Cause della scarsità di sacerdoti/religiosi/missionari nel mondo occidentale (Europa e Nord America)

Pubblicato in Missione Oggi

  1. Visione del Profeta Ezechiele (37: 9-12)

  2. Drastica Diminuzione di Figli nel Mondo Occidentale

  3. Impero Romano e Califfato Mussulmano Globale

  4. Ragioni Biologiche e Culturali

  5. “Miracolismo” e “Bei Tempi Passati”

  6. Adattamento ai Nuovi Areopaghi Globali

 

 

Nota: Analisi e interpretazione dei dati presentati è strettamente personale.

     1. Visione del Profeta Ezechiele (37: 9-12)

“Così dice il Signore, “Figlio dell’uomo, queste ossa sono la Casa di Israele... Aprirò le tombe, inviterò le ossa ad uscire, a diventare il mio popolo e li introdurró nella Casa di Israele.” Circa 2600 anni fa Ezechiele e il popolo di Israele erano schiavi in Babilonia e dovevano superare un periodo di estrema crisi di identità culturale e religiosa. Gerusalemme sarebbe stata totalmente distrutta, ma –promessa di Yahwè-- una nuova Gerusalemme sarebbe rinata dalle ossa delle antiche tombe.

Articoli e libri sulla scarsitá di sacerdoti, religiosi e missionari del mondo occidentale focalizzano le cause del fenomeno, lamentano i “cambiamenti epocali”, colpevolizzano la “cultura post-moderna” orientata verso il sociale-materiale, stigmatizzano la filosofia imperante del “carpe diem” e il “caos di ideali della società globale” ai quali scrittori, formatori e animatori si sono adattati. Il recente articolo di Piero Gheddo in “Tempi” (Giugno 2010 ?) con il titolo, “Anno 2010: per la prima volta i preti ordinati dagli istituti missionari italiani sono tutti stranieri” riporta dati allarmanti su missionari italiani e occidentali. Attualmente missionari italiani e stranieri “tengono duro”, ma hanno i capelli “sempre più grigi”. Piero Gheddo afferma che “le cause sono certo molte: crisi di fede e delle famiglie, ragion per cui mancano i giovani; crisi delle diocesi e delle parrocchie dove si incontrano sempre più preti stranieri. Ma il crollo delle vocazioni missionarie dipende in gran parte dal fatto che la figura del missionario non attira più. Era fascinante fino a quarant’annni fa..., ma è molto decaduta nella cultura del nostro tempo e quasi scomparsa nei mass media d’oggi”.

Che cosa fare? Se potessimo aprire le tombe dei grandi missionari del passato, far rivivere le loro ossa e re-introdurli nella chiesa di oggi, la “scarsità” di preti e missionari sarebbe risolta! Visione utopica come quella di Ezechiele! Il popolo ebreo sopravvisse alla deportazione in Babilonia e divenne numeroso perché gli Ebrei continuarono a fare molti figli (forse più numerosi di prima dell’esilio). Furono le coppie ebree a ripopolare la Casa di Israele, non le ossa dei morti della visione di Ezechiele!

    2. Drastica Diminuzione di Figli nel Mondo Occidentale

Piero Gheddo presenta alcune cause responsabili per la scarsità di sacerdoti/religiosi/missionari nel mondo occidentale. Le cause sulla scarsità di sacerdoti/religiosi/missionari nel mondo occidentale possono anche essere più di cento, ma la prima e la più importante di tutte è la drastica diminuzione di figli delle coppie post-moderne! È un fenomeno relativamente recente (iniziò negli anni sessanta del XX secolo) e sta interessando tutti i settori della società occidentale e non soltanto la Chiesa Cattolica.

