Due date segnano la vita, breve ma intensa, di Rosario Livatino, il “piccolo giudice” che oggi nella cattedrale di Agrigento sarà proclamato beato, in quanto “martire in odio alla fede”. Il 18 luglio 1978, primo giorno da magistrato, ad appena 26 anni, scrive sulla sua agenda con una penna rossa: «Oggi ho prestato giuramento; da oggi sono in Magistratura».
Poi, a matita, aggiunge: «Che Iddio mi accompagni e mi aiuti a rispettare il giuramento e a comportarmi nel modo che l’educazione, che i miei genitori mi hanno impartito, esige». Costituzione e Vangelo. Ogni mattina, prima di entrare in tribunale ad Agrigento, andava a pregare nelle vicina chiesa di San Giuseppe.