La Quaresima è un periodo liturgico di quaranta giorni che prepara adeguatamente i fedeli a celebrare pienamente la festa della risurrezione di Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo. Diversi teologi e maestri spirituali hanno spiegato in dettaglio l'importanza del periodo quaresimale nella vita spirituale dei credenti. Il Beato Giuseppe Allamano, Padre e Fondatore dei Missionari e Missionarie della Consolata, è uno di quelli che spiegano il valore inestimabile della Quaresima per ogni categoria di persona. Queste sono le sue riflessioni:
Il Beato Giuseppe Allamano chiama la Quaresima un TEMPO FAVOREVOLE per i fedeli disposti a migliorare la loro relazione con il Signore. Mentre tutti i tempi liturgici sono importanti per camminare con il Signore, la Quaresima è un periodo più favorevole di altri perché è il tempo in cui i credenti sono chiamati a concentrarsi di più nel seguire il Signore attraverso la preghiera, il digiuno e l'elemosina. A questo proposito, il Beato Giuseppe Allamano dice chiaramente: “Il tempo di Quaresima è veramente favorevole. Durante questo periodo, il Signore accetta volentieri tutto ciò che facciamo, ascolta le nostre suppliche più che in altri momenti. Perciò dobbiamo svegliarci, non lasciarlo passare invano”. La Quaresima è il tempo giusto per vivere fedelmente la fede nel Signore e per migliorare le relazioni interpersonali. Con una vita centrata sulla preghiera, il digiuno e l'elemosina, riusciamo a seguire Gesù più da vicino.
È il tempo speciale della penitenza e della preghiera: In Quaresima, la Chiesa invita i fedeli a intensificare la preghiera e l'astinenza per allontanarsi da cammini di peccato. La preghiera è importante perché ci unisce sempre al Signore, e la penitenza è necessaria perché, allontanandoci dal peccato, ci restituisce alla grazia di Dio. Per questo, il Beato Giuseppe Allamano insiste che: “lo spirito di penitenza è necessario per abituarsi alle esigenze della vita. Il Signore ama i sacrifici piccoli, perenni e puntuali. Ci sono tanti modi di fare penitenza e digiuno. Chi non lo fa in un modo, deve farlo in un altro”. La Quaresima non può essere vissuta pienamente senza la penitenza e l'incontro personale con il Signore attraverso la preghiera, perché la penitenza ci allontana dall'uomo vecchio che corrompe il nostro essere (Efesini 4,22), e la preghiera ci mette costantemente nelle mani del Signore.
In Quaresima abbiamo l’opportunità di riconoscere i nostri peccati e la nostra piccolezza; non è possibile migliorare la propria relazione con il Signore senza riconoscere i propri peccati. In Quaresima il cristiano dovrebbe avere l'atteggiamento penitente come quello del re Davide che si manifesta nel Salmo 50: "Riconosco la mia colpa, il mio peccato è sempre davanti ai miei occhi". Non c'è un altro tempo liturgico in cui affrontiamo il peccato che c’è nella nostra vita come in Quaresima. Il Beato Giuseppe L’Allamano insegna che la Quaresima è il tempo opportuno per riconoscere il peccato e vivere la nostra vocazione cristiana e gli impegni del battesimo.
In Quaresima CRESCIAMO IN SANTITÀ. Se in Quaresima ritorniamo a Dio e miglioriamo il rapporto con i nostri simili, è veramente il tempo giusto per crescere nella santità che è la vocazione di ogni cristiano. Uno degli insegnamenti del Beato Giuseppe Allamano ai suoi missionari è la costante ricerca della santità come elemento inerente alla loro vocazione cristiana e missionaria. A questo proposito dice: “È volontà di Dio che siate santi”. La Quaresima è il tempo migliore per la ricerca della santità: per mezzo della preghiera, il digiuno e la carità la Chiesa indica a ogni fedele come vivere la vita nuova nel Signore.