Nella maggioranza delle nazioni europee la media di figli è di 1.2 fino a 1.4 per coppia. Dovuto alla drastica diminuzione di figli nel breve periodo di cinquant’anni, la società occidentale soffre scarsità di studenti, maestri/e, infermieri/e, dottori, soldati, poliziotti, professionisti, preti, pastori, lavoratori non-specializzati... In conseguenza, ha bisogno di immigranti dal Magreb, Africa, America Centrale e del Sud, ex-Jugoslavia, Romania e estremo oriente per poter assistere una popolazione sempre più anziana e far funzionare servizi essenziali! Dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni sessanta ottimismo culturale e prosperità materiale invasero l’occidente. Negli USA, a causa del considerevole aumento popolazionale, questo periodo viene chiamato “baby boom”. Dagli anni sessanta al 2000 il “miracolo economico” produsse un grande benessere nell’occidente e allo stesso tempo una drastica riduzione del numero di figli per coppia. Attualmente le popolazioni occidentali hanno una percentuale di riproduzione molto inferiore a 2.11 figli per coppia, valore minimo per mantenere la stabilità dei cittadini di una nazione senza dover ricorrere al fattore “immigrazione”.

    3.Impero Romano e Califfato Mussulmano Globale

All’inizio del terzo secolo i cristiani diventarono maggioranza nell’impero romano principalmente a causa del “fattore biologico”. Romani e altri popoli dell’area mediterranea preferivano avere figli maschi e sistematicamente eliminavano (esponevano) le femmine. Il numero di aborti era grande e c’era una enorme disparità economica e sociale (schiavi, abitanti del “pagus”, soldati e cittadini romani). Il Cristianesimo provocò il rinnovamento della famiglia: i cristiani avevano molti figli, condividevano le risorse, non praticavano l’aborto e non esponevano le figlie. Nel 313 CE l’imperatore Costantino I --notando il grande aumento di cristiani -- proclamò la libertà religiosa nell’impero romano e mise fine alle persecuzioni. La religione cristiana esplose per il grande numero di “convertiti” e di figli.

Nel secolo XXI la religione mussulmana ripete il modello culturale dei cristiani dei primi secoli. I mussulmani si “sottomettono” (significato della parola ISLAM) al trinomio religione-politica-cultura, hanno la possibilità di “sposare” fino a 4 mogli, evitano aborti, separazione dei coniugi e divorzi. Dal 2009 i mussulmani hanno sorpassato il numero di cattolici nel mondo ed è previsto che alla fine del XXI secolo la religione di Maometto -nelle sue differenti forme e divisioni politiche- sorpasserà in numero tutte le altre religioni del mondo. Geddafi e altri leaders mussulmani hanno dichiarato che non sarà la “spada” ma il “fattore biologico”a portare l’islamismo a dominare il mondo occidentale.

    4.Ragioni Biologiche e Culturali

“Vita natural durante” ogni animale è biologicamente programmato a trasmettere il materiale genetico a figli e nipoti. Quando nasce il figlio del figlio, la persona umana si sente biologicamente realizzata. Quando nasce il figlio del figlio la probabilità che il materiale genetico passi indefinitivamente di generazione in generazione è molto alta. Fino alla seconda guerra mondiale la famiglia occidentale aveva in media 5-6 figli. Una famiglia con 2-3 figli era considerata piccola e una con 12-13 era considerata grande, ma non fuori del comune. Nella cultura agricola l’abbondanza di figli soddisfaceva la necessità biologica ed economica. Le braccia dei figli erano il motore dell’economia agricola.

In occidente fino agli anni cinquanta le famiglie agricole avevano molti figli, erano religiose e povere. La maggioranza dei sacerdoti e religiosi/e proveniva da famiglie agricole e da famiglie di operai in fabbrica. L’ultimo/a figlio/a veniva invitato/a ad entrare in seminario o in convento. Per la famiglia contadina un figlio prete/religioso o una figlia suora/monaca erano un onore. Era anche l’unico modo per avere un membro della famiglia istruito. I poveri non potevano permettersi il lusso di mantenere un figlio all’Università, ma in Seminario o in Convento la “retta mensile” non era cara e molte volte veniva pagata dallo stesso parroco! Fino agli anni sessanta vennero costruiti seminari minori e maggiori, noviziati, postulandati... per educare e preparare sacerdoti, missionari, fratelli, suore e monache. Nei seminari/case religiose si sapeva che solo il 20-25 % dei candidati avrebbe raggiunto il sacerdozio o la professione religiosa, ma dovuto al grande numero di seminaristi, postulanti, novizi, chierici c‘era abbondanza di clero per tutte le diocesi e congregazioni religiose. Dopo la seconda guerra mondiale trattori e macchine agricole sostituirono pale, zappe, rastrelli, tridenti, falci... e animali da trazione. Scomparve la necessità di avere molte braccia per coltivare la terra e 2 figli o anche meno per coppia divennero la norma.

