Missione ad gentes in un mondo che cambia

Missione ad gentes in un mondo che cambia Tutte le foto Francisco Martínez
Pubblicato in Missione Oggi

Il mondo cambia, ma la missione non cambia mai, perché l'annuncio del Vangelo è la ragion d'essere della Chiesa: "un'attività primaria, essenziale e mai conclusa" (RM 31). L’evangelizzazione non è una delle tante azioni che la chiesa deve compiere, ma appartiene alla sua sua stessa natura: "la Chiesa esiste per evangelizzare" (EN 14). 

I cambiamenti che il mondo sta vivendo in tutti gli aspetti della vita non si possono ignorare se si vuole intraprendere un’opera di evangelizzazione fruttuosa ed efficace. L’uomo d’oggi vive immerso in un mondo con valori che l’evangelizzatore responsabile non può non conoscere. Quali sono i più importanti?

1. La postmodernità che afferma il consumismo e l'individualismo come nuove forme di comportamento. Per l'uomo postmoderno il benessere personale è più importante del benessere della comunità; l’espansione del capitalismo ha creato tutta una serie di nuovi bisogni che si sono tradotti in una società dominata dal consumismo. Il Vangelo si allontana molto da tutto questo: da una parte propone sempre come prioritari i valori della condivisione e dell'attenzione agli altri; dall’altra porta l'uomo a confidare pienamente in Dio, mentre il postmodernismo lo porta a concentrarsi totalmente su se stesso. 

2. La secolarizzazione, che in termini storici ha attraversato la società occidentale tra il XVI e il XVII secolo come conseguenza del crollo dell'ordine religioso medievale, è il processo con cui una persona, un'istituzione o una società si allontanano dalla dottrina religiosa alla quale appartenevano. La secolarizzazione ha influito molto sull'opera di evangelizzazione della Chiesa: i suoi effetti culturali hanno generato la distanza spirituale soprattutto delle nuove generazioni che non vedono l'importanza di ciò che viene detto loro, non sono in grado di valorizzarlo, lo trovano noioso, inutile, fastidioso. Loro vivono in un altro mondo culturale, antropologico e morale. 

I genitori, anche quelli praticanti e devoti, non sanno come parlare loro di Dio, e lo stesso succede a sacerdoti e catechisti. Lo spirito della secolarizzazione attacca direttamente la fede non tanto nel suo contenuto quanto nella fermezza della sua adesione. Con una fede indebolita dalla seduzione di valori alternativi non siamo più in grado di giustificare molte delle cose che ci identificano come comunità cristiana e sarà difficile trovare laici disponibili all'apostolato o vocazioni alla vita consacrata. È evidente che la forza della secolarizzazione rappresenta oggi un'enorme sfida per l'opera evangelizzatrice della Chiesa. 

3. I progressi tecnologici oggi hanno reso il mondo simile a un villaggio nel quale le informazioni circolano velocemente e il lavoro manuale è stato ampiamente sostituito dalle macchine. Oggi soprattutto le tecnologie dell’informazione permettono che qualsiasi persone che abbia un telefono in tasca possa vivere connesso al resto del mondo. 

Questo tipo di tecnologia ha certamente contribuito alla diffusione della fede ma anche causato non poche sfide all'evangelizzazione. I poveri e spesso anche gli anziani sono radicalmente tagliati fuori; il mondo virtuale sta ponendo in pericolo la prossimità con i fratelli nella comunità cristiana dove non tutto, e forse niente di ciò che è importante, si trova alla distanza di un clic; gli stessi evangelizzatori non sanno usare bene la tecnologia e hanno difficoltà a raggiungere le persone attraverso i mezzi di comunicazione sociale.

Come conseguenza di tutto ciò le relazioni interpersonali sono cambiate, così come il rapporto dell'uomo con la natura e la società. Tutto si misura in termini di efficienza e i valori della solidarietà e del dialogo interpersonale passano in secondo piano. 

4. Mancanza di fede nelle famiglie. La famiglia, intesa come chiesa domestica dove i i suoi membri vivevano la vita sacramentale e mettevano in diversi modi Gesù Cristo al centro della loro vita quotidiana, non esiste più nella maggior parte dei casi. Sono poche le famiglie in cui la fede cattolica è forte; in molte i membri non si identificano pienamente con gli insegnamenti della Chiesa; molti cattolici si riconoscono semplicemente come battezzati ma non più praticanti. Questa situazione ha contribuito alla crisi dei valori nella società e anche alla scarsità di vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. 

5. La non presenza della fede cattolica nelle istituzioni educative pubbliche. Oggi quasi tutte le istituzioni educative pubbliche vietano l'insegnamento della religione o della fede cristiana. Gli stati difendono con forza la loro laicità e allo stesso tempo si fanno promotori di una secolarizzazione smisurata e aggressiva con il mondo dei valori cristiani.  In questi termini le istituzioni educative pubbliche e private contribuiscono al fatto che molti studenti non abbiamo più alcuna conoscenza di Gesù Cristo e siano molte le persone per le quali Dio nella loro vita è perfettamente assente.

6. Il pluralismo come risultato dell'immigrazione. La società in cui viviamo oggi è estremamente diversificata e composta da più facce; il fenomeno dell'immigrazione ha cambiato il volto di città, paesi e interi continenti; le reazioni spesso razziste hanno causato incomprensioni, fastidi, odi e discriminazioni. Certamente la multiculturalità può essere uno spazio di evangelizzazione ma solo se sappiamo costruire feconde occasioni di dialogo e di mutuo riconoscimento. È una frontiera nuova e sensibile per l’impegno di evangelizzazione della chiesa.

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I Missionari della Consolata

La Missione Ad Gentes è il carisma per eccellenza dei Missionari della Consolata. Fin dalle loro origini hanno evangelizzato popoli e culture spesso in luoghi marginali dove pochi hanno voluto andare. Le nostre costituzioni ricordano che “il fine che ci caratterizza nella Chiesa è l'evangelizzazione dei popoli: questo fine deve permeare la nostra spiritualità, guidare le nostre scelte, qualificare le nostre attività formative e apostoliche, orientare totalmente la nostra esistenza” (Costituzioni 5).

Fino ad oggi l’impegno dei Missionari a favore dell’evangelizzazione si è conservato e sono state fondate chiese particolari in varie parti del mondo ma dovremo tenere presenti i cambi che abbiamo descritto e rivedere i metodi che utilizziamo per rimanere fedeli al carisma della nostra comunità. L’annuncio non è passato di moda: il papa Giovanni Paolo II ci ricordava che “la missione di Cristo Redentore, affidata alla Chiesa, è ancora lontana dall'essere compiuta” (RM, 1).  in modo tale che il compito evangelizzatore della Chiesa è permanente e il mandato missionario di Gesù Cristo continua ad essere la ragione del suo impegno.

 

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