“Molte volte la società, mediante decisioni legaliste e disumane, giustificate da una presunta ricerca del bene e della sicurezza, cerca nell’isolamento e nella detenzione di chi agisce contro le norme sociali, la soluzione ultima ai problemi della vita di comunità”. Ma nessuno può cambiare la propria vita se non vede un orizzonte, anche quando la pena è perpetua.
Il carcere non dovrebbe più essere manifestazione della “cultura dello scarto”, luogo di sola emarginazione, espressione della scelta di reprimere invece che educare e offrire opportunità di riscatto a chi ha sbagliato. E’ tornato ad affermarlo papa Francesco che ha ricevuto oggi i partecipanti all’Incontro internazionale per i responsabili regionali e nazionali della pastorale carceraria.
Cappellani provenienti da America Latina, Stati Uniti, Europa, Africa ed Oceania ai quali, riferendosi alla realtà carceraria, il Papa ha affermato che nessuno può cambiare la propria vita, ha affermato, se non vede un orizzonte, anche quando la pena è perpetua.
Analizzando la realtà di carceri di molti Paesi, Francesco...