Dagli anni sessanta in poi la riduzione di figli per coppia fu causata dai seguenti “fattori culturali”:

  • Informazione e educazione sessuale nella scuola elementare, media e superiore,

  • Contraccetivi affidabili, accessibili ad adulti/teenagers e venduti a basso prezzo,

  • Scomparsa dello stigma della “ragazza-madre” e facilità/legalità di avere aborti “terapeutici”,

  • Differente ruolo della donna nella società post-moderna: non solo sposa, madre e casalinga, ma insegnante, professionista, CEO... , a “quasi” parità salariale con gli uomini,

  • Educazione superiore economicamente e socialmente desiderabile: la carriera di insegnante, professore universitario, ingeniere, scienzato... è aperta a molti e ben rimunerata,

  • Macchine, trattori, implementi agricoli e robots sostituiscono la “mano d’opera” tradizionale,

  • Informatica e divertimenti elettronici: TV, radio, DVD, video-registratori, computers... vengono prodotti e venduti in massa. I mass media sostituiscono –in parte— il sesso-divertimento dei nostri padri/nonni, evitando così gravidanze non programmate,

  • Cultura del “let it be”, “carrierismo”, “vuayerismo”, ”edonismo”, “materialismo”, “relativismo”.

 

        5.“Miracolismo” e “Bei Tempi Passati”

Dalla fine del XX secolo la diminuzione di figli per coppia è diventata un fenomeno globale. Le poche “vocazioni” nei paesi occidentali non sono sufficienti a sostituire clero diocesano e religiosi/e sempre più anziani/e. Diocesi e Istituti Religiosi vanno disperatamente alla caccia di vocazioni e clero in Africa, America Centrale e Meridionale, Europa dell’Est, India, Filippine, Corea del Sud...

A causa dell’educazione superiore sempre più accessibile alle popolazioni in via di sviluppo e grazie all’aumento di benessere, salute, lavoro e informazione, la tendenza ad avere 2 figli o anche meno per coppia sta diventando globale. Messico, Brasile, Colombia, Argentina, Corea del Sud, Filippine –per citare alcune nazioni tra le molte—non offrono più l’abbondanza di “vocazioni” che offrivano nel passato recente. Sperare che la realtà cambi come per “miracolo ” (“Lasciamo fare allo Spirito Santo”) è un’illusione pericolosa! Ricerche, statistiche e riflessione sui dati attuali sono i mezzi offerti dalla Provvidenza per cercare nuove vie e navigare senza paura “verso l’alto”. Sperare sul ritorno dei “bei tempi passati” con famiglie numerose, ineducate e povere è un’altra illusione pericolosa perché il passato non ritorna e le ossa dei missionari rimarranno per sempre nelle antiche tombe!

Nel “Manuale di Preghiere” dei missionari della Consolata degli Stati Uniti/Canada ci sono due orazioni per le “vocazioni”, ma non ce n’è una che chieda al ”Signore della messe” di cambiare il cuore delle mamme cattoliche perché facciano numerosi figli e così gli operai nella vigna di Dio siano abbondanti!

    6.Adattamento ai Nuovi Areopaghi Globali

Due esempi attuali:  

         1.Nella Chiesa Anglicana Inglese, dal 1994 al 2007, più di 2500 donne furono ordinate “sacerdoti”. Attualmente le donne “sacerdoti”rappresentano circa un terzo del totale del clero anglicano! Sembra che non esista “scarsità” di sacerdoti, anche se, nello stesso periodo, circa 500 sacerdoti di sesso maschile lasciarono la Chiesa Anglicana e entrarono nella Chiesa Cattolica. Nel 2008, il Sinodo Generale della Chiesa Anglicana iniziò il processo di permettere alle donne di diventare “vescovi”. Il Sinodo Generale --formato da laici, clero e vescovi—sembra favorevole a eliminare l’ultimo vestigio di discriminazione sessuale dal corpo delle Leggi Canoniche della Chiesa Anglicana.

