Yanomami: "Voglio la foresta e la nostra vita preservate"

Pubblicato in I missionari dicono

Annunciare la gioia del Vangelo con la testimonianza e nel dialogo creando legami di amicizia.

Le piogge iniziano a diminuire, ma l'erba continua a crescere nel fitto intreccio degli alberi della foresta amazzonica. Siamo nella Terra Indigena Yanomami (TIY), un'area estesa oltre 9 milioni di ettari nel nord del Brasile. In questa regione, i fiumi sono preziosi canali di comunicazione che uniscono le diverse comunità indigene. Fu a monte del fiume che i missionari della Consolata italiani, P. Giovanni Calleri e P. Bindo Meldolesi fondarono, nel 1965, la Missione Catrimani, a 250 chilometri da Boa Vista, Roraima.

26 INMD 2 1 Rio Catrimani

Negli ultimi 50 anni la popolazione yanomami in Brasile è passata da 10 mila a 26 mila persone. Questa rapida crescita assicura il futuro di questo popolo della foresta che, dopo molte lotte, nel 1992 ottenne l'omologazione della propria terra. Oggi, all'età di 86 anni, il vecchio Yanomami Pedro, oramai cieco, vigila con preoccupazione sull'invasione di “garimpeiros”, un problema molto antico. "Loro sono all'interno specialmente lungo il fiumi Uraricoera, Apiau, Mucajai e nella parte superiore del Catrimani dove estraggono oro e saccheggiano le nostre risorse".

Un sondaggio della Fundazione Nazionale dell’Indio (FUNAI) stima che ci siano centinaia di miniere illegali nella terra degli Yanomami con impiegano circa 7000 lavoratori. È da tempo che l'oro attrae i minatori. Pedro lamenta l’inefficienza dei controlli della FUNAI e la mancanza di volontà politica degli organi competenti per espellere gli invasori. Il leader lancia un appello: "Sono l'unico vecchio qui. I miei parenti sono già morti e vi chiedo di aiutarci a prevenire l'ingresso dei minatori d'oro. Parlate con le autorità. Voglio che la nostra foresta sia preservata e custodita. "

Nonostante tutto, Pedro è ottimista. Ogni giorno, sostenuto da un bastone da passeggio, cammina lungo il sentiero fatto da lui stesso che unisce la sua maloca con la Missione. "Oggi in questa regione, la vita è buona. I giovani e bambini studiano. Le famiglie hanno molti figli e lavorano la terra. Abbiamo caccia e pesca. Nessuno sta morendo di fame”. In effetti, in questi giorni hanno cacciato un sacco di pecari labiati e stanno mangiando molta carne.

Un nuovo stile di missione

Nel corso degli anni, la coesistenza di Yanomami con i missionari ha contribuito a rafforzare un modello di missione basata sul rispetto e il dialogo. P. Corrado Dalmonego è in Catrimani da 11 anni e ricorda che, nel corso del tempo, "è emerso uno stile di evangelizzazione con alcune caratteristiche come la presenza stabile vicino agli insediamenti, il rispetto e il dialogo. Alcuni dicono che qui si fa sempre la stessa cosa, ma dobbiamo capire che i tempi di Dio sono lunghi e la vita cambia molto. Anche la percezione che la gente ha dei missionari è cambiata. Il Signore ha seminato molto e dobbiamo contribuire alla crescita dei valori della vita del popolo Yanomami. Ho una grande ammirazione per i missionari che hanno vissuto qui: il rispetto delle differenze, l'annuncio fatto di testimonianza silenziosa, la difesa della vita, la cura per la salute, la lotta per i diritti e per l’omologazione della terra e, infine, l'alfabetizzazione per emancipare gli Yanomami".

26 INMD 2 3 Casa dei padri nella Missione Catrimani

Queste attività sono realizzate in collaborazione con altre Organizzazioni come la Rete ecclesiale Pan-Amazzonia (REPAM), il Consiglio Indigenista Missionario (CIMI), il Hutukara Yanomami Associazione, l'Istituto Socio-Ambientale (ISA), tra gli altri.

