La denuncia viene dal suo avvocato, che ne chiede l’immediato rilascio. In sciopero della fame per protesta, la reporter è alimentata con la forza attraverso un sondino. Si rifiuta di interrompere il digiuno e trova conforto nella preghiera. Finita nel mirino delle autorità per aver raccontato il lockdown a Wuhan, epicentro della pandemia.
Le torture subite in carcere hanno danneggiato la salute della blogger Zhang Zhan. Lo ha rivelato il suo avvocato Zhang Keke in un post su ChinaAid. Il legale ha incontrato la 37enne giornalista indipendente nel carcere di Pudong lo scorso 8 dicembre. Zhang Zhan rischia cinque anni di carcere: è accusata di aver “fabbricato” notizie, turbando la stabilità sociale e creando problemi di ordine pubblico.