La Quaresima è un periodo liturgico di quaranta giorni –che inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina il Giovedì Santo prima della celebrazione della Cena del Signore– che si concentra su tre pilastri spirituali: preghiera, digiuno e carità. Diversi teologi, pastoralisti e santi hanno fatto innumerevoli riflessioni sull'importanza della Quaresima nella sequela di Gesù Cristo. Anche il Beato Giuseppe Allamano ha riflettuto profondamente sul tempo liturgico della Quaresima. Per lui, la Quaresima ha a che fare con quanto segue:
Un tempo favorevole
Egli definisce la Quaresima un tempo favorevole e lo è perché giova, spinge e incoraggia qualcosa o qualcuno; "In essa il Signore accetta volentieri ciò che facciamo, ascolta le nostre suppliche, più che negli altri tempi. Quindi bisogna scuoterci, non lasciarla passare invano” (CVV 67). Dobbiamo valorizzare questo tempo quaresimale per essere più uniti a Dio e pensare a Gesù e sfruttare questa occasione per "non essere nel numero di quelli che vanno avanti così, così…" (CVV 67).
Un tempo speciale di penitenza e di preghiera
Penitenza significa conversione del peccatore e designa l'insieme di atti interiori ed esteriori volti a riparare il peccato commesso. “Noi –diceva il Beato Giuseppe Allamano– non siamo ancora come quei santi che si nutrivano di pane e acqua. Ad ogni modo lo spirito di penitenza ci vuole: abituarsi alle esigenze della vita. Il Signore vuole il sacrificio minuto, perenne, piccolo. Ci sono tanti modi di fare penitenza e di digiunare. Chi non digiuna in un modo, bisogna che digiuni in un altro. Oltre il digiuno del cibo c’è pure quello degli occhi, dell’immaginazione e dello spirito” (CVV 67). Quindi, la Quaresima è un momento opportuno per frenare, con l'aiuto dello Spirito Santo, le passioni disordinate nella nostra vita.
Allo stesso modo, durante la Quaresima abbiamo l'opportunità di crescere nella preghiera, nella nostra capacità di parlare con Dio e con Gesù. Egli stesso ci ha insegnato che non si tratta di parlare per il gusto di parlare, ma di stabilire un rapporto di amici che si conoscono bene e si amano. Per il Beato Giuseppe Allamano “Pregare è necessario per vivere bene. Bisogna vivere di vita interiore. Ogni nostra azione, spirituale o materiale, incominci da Dio e termini in Dio. Questo è lo spirito che deve accompagnarci ogni giorno e tutti i giorni, così la nostra vita sarà veramente tutta del Signore. (CVV 175).
In relazione alla Quaresima, José Allamano raccomanda la recita e la meditazione del Salmo 50 (miserere): “è opportuno essendo un salmo penitenziale, composto da Davide dopo il suo peccato. Esso ci insegna il timore, la speranza e i buoni propositi. Esaminiamolo ed applichiamolo a noi” (CVV 68).
Tempo per la crescita spirituale
La crescita spirituale è il processo di diventare sempre più simili a Gesù Cristo; quando poniamo la nostra fede in Gesù, lo Spirito Santo inizia il processo di renderci più simili a lui, conformandoci alla sua immagine. Lo spiega bene la seconda lettera di Pietro, dove ci viene detto che i doni di Dio "se li avete in abbondanza, non vi lascino oziosi o infruttuosi per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo" (2 Pt 1,8).
Giuseppe Allamano ancora riflettendo sul salmo 50 invita ad applicare nella vita quotidiana ciò che ispirava “ognuno, a proprio profitto spirituale, vi faccia le applicazioni che Dio gli ispira. Imparate a capire questo, così in missione sarete aiutati (CVV 68).
* Padre Lorenzo Ssimbwa , IMC, lavora con la popolazione afro della diocesi di Buenaventura in Colombia.