Il principio fondamentale di questo modello di missione è "annunciare la gioia del Vangelo con la testimonianza e nel dialogo, creando legami di amicizia nella prospettiva del “Ben Vivir”, della vita in pienezza. Lo stile della Missione Catrimani ci rende fedeli al carisma ad gentes vissuto come inter gentes. Questa presenza vuole essere “un sacramento” e quindi dobbiamo continuare”. E citando le parole di Davi Kopenawa Yanomami, dette nel 2015, P. Corrado conclude: "La Missione Catrimani è lá, proteggendo questo luogo, affinchè non entrino invasori [...] Questo è molto importante, per continuare a lavorare e rimanere... fino alla fine dei tempi!" Per una Congregazione come la nostra, la cui identità è la missione ad gentes, sarebbe una controsenso essere nelle Americhe senza impegnarsi con la Amazzonia e con gli indigeni.

Salute indigena

Oltre a proteggere il territorio e la foresta, un'altra sfida è l'assistenza sanitaria della popolazione, compito della Segreteria Speciale della Salute Indigena (SESAI), che in mezzo gli Yanomami ha circa 40 centri. Solo la regione di Catrimani ha 21 comunità e l'accesso avviene lungo il fiume con due barche. Fanno parte del team sanitario: infermieri, tecnici della salute, specialisti di malattie endemiche, operatori sanitari, tecnici di laboratorio e ramatori Yanomami. Solo un medico trascorre sporadicamente fino a 15 giorni in ogni centro di salute.

26 INMD 2 4 Centro de saude Catrimani

La salute degli indigeni è il tema in una Conferenza programmata in vari livelli. La Missione Catrimani ha ospitato, dal 23 al 27 agosto, l’incontro locale del territorio Yanomami con la participazione di 290 persone, di cui 90 venuti da fuori. Nel maggio 2019 si terrà a Brasilia, l'incontro a livello nazionale con la partecipazione dei rappresentanti di tutte le popolazione indigene del Brasile.

Fernando Yanomami, segretario del Consiglio della Sanità locale, spiega che "l'incontro aveva lo scopo di esaminare la realtà della sanità indigena per migliorare la cura della popolazione." La radiofonia con diverse frequenze facilita la comunicazione e l'articolazione tra le varie regioni. Per João Lima Dias, infermiere nel Distretto Speciale Sanitario Indigeno Yanomami (DSEIY) dal 2013, "ciò che più preoccupa è l’aumento dei casi di malaria in particolare tra i bambini." Tuttavia, la situazione è sotto controllo. Le medecine vengano da Boa Vista e sono distribuite nei centri di salute con l'aiuto di aerei, elicotteri e barche, un'operazione costosa.

26 INMD 2 5 Irmas Mary Agnes e Noemi regressam de visitas a comunidades indigenas no Rio Catrimani

La scala del personale sanitario cambia ogni 15 giorni. Suyenne Inaiar è una infermiera che da due anni lavora tra gli Yanomami. "Questo è un lavoro gioioso per gli insegnamenti che ci dà. La pazienza è ciò che ho imparato maggiormente. Oggi so come valutare le piccole cose", afferma la giovane originaria di Boa Vista. Per lei, la cosa più difficoltosa da affrontare sono i viaggi da un centro all'altro. "I piccoli aerei ondeggiano molto per il vento e diventa pesante, ma ne vale la pena." Suyenne spiega che nel Catrimani "la regione delle montagne è la più colpita dalla malaria a causa degli spostamenti degli indigeni verso le grandi aziende agricole e gli insediamenti urbani in cerca di migliori condizioni di vita, di fatto la loro condiziona peggiora." Vicino a queste comunità non c'è nessuna pista di atterraggio, quindi è necessario camminare a piedi da quattro a otto ore. Ci sono delle comunità senza strutture adeguate, in questi casi le equipe di salute ricorrono alle tende della protezione civile.

Un lavoro importante è fatto al microscopio dai tecnici di laboratorio come Eviton Pinheiro Peixoto, che per cinque anni si interessa e lavora sulle malattie endemiche. Accompagna l’equipe per raccogliere campioni di sangue e fare l’analisi nel laboratorio. "Ciò che appare è la malaria vivax. Questa settimana ci sono stati più di 20 casi. È una soddisfazione quando scopriamo in tempo la malattia e prescriviamo il trattamento. Abbiamo farmaci e quindi finora non abbiamo avuto nessuna morte", dice sollevato. Un'altra strategia che aiuta è il controllo del diffondersi della malaria è attraverso insetticidi oppure la fumigazione.

L’equipe chiede maggiore supporto per evitare mancanza di materiali come insetticidi, bisturi, principi reagenti e farmaci. Preoccupa anche il sovraccarico di lavoro a causa della mancanza di personale.

