Alla fine della Veglia Pasquale, D. Roberto Cassano, il parroco, sorprende tutti: “la domenica del prossimo 15 aprile Papa Francesco verrà a visitarci!”. L’annuncio, pressoché inaspettato, in realtà era notizia già saputa da circa un mese. Ma si è voluto aspettare questo momento per l’annuncio ufficiale per non distogliere l’attenzione dalle celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua della Risurrezione del Signore, ha rivelato D. Roberto ad ACI Stampa.
Quest’anno ero presente anch’io, che non partecipavo alla celebrazione della Pasqua in quella comunità dal 1992, allora come diacono finendo i miei studi a Roma. Quanti ricordi venuti alla mente di quei cinque anni che sono passato insieme a quella gioiosa comunità alle porte della Città di Roma.
Il Corviale, o meglio Nuovo Corviale, quartiere del quale la Chiesa di S. Paolo della Croce è la sede parrocchiale, fu dai suoi inizi negli anni 1980, un luogo stigmatizzato e dimenticato da tutti. Progettato fin dagli anni ’70 per essere un quartiere autonomo di case popolari, in realtà non fu mai portato a compimento. Infatti, appena finiti i primi palazzi fu preso d’assalto da centinaia di famiglie già sfrattate da altre parti della Città di Roma dove, per i più poveri, era ormai divenuto impossibile abitare. La parrocchia fondata nel 1973 solo dal 1983 ha avuto la sua chiesa.
Il quartiere e la parrocchia fin dagli inizi furono connessi ai Missionari della Consolata in formazione nel Seminario di Bravetta, scelta come uno dei luoghi dove prestare servizio pastorale. Tradizione che si estende fino ad oggi.
Nel 1987, anch’io giovane missionario studente, appena finito il noviziato e avendo ricevuto la destinazione al seminario di Roma, fu assegnato all’equipe pastorale della parrocchia del “serpentone”, nome dato a quel palazzone lungo precisamente 1 km. Ritornando li, dicevo, tanti ricordi… dei bambini e dei giovani che ho accompagnato nella catechesi, degli anziani e malati visitati nelle loro case, dei poveri che venivano in parrocchia e a chi si offriva qualcosa per venire incontro alle loro prime necessità. Ricordo delle celebrazioni liturgiche e delle feste dove la fede e la solidarietà portava un filo di gioia a volti provati dalla vita e dalla sofferenza. Ricordo di tanti amici e conosciuti… E così dicevo tra me e me… tanto cammino si è fatto ed oggi questa comunità cresciuta e divenuta adulta con l’aiuto di tanti, ma soprattutto con le sue stesse forze, mi ha fato il dono di vivere momenti così spiritualmente profondi e pieni di gioia nella celebrazione della Pasqua.
Mentre D. Roberto dava la notizia della prossima venuta di Papa Francesco, mi ricordai anch’io quando nel 1 marzo 1992 Papa S. Giovanni Paolo II ha voluto visitarci. Già… ho servito da diacono a un santo. Finita la Veglia Pasquale e venendo fuori commentavo con Girolamo, diacono permanente, amico dai miei tempi di Corviale: “Vedi 26 anni fa ho fatto io il diacono del Papa, ora tocca te!”
Il parroco riferisce che, essendo stato invitato, il 6 novembre scorso ha incontrato il Santo Padre. In quell'occasione l’ha invitato a visitare la parrocchia a che Lui rispose “gli avrebbe fatto tanto piacere.” E sembra che Papa Francesco abbia proprio colto al volo l’invito. “E da qui è nato tutto. E’ stato più che veloce. Non credevo!” aggiunge D. Roberto.