Mons. Santiago Silva Retamales, presidente della Conferenza episcopale cilena, parla al suo popolo e alla classe dirigente nel momento in cui ha preso avvio il dialogo tra il presidente Sebastián Piñera e tutti i partiti politici, per mettere a punto un’agenda condivisa di politiche sociali
Forte condanna della violenza, che nelle manifestazioni di questi giorni ha portato alla morte di 15 persone. Ma anche la convinzione che il “profondo malessere” non è stato preso in considerazione. Ora bisogna “guardare in faccia” la realtà del Paese e tutti siano “chiamati a dialogare sul Cile che vogliamo”. È un appello a leggere in profondità quanto è accaduto e alla concordia, quello che il presidente della Conferenza episcopale cilena (Cech), mons. Santiago Silva Retamales, vescovo castrense, rivolge al suo popolo e alla classe dirigente nel momento in cui ha preso avvio il dialogo tra il presidente Sebastián Piñera e tutti i partiti politici, per mettere a punto un’agenda condivisa di politiche sociali.