Il titolo proposto per questo intervento è già indicativo dei suoi contenuti. I due poli da considerare sono la vita consacrata e la Chiesa particolare, visti non in contrapposizione – la vita consacrata alla periferia della Chiesa particolare o sopra di essa – ma in un rapporto di mutua interiorità (la vita consacrata nella Chiesa particolare), nella prospettiva dell’ecclesiologia di comunione. Dal concilio Vaticano II in poi, si è sviluppata in modo crescente la consapevolezza che ogni realtà della Chiesa si rende presente e opera nella Chiesa particolare, dove i Vescovi “sono il principio visibile e il fondamento della loro unità” (LG 23a). Ciò è avvenuto anche per la vita consacrata. Sarebbe interessante studiare come si è venuta evolvendo la situazione dal concilio Vaticano II ad oggi. Il titolo proposto dagli organizzatori delinea una situazione ideale, ottimistica. Il vissuto è più complesso e porta le tracce di percorsi storici articolati, non sempre lineari.