26 INMD 2 6 Irma Mary Agnes comunicacao via radiofonia

Suor Mary Agnes Njeri Mwangi, missionaria della Consolata keniana, è un'infermiera specializzata in malattie tropicali. La religiosa aiuta nella formazione di agenti sanitari ed è molto felice di vedere che oggi nessuno muore più di malaria come in passato. "Questo perché i giovani operatori sanitari che formiamo sono già in grado di effettuare la raccolta del sangue per l'analisi. Quando è positivo per la malaria il trattamento inizia immediatamente e questo salva molto vite. È un risultato molto importante. La sensibilità e la capacità di farlo aiuta molto le comunità non visitate dall’equipe sanitarie".

Oltre alla malaria, ci sono casi di polmonite e malattie gastrointestinali che aumentano all'inizio dell'inverno a causa dell'acqua sporca del fiume. Per questo, un monitoraggio viene effettuato nelle comunità per usare propriamente l’acqua e il cibo.

Una popolazione giovane

Circa il 60% della popolazione Yanomami è composta da giovani di età inferiore ai 14 anni. Oggi c'è maggior contatto con la gente e i villaggi al di fuori dell'area. Così molti giovani vogliono "esplorare il mondo esterno". Chi va in città di solito non riesce a inserirsi e finisce per perdersi e disorientarsi”.

La maggior parte dei giovani, comunque, vogliono rimanere nel territorio, come Asamu Yanemino Yanomami, 21, sposato e padre di una figlia. "Penso che sia importante rimanere in questa terra. Sono nato qui e mio padre mi ha creato qui, questa è la mia terra. Mi piace passeggiare con i miei amici, studiare, imparare la storia e raccontare. Qui si gioca a palla, si va a caccia, pesca e si lavora nel campi dove coltiviamo le banane, anguria, papaia, manioca, canna da zucchero, patate, mais, tabacco... Entriamo nella foresta per raccogliere bacche e frutta dalla foresta. "

26 INMD 2 7 DSC 2380

Oltre alle cure sanitarie, oggi i bambini hanno possibilità di frequentare la scuola fino al 5° anno, nella propria comunità, in strutture semplici, dove viene impartita una educazione differenziata nella lingua locale perseguendo l’autonomia delle persone. Suor Noemi del Valle Mamani, Missionaria della Consolata, è indigena argentina e accompagna la formazione pedagogica di nove insegnanti Yanomami assunti dallo Stato e tre volontari. "Seguo la pianificazione delle lezioni attraverso i contenuti definiti dal Progetto Politico Pedagogico Yanomami (PPPY) ideato per il rispetto della loro identità. Stiamo parlando della scuola della foresta". Tuttavia, il PPPY preparato nel 2011 e aggiornato nel 2013, non è stato ancora riconosciuto ufficialmente dalle autorità competenti.

"Lavoriamo con le risorse disponibili. La sfida è che questo processo di insegnamento-apprendimento differenziato e critico rafforzi la cultura e l'identità delle persone. Uno degli obbiettivi è preparare gli Yanomami all’incontro e al dialogo con la società circostante ".

Altre attività portate avanti nella Missione sono: dialogo interreligioso e interculturale, incontri delle donne nelle comunità, gli studi e la ricerca fatte da giovani e insegnanti su tradizioni e culture indigene, la produzione di materiali didattici e informativi, corsi di formazione in vari ambiti, quali i diritti degli indigeni e l’amministrazione del territorio. Tutto questo è possibile grazie alla stabilità dei missionari e la fiducia guadagnata tra la gente, consapevoli che stanno passeggiando “in un giardino” come ospiti, rispettosi della cultura, della religione, dei costumi e della saggezza degli abitanti.

26 INMD 2 8 Conferencia dos Missionarios da Consolata Regiao Amazonia em Boa Vista agosto 2018

Storia

Quest'anno i missionari della Consolata celebrano 70 anni di presenza nell'Amazzonia brasiliana. Attualmente lavorano nella Regione 18 sacerdoti e tre fratelli a Boa Vista, Missione Catrimani in Raposa Serra do Sol e a Manaus. Le Missionarie della Consolata sono arrivate in Amazzonia nel 1949 e attualmente sono 23 le suore che lavorano nella Regione (a Boa Vista, Catrimani, Normandia nella Raposa Serra do Sol e Manaus).

26 INMD 2 0 Missionarios da Cosnsta que trabalham na Amazonia reunidos para Conferencia em Boa Vista

Ultima modifica il Domenica, 26 Agosto 2018 21:50

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