La chiesetta che contiene i resti dei tre martiri. Foto Jesuitas
Il padre RUTILIO GRANDE dal 1965 era stato un formatore nel seminario diocesano di San Salvador. Padre Rodolfo Cardenal, il suo maggiore biografo scrive: "Aspirava a formare sacerdoti al servizio della gente, e questo desiderio lo portò a lottare per aprire il seminario alla realtà salvadoregna. Durante le vacanze organizzava missioni popolari con i seminaristi maggiori. Non si trattava solo di predicare, ma di imparare a conoscere il popolo da cui provenivano e che erano destinati a servire"
Padre COSMA SPESSOTTO era nato nel 1923 a Mansuè (Tv) nella diocesi di Vittorio Veneto. Per anni aveva sognoto essere missionario in Cina ma la sua destinazione missionaria diventò invece la parrocchia di San Juan Nonualco, nel dipartimento di La Paz in Salvador. Lui non era un teologo ma semplicemente un sacerdote che stava tra la gente. Nemmeno fu mai un attivista politico, non appoggiava né i guerriglieri, né i militari. Il 14 giugno 1980, padre Spessotto aveva celebrato una Messa in suffragio di un giovane universitario, ucciso una settimana prima dai militari. Due uomini armati lo colpirono a morte mentre si trovava in chiesa da solo a pregare davanti al tabernacolo.
Nel ricordo di Papa Francesco
Papa Francesco nella preghiera dell'angelus della domenica 23 gennaio, il giorno dopo la loro beatificazione, li ricordava con queste parole: "Ieri a San Salvador sono stati beatificati il sacerdote gesuita Rutilio Grande García e due compagni laici, e il sacerdote francescano Cosme Spessotto, martiri della fede. Essi sono stati al fianco dei poveri testimoniando il Vangelo, la verità e la giustizia fino all’effusione del sangue. Il loro eroico esempio susciti in tutti il desiderio di essere coraggiosi operatori di fraternità e di pace".