La Caritas lancia l’allarme: il numero di persone che si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo precedente l’inizio della pandemia è aumentato del 114%.
Nello specifico si sono registrati in particolare – fa sapere la Caritas – gli aumenti “di segnalazioni dei problemi di occupazione/lavoro e di quelli economici. Il 75,7% di esse segnala anche un incremento dei problemi familiari, il 62,8% di quelli d’istruzione, il 60% di salute, anche in termini di disagio psicologico e psichico, e in termini abitativi. Vengono poi indicati anche nuovi bisogni, come quelli legati a problemi di solitudine, relazionali, anche con risvolti conflittuali, ansie e paure, disorientamento e disinformazione”, nonché “un aumento rispetto alle richieste di beni e servizi materiali, in particolare cibo e beni di prima necessità, con la distribuzione di pasti da asporto/a domicilio, sussidi e aiuti economici a supporto della spesa o del pagamento di bollette e affitti, sostegno socio-assistenziale, lavoro e alloggio”.