        2.Da quando il Supremo Comando Militare USA permise ai militari americani --qualunque fosse il loro sesso e orientamento sessuale-- di “servire la patria”, la “scarsità” di candidati è diminuita sensibilmente. L’esercito americano continua ad essere altamente specializzato e dedicato anche se i militari di oggi riflettono la grande pluralità etnica, religiosa e sessuale del paese.

Sembra che nella Chiesa d’Occidente, la tradizione del “celibato obbligatorio del clero” sia stata riconosciuta e onorata fin dai tempi di papa S. Leone Magno (440-461). Nel secolo XXI, a causa della persistente e progressiva diminuzione di candidati al sacerdozio di genere maschile, con orientazione etero-sessuale, che si impegnano ad essere celibi per tutta la vita, questa tradizione cristiana millenaria viene contestata. Le alternative suggerite perché gli “operai della messe continuino ad essere abbondanti” (o almeno sufficienti) sono sacerdoti celibi e sposati, con differente orientazione sessuale, di genere maschile e femminile. La storia della Chiesa Anglicana offre credibilità a una “chiamata al sacerdozio” di persone celibi e sposate, donne e uomini compromessi per tutta la vita.

L’ultimo documento della Congregazione per la Dottrina della Fede (Sacramentorum Sanctitatis Tutela, luglio 2010) ha messo una pietra tombale sulla possibilità anche solo di discutere l’ordinazione sacerdotale delle donne nella Chiesa Cattolica! Un vescovo cattolico che consacra una donna al sacerdozio ufficiale della Chiesa Cattolica incappa automaticamente in una “scomunica”!

Eppure i fedeli che partecipano a funzioni religiose, ritiri, esercizi spirituali, riunioni, convegni, associazioni parrocchiali, pellegrinaggi... sono in stragrande maggioranza di sesso femminile! Circa il 70% dei fedeli che partecipano alla messa domenicale e l’80% dei partecipanti a funzioni settimanali come messa, adorazione, rosario... (escluse funzioni come battesimi, cresime, matrimoni e funerali) sono donne! Il 95% delle segretarie parrocchiali, maestre di catechismo, ministri dell’Eucarestia, assistenti sociali, direttrici di asili parrocchiali, maestre elementari... sono donne! Senza la presenza/testimonianza delle donne, molte chiese cattoliche chiuderebbero i battenti! Senza la presenza/testimoninaza delle donne, parrocchie e attività parrocchiali soffrerebbero un fallimento economico e di organizzazione!

È chiaro che la presenza di sacerdoti-sposati e di donne-sacerdoti non eliminerà “per sé” la “scarsità” del clero, ma offrirà a animatori vocazionali e rettori di seminari la possibilità di discernere tra “chiamati/e” e “non-chiamati/e”, cosicché “oves, boves et universa pecora” non saranno ammessi al sacerdozio, come sembra essere la prassi attuale. La possibilità di avere sacerdoti celibi, sposati e donne-sacerdoti aumenterà quantitativamente il numero di sacerdoti, e la qualità dei “chiamati” avrà pure un beneficio perché “pedofili e predatori di bambini” verrebbero identificati più facilmente!

Nel futuro, dati storici, biologici e culturali --e non solo teologici, biblici e “la Tradizione”-- saranno “fattori catalizzatori” nel discernimento/scelta dei “chiamati/e” al sacerdozio. A noi non resta che supplicare il “Signore della messe” che illumini la mente dei teologi cattolici e dei cardinali della Curia Romana e così in un futuro --non troppo remoto-- la vigna di Dio potrà avere abbondanti operai!

St. John Nepomucene, Cleveland, Ohio, 04/08/2010 (Festa di San Giovanni M. Vianney, curato d’Ars).

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 16:56
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