nella riflessione da don Luca Pandolfi il quale ha affrontato il tema dell’uomo e della società in transizione in Europa che crea crisi d’identità e crisi di socializzazione. La ricerca di forme tradizionali anacronistiche e clericali, la ripetizioni di forme d’identità del passato nelle parrocchie creano una incapacità di abitare il presente e vivere nella transizione. Abbiamo costatato che il “modello” classico e tradizionale di parrocchia è in crisi e cercato di capire alla luce delle nostre esperienze, se è possibile e come, pensare alla parrocchia come la forma privilegiata del realizzarsi della Chiesa in un determinato luogo.
Il terzo giorno è stato per tutti un giorno molto proficuo perché ci ha aperto un’infinità di porte. Ci siamo confrontati con una esperienza concreta della periferia di Milano. Il relatore è stato don Paolo Stefano, da 18 anni parroco a Baranzate, con una parrocchia dove ci sono più di 70 etnie provenienti da ogni parte del mondo. Don Paolo ha raccontato la sua esperienza, le sue scelte per costruire la parrocchia come comunità dove tutti possono sentirsi protagonisti anche quelli di altre religioni e quelli che non frequentano. Una parrocchia che cerca di abitare il territorio, favorire il conoscersi e inventare il condividere in processi che non si limitano all’assistenzialismo. La scelta è quella di essere una chiesa in uscita a partire dai poveri e dall’evangelizzazione.
* Gianfranco Zintu è Missionario della Consolata e lavora nella città di Olbia.