L’esposizione dedicata alla regione amazzonica, il nuovo allestimento realizzato per le collezioni etnologiche, i progetti per il futuro nell’intervista al direttore del grande complesso museale vaticano
Non esiste popolo per il quale il Signore non abbia passione e compassione. La Chiesa – che di questa passione e compassione vive – sa che la famiglia umana è una, che una è l’origine degli esseri umani, una la destinazione promessa da Lui. La Chiesa che si fa complice del lavoro bello dello Spirito diventa un grembo ospitale nel quale possono trovare casa e riprendere vita le folle che aspettano il tocco della tenerezza di Dio e gesti di liberazione dal male. Ovunque esse vivano.
Gli stessi Musei Vaticani «sono chiamati a diventare sempre più una “casa”», ha affermato papa Francesco; «una casa viva, abitata e aperta a tutti, con le porte spalancate ai popoli del mondo intero. Un posto dove tutti possano sentirsi rappresentati; dove percepire concretamente che lo sguardo della Chiesa non conosce preclusioni. Chi entra qui dovrebbe sentire che in questa casa c’è spazio...