Giovedì 31 maggio 2018, Festa della Visitazione

La giornata comincia promettendo bene, le nuvole sembrano in fuga, sprazzi d'azzurro guadagnano cielo.

L'eucarestia mattutina è presieduta da padre James Lengarin, il nostro vice superiore generale.

Dopo la colazione di rito, alle 9:00 ci troviamo in assemblea e cominciamo con l'invocazione allo Spirito Santo. Modera la giornata p. Fabio Malesa.

Letto il verbale del giorno precedente accuratamente preparato da padre Ugo Pozzoli, ci buttiamo nel lavoro della giornata. I gruppi presentano i loro lavoro per l'approvazione dell'assemblea. Impresa non facile in verità perché sono molte le osservazioni fatte su questo o quel punto e la tentazione più grande è sempre quella di voler ridire tutto, dimenticando le montagne di documenti che già abbiamo.

Il lavoro della mattina è monopolizzato dall'analisi del gruppo che presenta i punti di programmazione circa il nostro ad gentes (declinato nei punti che toccano la pastorale giovanile e vocazionale, i migranti e l'impegno nelle parrocchie) e l'economia. Alle 15 ci si ritrova ancora in assemblea per ascoltare la presentazione che p. Enzo Viscardi, nostro confratello che lavora come cappellano nell'Università cattolica di Milano, ci dell’iniziativa di «Casa Speranza», la cui inaugurazione avverrà il 14 luglio vicino a Biella.

Questo progetto si realizza in una casa donata dall'associazione Casa del Giovane di Pavia, con il fattivo appoggio della Cei e della Conferenza episcopale piemontese e l'impegno dell'Imc nelle persone di padre Enzo e padre Luciano Zucchetti che ha esperienza internazionale nell'accompagnamento di persone con dipendenze. Il progetto vuole essere una risposta nuova a situazioni di disagio e dipendenza vissute da sacerdoti e religiosi. Si avvale poi di una comunità residente e di una rete di professionisti esterni.

Il resto del pomeriggio ci vede impegnati ad ascoltare ed esaminare gli altri lavori di gruppo: la formazione nelle sue due dimensioni (di base e continua) con alcune sottolineature per i giovani e per gli anziani; l'ad gentes 2 (riguardante cooperazione e comunicazione) con un cappello sulla Polonia; da ultimo l'economia.

Dopo un'analisi attenta i testi riguardati l'ad gentes e l'economia vengono rimandati al mittente per una ulteriore limatura.

Intanto la giornata è diventata veramente bella e le nuvole in cielo dipingono quadri d'incanto. La serata finalmente mite e senza pioggia invita i rosarianti a disperdersi fuori dalla Certosa per pregare accompagnati dal rombante scorrere delle acque del Pesio.

Venerdì 1° maggio 2028

La giornata si apre con un cielo terso, senza un a nuvola. La messa  è presieduta da padre Luis Pereyra, superiore della delegazione Spagna, che, commentando il fatto del fico senza frutti, ci ricorda che il Signore vuole venire da noi oggi e non possiamo accoglierlo a mani vuote e digli «ripassa domani». Oggi è la nostra opportunità di grazia, oggi il Signore viene a visitarci. La nostra risposta richiede fede e audacia, come quella di Pietro che, dopo una notte di pesca senza risultati, al mattino obbedisce alla Parola di Gesù e ritira la rete piene quasi da spaccarsi.

Nonostante la bellissima giornata di sole (finalmente) ci inviti ad una passeggiata, alle 9:00, puntualissimi siamo nel salone per ricominciare la maratona. Modera la giornata p. Nicholas Muthoka.

La mattina è dedicata all'analisi e approvazione finale dei testi definitivi su ad gentes ed economia, con un momento di relax per la foto di gruppo. Nel pomeriggio si ricomincia alle 14:00 per poter finire tutto in serata, visto che alcuni devono rientrare alle loro sedi e non potranno esserci il sabato. Si comincia con la presentazione e poi la discussione e votazione sul tema della ristrutturazione.

Alle 16:00 Padre Antonio Rovelli, Consigliere Generale dell’Europa, introduce il tema della Continentalità e del processo di riorganizzazione delle nostre presenze in Europa. Il cammino prevede la costituzione di una unica Regione Europea entro la metà del 2019. Il cammino da fare non è semplicemente un’opzione, ma è stato approvato dal Capitolo Generale che lo ha consegnato come mandato al Continente. La sfida sarà quella di creare una realtà nuova che non sia semplicemente la somma di tre realtà diverse (1+1+1=3) che continueranno come prima, ma creare qualcosa di nuovo (1x1x1=1) frutto del dono nella reciprocità e arricchimento vicendevole nella diversità dei cammini.

Ovviamente la discussione è vivace. Non mancano dubbi. Interviene anche Padre Jaime Patias che spiega le forme che la continentalità sta assumendo nel mondo, sotto varie forme, sia a livello politico che ecclesiale. La tendenza ad unire è evidente.

Padre Butti riporta la sua esperienza, confessando i suoi dubbi e soprattutto il suo timore che la comunità fosse contraria. Invece dopo che il 70% della comunità del Portogallo, in voto segreto, ha espresso l’opinione favorevole, si sente più tranquillo.

Il progetto è assunto a larga maggioranza.

Si passa poi alla votazione del documento nella sua globalità. L'approvazione è plebiscitaria.

Rimangono ancora alcune ciliegine da mettere sulla torta.

Dopo una introduzione di padre Piovano sull'incontro del Coordinamento dei Laici Missionari della Consolata (LMC) tenuto in Spagna, Nadia Pellizzari, presente in conferenza come rappresentante dei LMC italiani, ci presente brevemente la situazione degli stessi in Italia (praticamente ridotti al gruppo di Nervesa). Le sue parole sono un caldo invito a noi missionari ad una maggior accoglienza e apertura ai LMC e anche un invito ad un rapporto meno individualista ma più di istituto e chiesa con i benefattori.

Padre Luca Bovio propone la possibilità di partecipare a un corso di Esercizi Spirituali in Polonia per i missionari del Continente Europa, organizzato dai nostri confratelli. Avranno la struttura classica degli esercizi, ma saranno in diversi posti: Cracovia, Varsavia, Czestochowa, Aushwitz e si svolgeranno l’ultima settimana d’agosto 2019.

Padre Gianni Treglia parla della comunità missionaria intercongregazionale di Modica in Sicilia. Attualmente la comunità è formata da 3 religiosi: P. Gianni, IMC, p. Vittorio, Missionario d’Africa e Sr. Giovanna (PIME). L’iniziativa e frutto della riflessione interna dei superiori dei vari istituti missionari italiani (CIMI) che poi si è fatta carica dell’iniziativa. La comunità si occupa principalmente di migranti, vive in un appartamento sopra una chiesa e non ha opere o strutture specificamente sue, ma sta accompagnando i cammini di accoglienza e formazione all’accoglienza della diocesi e di quelle limitrofe. Importante è anche il lavoro di mediazione che, fatto come missionari, assume un sapore tutto diverso.

Rubano ancora pochi minuti padre Gigi Anataloni, con un breve appello per la rivista, e padre Angelo Dutto che presenta il nuovo sito sul museo, dove si può fare un giro virtuale dello stesso.

Sono già quasi le 19:30 che la conferenza regionale si chiude con i ringraziamenti di padre Michelangelo e gli auguri e incoraggiamenti di padre James Lengarin, nostro vice generale.