Dopo 31 anni, controlli delle notizie, censura, espulsione di dissidenti, prigione, torture fisiche e piscologiche, esecuzioni e morti non riescono a soffocare le domande degli studenti e operai di piazza Tiananmen: democrazia e fine della corruzione. L’occidente è debitore dell’orrore di Tiananmen: le urla, i pianti, il sangue dei giovani falcidiati dall’esercito del popolo sono divenuti l’olocausto che ha esorcizzato violenze e repressioni in Europa, alla caduta del Muro. E dopo il massacro, l’occidente ha potuto sfruttare la manodopera a basso costo che a milioni veniva servita sul piatto della globalizzazione. Chiedere la piena democrazia per la Cina e per Hong Kong.