Un centinaio di migranti partiti dalla Libia sono alla deriva su un’imbarcazione di fortuna nel Mediterraneo e rischiano il naufragio. L’allarme è stato lanciato dall’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni).
Nel frattempo, il 16 luglio, la camera ha dato il via libera al rifinanziamento delle missioni militari italiane all’estero e ai fondi per l’addestramento e l’appoggio alla cosiddetta guardia costiera libica, un corpo militare che, creato nel 2017, è finanziato dall’Italia per intercettare le imbarcazioni di migranti sulla rotta del Mediterraneo centrale e riportarle in Libia, un Paese che non riconosce la Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951 e in cui sono state documentate violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani.